Tentano di rubare Hummer dalla fabbrica, ma il piano va a rotoli
Tentativo di furto audace a Detroit: ladri cercano di rubare due Hummer elettrici dallo stabilimento GM, ma il piano si schianta sui binari
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Un furto Hummer in stile cinematografico si è trasformato in un disastro a Detroit, dove un gruppo di maldestri ladri auto ha tentato di sottrarre due Hummer elettrici direttamente dalla linea di produzione della Factory Zero, lo stabilimento all’avanguardia della General Motors. Il piano, audace nella concezione ma pessimo nell’esecuzione, ha visto i malviventi utilizzare i binari ferroviari come via di fuga, con risultati disastrosi.
I ladri erano entrati nel perimetro
Secondo quanto riportato dal Metro Detroit News, i ladri sono riusciti a entrare nel perimetro dello stabilimento scavalcando le recinzioni di sicurezza. Con sorprendente audacia, hanno raggiunto un convoglio ferroviario che trasportava veicoli appena prodotti e hanno liberato i due Hummer dai sistemi di ancoraggio. Tuttavia, le difficoltà sono emerse durante la fase cruciale del piano: il tentativo di scaricare i veicoli dai vagoni.
Uno degli Hummer è rimasto bloccato sui binari, con un pneumatico completamente distrutto e strappato dal cerchione. Il secondo veicolo, un modello di color argento, ha subito danni significativi alla carrozzeria e ai pneumatici durante le manovre di scarico. Le modalità del furto indicano una preparazione approssimativa, priva di attrezzature adeguate per movimentare veicoli così pesanti, suggerendo che i responsabili non fossero professionisti del settore.
Indagini avviate
Le autorità locali hanno avviato le indagini, ma al momento non sono stati identificati né arrestati sospettati. Questo episodio evidenzia una crescente vulnerabilità nei sistemi di sicurezza delle strutture produttive, sollevando interrogativi sulla necessità di implementare tecnologie più avanzate per prevenire simili intrusioni.
Il caso si inserisce in un contesto più ampio di criminalità legata al settore delle auto elettriche. In Europa, la crisi del trasporto nel Mar Rosso, aggravata dal blocco degli Houthi, ha causato una carenza di componenti, alimentando un mercato nero di pezzi di ricambio. In Italia, Federcarrozzieri ha segnalato un aumento dei furti componenti auto, con particolare attenzione a batterie e propulsori, componenti essenziali per i veicoli elettrici.
L’urgenza di potenziare le misure di sicurezza
Questo fenomeno globale colpisce sia i produttori che i consumatori, sottolineando l’urgenza di potenziare le misure di sicurezza non solo negli stabilimenti, ma anche lungo le catene di distribuzione. Le case automobilistiche stanno affrontando sfide senza precedenti per proteggere i propri prodotti in un’epoca in cui la transizione verso l’elettrico rende i veicoli sempre più appetibili per il mercato nero.
L’incidente alla Factory Zero non è solo un monito per la General Motors, ma un campanello d’allarme per l’intero settore. L’evoluzione delle tecnologie di sicurezza e una maggiore attenzione alla protezione dei beni lungo tutta la filiera produttiva diventano elementi imprescindibili per garantire la sostenibilità del settore automobilistico in un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso.