Audi RS6 e-tron cancellata: la sportiva elettrica lascia spazio al ritorno del V8

Audi abbandona la RS6 e-tron elettrica per rilanciare la RS6 Avant V8. Il marchio punta su prestazioni tradizionali, mentre continua l’innovazione EV.

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 14 set 2025

Il settore automobilistico è in piena rivoluzione, ma alcune scelte sorprendenti possono ancora segnare il passo. È il caso di Audi, che ha recentemente annunciato una svolta significativa per la sua gamma di vetture ad alte prestazioni: la tanto attesa RS6 e tron non vedrà mai la luce. Il marchio dei quattro anelli ha infatti deciso di interrompere lo sviluppo della versione completamente elettrica della sua celebre wagon sportiva, preferendo restare fedele alla tradizione con il ritorno di un motore termico, il leggendario V8. Una decisione che va controcorrente rispetto alla corsa all’elettrificazione che sta caratterizzando il mercato automobilistico globale, ma che dimostra come il legame con la propria storia e con le richieste degli appassionati sia ancora un valore irrinunciabile per alcuni costruttori.

La prossima generazione di RS6 Avant, attesa sul mercato nel 2026, continuerà quindi a puntare tutto sulle emozioni offerte dalla meccanica tradizionale. La casa tedesca ha scelto di preservare il cuore pulsante che ha reso la sua wagon un’icona tra gli estimatori delle wagon sportive: il poderoso V8 biturbo. Questa mossa rappresenta una chiara dichiarazione d’intenti, volta a soddisfare una clientela che, nonostante la spinta verso l’elettrico, continua a considerare le prestazioni a benzina e la sonorità di un otto cilindri come elementi imprescindibili dell’esperienza di guida.

Le motivazioni dietro questa inversione di rotta sono molteplici e radicate nelle dinamiche attuali del mercato. La domanda per vetture elettriche ad alte prestazioni, soprattutto nel segmento delle station wagon, non ha raggiunto i livelli sperati. I numeri parlano chiaro: le vendite della RS e-tron GT sono risultate al di sotto delle aspettative, spingendo i vertici Audi a riconsiderare la strategia per i modelli più sportivi del marchio. Nonostante le promesse della piattaforma PPE e le potenzialità di oltre 800 cavalli offerte dalla concept della RS6 e tron, la clientela più tradizionalista non si è lasciata convincere, rimanendo fedele al fascino e alle sensazioni offerte dalla propulsione termica.

Il legame emotivo con il V8 non è soltanto una questione di prestazioni, ma anche di identità. Per molti appassionati, il sound inconfondibile e la risposta istantanea di un motore termico rappresentano l’essenza stessa della sportività. In un panorama dominato da normative sempre più stringenti e da una crescente attenzione all’ambiente, Audi ha scelto di differenziarsi, almeno per il momento, mantenendo vivo il proprio heritage senza rinunciare del tutto all’innovazione.

 

Questo non significa però che il marchio tedesco abbia abbandonato la sua visione elettrica. Al contrario, Audi continua a investire in progetti d’avanguardia come la Concept C roadster, una sportiva a due posti che anticipa le linee e le tecnologie delle future auto elettriche del brand. La gamma e-tron prosegue il suo sviluppo, rivolgendosi a segmenti di mercato diversi e mantenendo alto il livello di attenzione verso la mobilità sostenibile.

In parallelo a queste scelte strategiche, Audi ha anche annunciato la proroga della vita del suo celebre motore cinque cilindri fino al 2027. Una notizia che farà sicuramente felici gli amanti della RS3, che potranno continuare a godere delle emozioni uniche offerte da questa motorizzazione ancora per qualche anno, prima dell’inevitabile passaggio imposto dalle future normative ambientali.

La strategia di Audi si delinea quindi come un attento equilibrio tra tradizione e innovazione. Da un lato, la volontà di mantenere vive le emozioni e le prestazioni che hanno reso leggendarie le sue wagon sportive, dall’altro, la consapevolezza di dover guardare avanti, investendo su nuovi concept e tecnologie che definiranno il futuro dell’automotive. Un approccio che permette al marchio di restare fedele al proprio DNA sportivo, senza perdere di vista l’evoluzione tecnologica e le sfide che il settore dovrà affrontare nei prossimi anni.

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