LiDAR, meglio evitare di scattare una foto: potrebbe friggere lo smartphone
Il LiDAR a 1550nm del Volvo EX90 può provocare danni alle fotocamere degli smartphone. Video dimostrativi, spiegazioni tecniche e le avvertenze ufficiali del costruttore
Un nuovo scenario tecnologico sta scuotendo il settore automobilistico e quello della telefonia mobile: il recente caso del Volvo EX90, il primo SUV elettrico svedese dotato di sensore LiDAR 1550nm, ha sollevato una questione di sicurezza inedita che coinvolge automobilisti, appassionati di tecnologia e produttori di componenti elettronici. Si tratta di un episodio che mette in luce le intersezioni tra l’innovazione automotive e l’uso quotidiano degli smartphone, con conseguenze potenzialmente significative per la tutela dei dispositivi e la definizione di nuovi standard industriali.
Il cuore del problema
- 1. Il cuore del problema: LiDAR e danni alle fotocamere
Al centro della controversia vi è il sensore LiDAR 1550nm montato sul Volvo EX90, che utilizza impulsi laser invisibili all’occhio umano per rilevare l’ambiente circostante. Recenti esperimenti pubblicati da creator tech hanno mostrato che una breve esposizione diretta della fotocamera di uno smartphone al fascio infrarosso può causare un danno fotocamera smartphone permanente, specialmente quando si utilizzano obiettivi tele con apertura ristretta. Il fenomeno si verifica quando l’energia riflessa dal LiDAR si concentra sui pixel del sensore fotografico, generando surriscaldamento e artefatti visivi irreversibili.
- 2. Confronti con altri sistemi e peculiarità della soluzione Volvo
I test comparativi con altri veicoli, come la Tesla Model 3, hanno evidenziato che solo il sistema LiDAR del Volvo EX90 presenta queste criticità. La differenza sembra risiedere nella progettazione ottica specifica del modulo o nella particolare sensibilità dei sensori CMOS utilizzati negli smartphone di ultima generazione. Questa scoperta suggerisce che la vulnerabilità non sia universale, ma legata a precise scelte tecniche.
- 3. Reazione dei produttori e raccomandazioni
Di fronte a queste evidenze, Volvo ha aggiornato la documentazione tecnica del veicolo, inserendo avvertenze chiare per scoraggiare l’uso di dispositivi fotografici puntati direttamente verso il sensore. Il costruttore sottolinea che il LiDAR 1550nm rappresenta un elemento essenziale per la sicurezza attiva e le funzioni di guida autonoma, ma richiede attenzione e rispetto analoghi a quelli riservati ad altri dispositivi che emettono radiazioni elettromagnetiche.
- 4. Vantaggi tecnici e nuove zone grigie
L’impiego della lunghezza d’onda a 1.550 nanometri offre benefici tecnici indiscutibili: consente una maggiore portata di rilevamento, mantenendo la sicurezza per gli occhi umani, a differenza di frequenze inferiori. Tuttavia, questa scelta introduce una nuova zona grigia, in cui l’interazione tra veicoli dotati di LiDAR e dispositivi mobili non è ancora del tutto compresa e regolamentata. La convivenza tra smartphone e sistemi automotive diventa quindi un terreno fertile per possibili incidenti e per la necessità di nuove linee guida.
Punti importanti
- 5. Opinioni degli esperti e necessità di standardizzazione
Gli esperti di sensoristica mantengono un approccio prudente: sebbene i risultati degli esperimenti siano convincenti, richiedono test standardizzati e riproducibili su un ampio spettro di dispositivi e in condizioni controllate, prima di formulare conclusioni definitive. Alcuni suggeriscono che i produttori di smartphone dovrebbero valutare la resilienza dei loro sensori CMOS a esposizioni infrarosse atipiche, mentre altri invitano le case automobilistiche a fornire maggiore trasparenza sui parametri di potenza e durata degli impulsi LiDAR.
- 6. Raccomandazioni pratiche per gli utenti
La raccomandazione per i consumatori è semplice ma fondamentale: evitare di puntare la fotocamera dello smartphone verso il sensore LiDAR e consultare sempre il manuale d’uso del veicolo. In caso di danno fotocamera smartphone sospetto, è consigliabile documentare il guasto e rivolgersi all’assistenza tecnica del produttore interessato, sia esso automobilistico o di dispositivi mobili.
- 7. Una questione di consapevolezza e responsabilità
Questo caso solleva un tema più ampio e attuale: la rapida diffusione dei sistemi di assistenza alla guida e l’integrazione di tecnologie avanzate richiedono un approccio condiviso tra produttori di automobili, fornitori di componenti e consumatori. Il caso del Volvo EX90 e del suo LiDAR rappresenta un segnale d’allarme: l’innovazione tecnologica deve procedere di pari passo con la consapevolezza dei rischi e la responsabilità nell’uso, per evitare che il progresso si trasformi in un boomerang per l’utente finale.