Qual è la città italiana che ha incassato di più dalle multe: una sorpresa

Nel 2024 le multe stradali nei comuni italiani raggiungono 1,7 miliardi di euro. Siena, Milano e Firenze ai vertici per incassi totali e media per abitante

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 16 ago 2025
Qual è la città italiana che ha incassato di più dalle multe: una sorpresa

Il 2024 si conferma un anno da record per le multe stradali in Italia, con una crescita che lascia poco spazio ai dubbi: i comuni italiani hanno raggiunto la straordinaria cifra di 1,7 miliardi di euro di proventi multe, segnando un incremento del 10% rispetto al 2023. Un dato che racconta molto non solo dell’aumentato rigore nei controlli, ma anche di una società sempre più attenta – e spesso divisa – sulle strategie per la sicurezza e la gestione del traffico.

Il vero colpo di scena, però, arriva dalla classifica della media pro capite delle sanzioni. A sorpresa, non sono le grandi metropoli come Milano o Roma a guidare la graduatoria, bensì Siena. La città del Palio, famosa per le sue tradizioni e il suo centro storico, si piazza al primo posto con ben 171,02 euro di multe per abitante. Un dato che supera quello di città molto più popolose e trafficate, e che stimola inevitabilmente una riflessione sulle dinamiche locali e sulle strategie di controllo.

La classifica delle città

Subito dietro, nella classifica pro capite, troviamo Firenze con 169,77 euro e Milano con 149,75 euro per abitante. A seguire, si posizionano Pavia (99,20 euro), Padova (93,98 euro), Grosseto (89,40 euro), Bologna (89,23 euro), Potenza (80,98 euro), Pistoia (79,59 euro) e Mantova (77,87 euro). Queste dieci città, nel complesso, hanno raccolto oltre 360 milioni di euro grazie alle sanzioni, dimostrando come la media pro capite sia spesso influenzata non solo dalla densità del traffico, ma anche dalla presenza di ZTL, aree pedonali e sistemi di controllo automatizzati.

Se si sposta l’attenzione dal dato pro capite al valore assoluto degli incassi, la classifica cambia volto. Qui è Milano a dominare, con oltre 204 milioni di euro raccolti, seguita da Roma (168,9 milioni) e Firenze (61,5 milioni). Completano la top ten Torino (45,3 milioni), Genova (36,7 milioni), Bologna (34,8 milioni), Palermo (26,1 milioni), Padova (19,5 milioni), Verona (17,3 milioni) e Venezia (16,7 milioni). Le prime dieci città, sommate, hanno incassato più di 630 milioni di euro, confermando il ruolo centrale delle grandi aree urbane nell’economia delle multe stradali.

Le risorse per i Comuni

L’aumento dei proventi multe riflette senza dubbio un rafforzamento dei controlli e una maggiore attenzione alla sicurezza. Tuttavia, questa tendenza solleva interrogativi sull’efficacia delle strategie preventive e sul reale impatto delle sanzioni sul comportamento degli automobilisti. Da un lato, i comuni italiani dispongono di risorse aggiuntive da destinare alla manutenzione delle strade e alla sicurezza urbana; dall’altro, cresce tra i cittadini la percezione di una pressione sanzionatoria eccessiva, soprattutto nelle zone a traffico limitato e nelle aree sorvegliate da sistemi automatici.

Gli esperti del settore sottolineano come l’introduzione di tecnologie avanzate, tra cui autovelox di ultima generazione e sistemi di videosorveglianza intelligenti, abbia contribuito in modo significativo all’incremento degli introiti. Questi strumenti, sempre più diffusi nelle città italiane, consentono un monitoraggio capillare e costante, rendendo più difficile eludere le regole del Codice della Strada e aumentando di conseguenza il numero di sanzioni elevate.

I proventi per progetti importanti

Ma l’aspetto forse più interessante riguarda la destinazione di queste risorse. Gli addetti ai lavori evidenziano l’importanza di reinvestire una quota significativa dei proventi multe in progetti concreti per la sicurezza stradale e la qualità della vita urbana. Tra le priorità indicate figurano iniziative di educazione alla guida responsabile, il potenziamento della segnaletica, la manutenzione delle infrastrutture e lo sviluppo della mobilità sostenibile. In questo modo, il gettito derivante dalle multe stradali potrebbe trasformarsi da mero strumento di bilancio a leva per una città più sicura e vivibile.

Il tema delle multe stradali resta dunque al centro del dibattito pubblico, sospeso tra le esigenze di bilancio dei comuni italiani e la tutela dei diritti degli automobilisti. Se da una parte l’aumento delle sanzioni sembra destinato a consolidarsi nei prossimi anni, dall’altra cresce la richiesta di trasparenza, equità e reinvestimento dei fondi in progetti di reale utilità collettiva. Un equilibrio ancora tutto da trovare, in una società che chiede sicurezza ma non vuole sentirsi vessata.

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