Alfarrari: l’incredibile fusione tra Alfa Romeo 2000 GTV e Ferrari 360 Modena
La storia dell’Alfarrari, la coupé nata dall’unione tra Alfa Romeo 2000 GTV e motore Ferrari 360 Modena.
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Nel mondo dell’automobilismo esistono storie capaci di unire passato e futuro, abbandono e rinascita, tradizione e innovazione. Una di queste è senza dubbio quella della Alfarrari, una coupé unica che incarna il meglio dell’eleganza italiana, fondendo l’anima di un’Alfa Romeo 2000 GTV con la potenza inarrestabile di un motore Ferrari. Un progetto visionario nato in Australia grazie all’ingegno e alla passione di Jeff Micklem, che ha saputo trasformare un relitto dimenticato in un capolavoro su quattro ruote, destinato a far battere il cuore degli appassionati di tutto il mondo.
L’epopea della Alfarrari prende vita da una base storica: una coupé Alfa Romeo 2000 GTV, simbolo dell’eleganza sportiva degli anni ’70, scelta come tela per un’opera di restomod senza precedenti. La vera rivoluzione, però, si cela sotto il cofano: qui pulsa il celebre V8 Tipo F131, un propulsore da 3,6 litri prelevato direttamente da una Ferrari 360 Modena. Grazie a questa straordinaria integrazione, la vettura è in grado di erogare ben 400 CV e 373 Nm di coppia, mantenendo però un peso complessivo inferiore alla tonnellata, risultato di un’attenta e minuziosa ottimizzazione strutturale.
L’incontro tra questi due marchi iconici non è frutto del caso. La storia dell’automobilismo italiano, infatti, vede le strade di Alfa Romeo e Ferrari intrecciarsi fin dalle origini: la Scuderia Ferrari nacque nel 1929 come squadra corse ufficiale dell’Alfa Romeo, prima che Enzo Ferrari intraprendesse il suo percorso indipendente nel 1938. Oggi, la Alfarrari celebra questo legame storico attraverso una sintesi perfetta di tradizione e innovazione, diventando un tributo vivente all’ingegneria italiana e al suo spirito pionieristico.
Il progetto, guidato con determinazione da Jeff Micklem, ha richiesto ben quattro anni di lavoro ininterrotto, a partire dal 2019. Ogni fase della trasformazione è stata documentata con cura, attraverso oltre 200 video che raccontano la rinascita di questa coupé, passo dopo passo. La metamorfosi ha coinvolto ogni singolo aspetto della vettura: dalla sostituzione dei pannelli della carrozzeria, riprogettati per accogliere le nuove proporzioni, alla revisione completa del telaio, necessaria per ospitare il poderoso motore Ferrari. Un dettaglio che non passa inosservato è l’installazione di un pannello trasparente, pensato per mettere in mostra il cuore pulsante dell’auto, trasformandolo in un vero e proprio elemento di design.
Nonostante le prestazioni da supercar, la Alfarrari è stata progettata anche per offrire comfort e praticità nell’uso quotidiano. Gli interni sono un connubio di raffinatezza e funzionalità: alluminio e pelle color cuoio si alternano, creando un ambiente elegante ma sportivo, mentre dettagli come il servosterzo, il cruise control e gli alzacristalli elettrici assicurano una guida piacevole in ogni situazione. Sul volante a tre razze, un discreto logo Ferrari rende omaggio alle origini del propulsore, aggiungendo un tocco di esclusività all’abitacolo.
Il debutto ufficiale della vettura è avvenuto in occasione del prestigioso World Time Attack Challenge 2023 di Sydney, dove la Alfarrari ha subito catalizzato l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori. La qualità costruttiva, la cura dei dettagli e la capacità di fondere due mondi apparentemente lontani hanno reso questa creazione un vero punto di riferimento nel panorama del restomod internazionale. Da allora, Jeff Micklem continua a perfezionare la sua opera, condividendo aggiornamenti sui progressi meccanici e sulle prestazioni dinamiche della vettura, mantenendo viva l’attenzione della community globale degli amanti delle auto d’epoca e delle elaborazioni estreme.
In definitiva, la Alfarrari rappresenta molto più di una semplice personalizzazione: è un inno all’eccellenza dell’ingegneria italiana, una dimostrazione concreta di come la passione, la dedizione e la competenza possano trasformare un’auto abbandonata in un autentico gioiello automobilistico. Questa fusione tra Alfa Romeo e Ferrari non solo onora due delle più leggendarie tradizioni motoristiche del mondo, ma offre anche una nuova prospettiva su ciò che è possibile ottenere quando il sogno incontra la tecnica, e il passato si fonde con il futuro.
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