Incendio su nave cargo, 3.000 veicoli in fiamme

Grave incendio sulla nave Morning Midas: 3.000 veicoli, tra cui 800 elettrici, in fiamme. Equipaggio salvo, cause ancora da accertare

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 5 giu 2025
Incendio su nave cargo, 3.000 veicoli in fiamme

Un drammatico incendio veicoli ha colpito la nave cargo cinese Morning Midas, causando panico, l’evacuazione completa dell’equipaggio e la perdita di circa 3.000 automobili, tra cui 800 auto elettriche. L’incidente, avvenuto nell’Oceano Pacifico, ha sollevato nuovi interrogativi sulla sicurezza del trasporto marittimo di veicoli dotati di batterie al litio.

L’incidente

La Morning Midas, gestita dalla compagnia Zodiac Maritime, era diretta al porto messicano di Lázaro Cárdenas e aveva lanciato un SOS nella notte del 4 giugno 2025, mentre si trovava a circa 480 chilometri a sud-ovest di Adak, in Alaska. La Guardia Costiera statunitense ha ricevuto la chiamata di emergenza alle 2 del mattino. Nonostante gli sforzi dei 22 membri dell’equipaggio, le fiamme si sono propagate rapidamente, rendendo inevitabile l’abbandono della nave. Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo di una nave mercantile nelle vicinanze, non si registrano feriti.

Il viaggio della nave cargo era iniziato il 26 maggio da Yantai, in Cina, con arrivo previsto per il 15 giugno. Tuttavia, il carico, che includeva un numero significativo di veicoli elettrici a batteria (BEV), ha immediatamente attirato l’attenzione degli esperti, portando a speculazioni sulle cause dell’incendio. Sebbene non sia la prima volta che un simile incidente coinvolge il trasporto marittimo di automobili, il ruolo delle auto elettriche è spesso al centro del dibattito.

Esiste un precedente

Un precedente significativo risale al 2022, quando la nave Felicity Ace affondò con 3.828 veicoli a bordo, causando danni stimati in circa 500 milioni di dollari. Anche in quel caso, le cause dell’incendio non furono mai accertate con certezza, ma si ipotizzò un coinvolgimento delle batterie dei veicoli elettrici. Tuttavia, studi recenti indicano che il rischio maggiore potrebbe derivare dai veicoli ibridi, che combinano batterie e motori tradizionali. Questi mezzi sarebbero più soggetti a cortocircuiti e surriscaldamenti, specialmente quando stivati in spazi angusti.

L’incidente della Morning Midas mette in evidenza la necessità di migliorare le normative di sicurezza per il trasporto di veicoli con batterie al litio. Le autorità competenti hanno già avviato indagini per identificare l’origine dell’incendio e prevenire episodi simili in futuro. Questo tragico evento rappresenta una sfida non solo per i produttori automobilistici, ma anche per il mercato messicano, dove la domanda di auto elettriche è in forte crescita.

I danni economici

Oltre ai danni economici, l’incidente potrebbe rallentare la transizione ecologica nel settore dei trasporti, alimentando dubbi sulla sostenibilità logistica necessaria per supportare l’espansione globale dei veicoli elettrici. La perdita di 800 BEV a bordo della nave cargo è un duro colpo per il settore, che già affronta numerose sfide legate alla produzione e distribuzione di tecnologie sostenibili.

La Zodiac Maritime, responsabile della gestione della nave, ha espresso il proprio impegno a collaborare con le autorità per determinare le cause dell’incidente e implementare misure di sicurezza più rigorose. Nel frattempo, l’industria automobilistica e il settore della logistica sono chiamati a riflettere sulle implicazioni di tali eventi e sulla necessità di adottare protocolli più stringenti per il trasporto di veicoli dotati di batterie al litio.

Il caso della Morning Midas è un ulteriore monito per il settore dei trasporti marittimi, che deve affrontare le crescenti sfide legate alla gestione sicura di carichi complessi. Mentre le indagini proseguono, resta alta l’attenzione su come bilanciare la spinta verso la sostenibilità con la sicurezza delle operazioni logistiche globali.

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