Cina, nuove regole sulla guida one pedal: non sarà più attiva di default
La Cina introduce lo standard GB 21670-2025 che limita la guida one pedal sulle auto elettriche. Novità e impatti per produttori e automobilisti dal 2026
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Una svolta epocale si profila all’orizzonte per il mondo della mobilità elettrica: la Cina è pronta a cambiare le regole del gioco, introducendo una nuova normativa che potrebbe rivoluzionare il modo in cui milioni di automobilisti vivono la guida quotidiana. Dal gennaio 2026, infatti, la celebre funzione di guida one pedal – uno dei simboli più amati dell’innovazione sulle auto elettriche – non sarà più attiva di default. Una decisione che, se da un lato mira a rafforzare la sicurezza stradale, dall’altro rischia di ridisegnare l’esperienza di guida a livello globale, influenzando inevitabilmente anche i mercati occidentali.
Un cambiamento dettato dalla sicurezza
Alla base di questa svolta normativa c’è la volontà delle autorità cinesi di aumentare la tutela sulle strade. Il nuovo standard GB 21670 2025 obbligherà i costruttori a modificare i sistemi di controllo delle vetture elettriche: la funzione “one pedal” non potrà più essere impostata come modalità predefinita. Ogni volta che si salirà a bordo, sarà il conducente a doverla attivare manualmente. Ma la vera rivoluzione riguarda l’arresto del veicolo: indipendentemente dalle impostazioni selezionate, per fermare completamente l’auto sarà sempre necessario utilizzare il pedale del freno.
Le autorità della Cina motivano questa scelta con ragioni di sicurezza stradale. La preoccupazione principale riguarda la possibile riduzione dei tempi di reazione in caso di emergenza: abituarsi a rallentare e fermarsi semplicemente rilasciando l’acceleratore potrebbe portare a ritardi nell’azionamento del freno, soprattutto in situazioni critiche dove ogni frazione di secondo conta. L’obiettivo, dunque, è quello di garantire che il freno rimanga il comando centrale e imprescindibile per l’arresto totale del veicolo.
La guida one pedal: tra innovazione e comfort
Introdotta come una delle più rivoluzionarie funzionalità delle auto elettriche, la guida one pedal ha saputo conquistare rapidamente i favori degli automobilisti, soprattutto nei contesti urbani. Il sistema permette di accelerare e rallentare utilizzando un solo pedale, sfruttando la frenata rigenerativa per recuperare energia e incrementare l’autonomia. Questo ha portato non solo a una maggiore efficienza energetica, ma anche a un comfort di guida superiore, riducendo la fatica nei frequenti stop-and-go del traffico cittadino.
Nonostante i vantaggi, la nuova normativa impone una riflessione su come bilanciare comodità, efficienza e sicurezza. Il cambiamento previsto dallo standard GB 21670 2025 non mira a eliminare del tutto la funzione, ma a limitarne l’uso e a responsabilizzare maggiormente il conducente, che dovrà attivarla consapevolmente e ricorrere sempre al freno per le fermate complete.
Un precedente internazionale: il caso Tesla
La decisione cinese non arriva in un vuoto normativo: già nel 2023 Tesla aveva anticipato questa tendenza con un aggiornamento software che rendeva la guida one pedal una funzione opzionale e non più predefinita sulle proprie vetture. Questa mossa aveva fatto discutere gli appassionati, ma aveva anche aperto la strada a un nuovo approccio regolamentare, oggi rafforzato dall’intervento della Cina.
Tempistiche e impatti sul mercato globale
L’implementazione della nuova normativa avverrà in due fasi: dal 1° gennaio 2026 sarà obbligatoria per tutti i nuovi modelli in fase di omologazione, mentre dal 1° gennaio 2027 riguarderà anche i veicoli già omologati. Questo significa che i costruttori dovranno intervenire rapidamente sui propri sistemi, assicurando che la funzione “one pedal” sia disattivata all’avvio e che l’arresto completo possa avvenire solo tramite il pedale del freno.
Le ripercussioni di questa decisione potrebbero estendersi ben oltre i confini della Cina. Considerando il peso del mercato cinese nel settore delle auto elettriche, è probabile che anche altri paesi si allineino a queste direttive, spingendo i produttori a progettare veicoli sempre più adattabili alle diverse esigenze normative e di sicurezza. Per i costruttori internazionali si apre così una nuova sfida: trovare il giusto equilibrio tra efficienza, comfort e tutela dell’utente, in un panorama tecnologico e regolamentare in costante evoluzione.
La rivoluzione lanciata dalla Cina segna un punto di svolta nella storia della mobilità elettrica. Se da un lato potrebbe significare un addio – almeno parziale – al comfort estremo della guida one pedal, dall’altro rappresenta un passo deciso verso una maggiore attenzione alla sicurezza stradale e alla responsabilità individuale. Resta da vedere se questa nuova rotta sarà seguita anche da altri attori globali, dando vita a una mobilità elettrica sempre più sicura, efficiente e consapevole.
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