Lancia, cosa aspettarsi dal 2026: Gamma e non solo
Lancia lancia la Gamma nel 2026: berlina fastback su STLA Medium prodotta a Melfi, con motori ibridi, plug in ed elettrici fino a 700 km. Delta attesa 2028-29
Nel panorama automobilistico europeo, il nome Lancia torna prepotentemente al centro della scena grazie a una strategia di rilancio ambiziosa e ben articolata. Il marchio, che ha scritto pagine fondamentali della storia dell’auto italiana, si prepara a un ritorno da protagonista sul mercato globale con una tabella di marcia chiara: tre nuovi modelli entro il 2029, una rinnovata attenzione alla tecnologia e un legame saldo con la produzione nazionale. Il cuore di questa rinascita è rappresentato dallo stabilimento di Melfi, individuato come hub produttivo strategico dal gruppo Stellantis, a conferma della volontà di valorizzare il tessuto industriale italiano e di proiettare il brand verso nuove sfide internazionali.
Il nuovo SUV made in Italy
Il primo tassello di questa offensiva sarà la nuova Gamma, attesa al debutto nel 2026. Si tratta di una berlina fastback di segmento D che, già dal lancio, si proporrà in versioni ibrida e elettrica. Un doppio binario tecnologico che sottolinea la volontà di Lancia di abbracciare tanto le esigenze di chi desidera ancora un supporto termico, quanto quelle di chi punta a una mobilità completamente a zero emissioni. La piattaforma scelta per sostenere questa versatilità è la moderna STLA Medium di Stellantis, una base modulare capace di ospitare sia propulsori tradizionali sia powertrain full electric, assicurando flessibilità e innovazione all’intera gamma.
Sul fronte delle motorizzazioni, la nuova Gamma si distinguerà per una proposta articolata. L’offerta ibrida comprenderà un efficiente motore 1.2 turbo a tre cilindri con tecnologia mild hybrid, pensato per chi cerca consumi contenuti e una guida fluida, e un più performante 1.6 plug in, destinato a chi non vuole rinunciare a un’ampia autonomia in modalità elettrica e alla possibilità di ricaricare la vettura tramite presa esterna. La versione completamente elettrica, invece, promette di coprire un ampio spettro di esigenze, con vari livelli di potenza e una variante long range capace di offrire fino a circa 700 km di autonomia reale, una cifra che posiziona il modello ai vertici della categoria.
Non mancherà la sportività, da sempre parte del DNA Lancia. La variante HF, destinata agli appassionati di performance, sarà esclusivamente elettrica e dotata di trazione integrale, un connubio che punta a garantire sia emozioni di guida sia efficienza, pur restando da verificare sul campo l’equilibrio tra prestazioni elevate e autonomia. Questa scelta sottolinea l’intenzione del marchio di non dimenticare le proprie radici racing, pur adattandole alle esigenze e alle tecnologie del presente.
Un design originale
Sul piano del design, la nuova Gamma trae ispirazione dal concept Pu Ra HPE, adottando linee essenziali e un approccio agli interni fortemente orientato all’esperienza umana. La carrozzeria fastback, lunga circa 4,7 metri, consente al modello di posizionarsi in una nicchia di mercato raffinata e competitiva, dove dovrà confrontarsi con rivali di spessore sia europei che asiatici. Il linguaggio stilistico punta a reinterpretare l’eleganza storica Lancia in chiave contemporanea, strizzando l’occhio a un pubblico trasversale e attento al design.
La produzione nello stabilimento di Melfi non è solo una scelta logistica, ma un vero e proprio manifesto di italianità e di sinergia industriale all’interno del gruppo Stellantis. La centralità della fabbrica lucana permetterà di ottimizzare le economie di scala e di valorizzare il know-how locale, offrendo al contempo nuove opportunità occupazionali e rafforzando il legame tra il marchio e il territorio.
Un anno cruciale
Il rilancio di Lancia non si esaurisce però nella nuova Gamma. Il piano industriale prevede infatti il ritorno di un nome iconico come la Delta, attesa tra la fine del 2028 e l’inizio del 2029. Un modello che, nell’immaginario collettivo, evoca sportività e innovazione e che sarà chiamato a interpretare i valori storici del marchio alla luce delle nuove sfide della mobilità sostenibile.
Restano ancora alcuni punti interrogativi sui dettagli tecnici più specifici, come la capacità delle batterie, i tempi di ricarica e i prezzi di listino, così come sarà interessante verificare la risposta della clientela più giovane, oggi fondamentale in un mercato delle berline in profonda trasformazione. Il successo della strategia Lancia dipenderà dalla capacità di combinare un’offerta tecnologica all’avanguardia con una politica di pricing competitiva e una rete distributiva di qualità, elementi imprescindibili per conquistare una clientela sempre più esigente e internazionale.