BMW Serie 3 senza cofano e portiere: nell'abitacolo la sorpresa
A Victoria, una BMW Serie 3 degli anni '90 circola senza cofano e con una sedia da giardino come sedile. Fermata dalla polizia, il proprietario riceve una multa
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Una scena che sfida ogni logica e regolamento stradale si è presentata agli occhi delle forze dell’ordine nello stato di Victoria, in Australia: una BMW Serie 3 degli anni ’90 circolava liberamente per le strade cittadine, ma in condizioni talmente fuori dagli standard da lasciare increduli persino gli agenti più esperti. L’automobile, priva di cofano e con il motore scoperto, presentava una soluzione ancora più surreale all’interno: al posto del sedile del conducente, troneggiava una comune sedia da giardino in plastica, imbottita alla meno peggio con qualche cuscino per un minimo di comfort.
Il tutto è iniziato quando una pattuglia ha notato la berlina tedesca avanzare con il propulsore completamente esposto, senza alcuna protezione. Spinti dalla curiosità e dal dovere di garantire la sicurezza stradale, gli agenti hanno deciso di fermare il veicolo per un controllo più approfondito. Quello che si sono trovati davanti, però, ha superato ogni immaginazione: l’abitacolo, già in evidente stato di abbandono, mostrava la famosa sedia da giardino in plastica, un elemento decisamente fuori luogo e pericoloso in un contesto automobilistico.
Cercava pezzi di ricambio
Il proprietario della vettura, un uomo di 64 anni, ha tentato di spiegare l’insolita situazione agli agenti, sostenendo di essere diretto proprio all’acquisto di nuovi pezzi di ricambio per sistemare la sua auto, inclusi – si presume – i sedili. Nonostante la giustificazione, la gravità della situazione era tale da non lasciare spazio a clemenza: la vettura, così com’era, rappresentava un rischio inaccettabile sia per il conducente sia per gli altri utenti della strada. Inevitabile, quindi, la multa inflitta al proprietario, accompagnata dall’altrettanto inevitabile divieto di proseguire la marcia in quelle condizioni.
Questo episodio, che potrebbe sembrare una semplice curiosità di cronaca, solleva invece interrogativi importanti sul tema della manutenzione delle auto datate e sulla difficoltà, sempre più diffusa tra gli appassionati e i proprietari di vetture non più recenti, di reperire ricambi originali o compatibili. I costi elevati e la scarsa disponibilità di componenti possono portare, come in questo caso, a soluzioni di fortuna che però compromettono gravemente la sicurezza.
Un’auto disastrata
Le immagini diffuse dagli agenti mostrano senza mezzi termini il livello di deterioramento degli interni della BMW Serie 3: la sedia in plastica, per quanto improvvisata, risultava persino più integra rispetto ai sedili posteriori, ormai logori e visibilmente danneggiati. Se da un lato la scena può strappare un sorriso per l’inventiva dimostrata, dall’altro evidenzia una problematica reale e attuale: la responsabilità degli automobilisti nel mantenere i propri veicoli in condizioni idonee alla circolazione.
Non si tratta di un caso isolato. Spesso la cronaca riporta storie di veicoli in condizioni estreme, come l’ormai celebre Toyota Land Cruiser soprannominato “indistruttibile” nonostante i numerosi danni subiti nel tempo. Tuttavia, la vicenda della BMW Serie 3 australiana colpisce per la sua apparente normalità: non parliamo di un’auto d’epoca rara o di una vettura da collezione, ma di una semplice berlina trasformata in modo improvvisato, probabilmente a causa di difficoltà economiche e della necessità di mantenere il mezzo in funzione nonostante tutto.
Un episodio singolare
Questo singolare episodio ha acceso un vivace dibattito tra appassionati e automobilisti, portando l’attenzione sui limiti dell’adattamento e sulle possibili conseguenze di una manutenzione trascurata o approssimativa. Fino a che punto è lecito “arrangiarsi” per continuare a utilizzare la propria auto? Dove si trova il confine tra la necessità personale e la tutela della sicurezza collettiva? Sono domande che meritano una riflessione approfondita, soprattutto in un’epoca in cui la longevità dei veicoli si scontra sempre più spesso con la difficoltà di reperire ricambi adeguati.
La speranza, ora, è che il protagonista di questa vicenda possa presto dotare la sua BMW Serie 3 dei componenti necessari per renderla nuovamente sicura e conforme alle normative. Nel frattempo, il suo gesto rimane un esempio emblematico – e, a suo modo, istruttivo – dei rischi e delle sfide che affrontano ogni giorno i proprietari di auto datate, costretti a trovare un difficile equilibrio tra passione, necessità e sicurezza stradale.
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