Mercato auto Italia: immatricolazioni in calo, auto elettriche sempre marginali

A ottobre 2025 le immatricolazioni auto in Italia calano leggermente; le ibride raggiungono il 45,5%, le BEV il 5% e le PHEV crescono al 7,7%.

Mercato auto Italia: immatricolazioni in calo, auto elettriche sempre marginali
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Giorgio Colari
Pubblicato il 4 nov 2025

Il mercato automobilistico italiano sta vivendo una fase di profonda trasformazione, segnata da una lieve ma costante contrazione delle immatricolazioni e da una netta evoluzione nella scelta delle motorizzazioni. Se da un lato i numeri delle nuove vetture circolanti sono in calo rispetto al 2024 e il gap rispetto all’era pre-pandemica resta ampio, dall’altro lato emerge una rivoluzione silenziosa che vede le ibride affermarsi come la tecnologia di riferimento per il consumatore italiano. Nel frattempo, le auto elettriche faticano ancora a imporsi, nonostante segnali di crescita e la presenza di nuovi protagonisti nel settore.

Nel mese di ottobre 2025, il mercato italiano ha registrato 125.826 nuove immatricolazioni, un dato che evidenzia una flessione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Analizzando il periodo gennaio-ottobre, il totale delle vetture vendute si attesta a 1.293.366 unità, segnando un calo del 2,7% rispetto al 2024 e una diminuzione ancor più marcata (-20,4%) rispetto al 2019, anno di riferimento prima della crisi pandemica. Le previsioni diffuse da UNRAE confermano questa tendenza: per la fine del 2025 si stima una chiusura attorno a 1.520.000 immatricolazioni, con una contrazione del 2,5% sul 2024. Solo nel 2026 si intravede una timida ripresa (+1,3%), che dovrebbe portare il mercato a quota 1.540.000 unità, ancora distante dai livelli di cinque anni fa.

Ma la vera trasformazione riguarda la composizione delle alimentazioni. Le vetture ibride conquistano complessivamente il 45,5% del mercato, suddivise tra il 31,5% delle mild hybrid e il 14% delle full hybrid. Questo risultato conferma la preferenza degli italiani per una soluzione che unisce praticità, attenzione ai costi e una crescente sensibilità ambientale. I motori tradizionali mantengono comunque una quota significativa: il benzina si attesta al 22,9%, mentre il diesel continua la sua discesa, fermandosi al 9,3%. Interessante anche la performance del GPL, che rappresenta il 9,7% delle nuove vetture.

Sul fronte della mobilità a zero emissioni, le auto elettriche (BEV) rappresentano solo il 5% delle vendite totali, un dato in leggero aumento rispetto al 4% dell’anno precedente ma ancora marginale nel contesto generale. Molto più dinamico invece il segmento delle PHEV (plug-in hybrid), che salgono al 7,7% contro il 3,4% registrato nel 2024, a testimonianza di un interesse crescente verso le soluzioni ibride ricaricabili, considerate da molti un ponte ideale verso l’elettrificazione completa.

Anche la struttura degli acquisti mostra segnali di cambiamento. La quota dei privati nelle immatricolazioni scende al 56,9%, mentre si rafforza il ruolo del noleggio a lungo termine, che raggiunge il 21,3%. Crescono anche le autoimmatricolazioni (13,7%) e il noleggio a breve termine (1,7%). Questi dati evidenziano una progressiva apertura degli italiani verso formule di utilizzo alternative alla proprietà tradizionale, in linea con le nuove tendenze della mobilità.

Dal punto di vista ambientale, il mercato registra un miglioramento delle emissioni: le medie di CO2 calano del 6%, raggiungendo i 112 g/km. Un progresso significativo, anche se ancora insufficiente per soddisfare pienamente gli obiettivi climatici fissati a livello europeo e internazionale. Questo dato riflette sia la maggiore diffusione di tecnologie a basso impatto che una maggiore attenzione da parte dei costruttori e dei consumatori.

La leadership nei vari segmenti resta nelle mani di modelli ormai iconici: la Fiat Panda continua a dominare tra le ibride, mentre la Toyota Aygo X si conferma al vertice tra le vetture a benzina. Nel comparto GPL primeggia la Dacia Sandero. Il segmento delle auto elettriche vede invece emergere nuovi player, come BYD con la Dolphin Surf e BMW con la IX1, mentre tra i diesel si affermano i SUV compatti, a conferma di una domanda ancora solida per questa tipologia di vetture.

Secondo gli analisti, la scelta degli italiani di puntare sulle ibride si spiega con la ricerca di un equilibrio tra costi di gestione, praticità quotidiana e responsabilità ambientale. Tuttavia, la piena transizione verso la mobilità elettrica richiede ancora un deciso potenziamento delle infrastrutture di ricarica e politiche di incentivazione più incisive, affinché le auto elettriche possano finalmente diventare protagoniste del mercato.

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