Alfa Romeo, non ci sarà più una ammiraglia: "Non è il nostro campo"
Alfa Romeo rinuncia al SUV flagship E Jet e concentra la gamma sui segmenti B, C e D. La nuova Stelvio crescerà su piattaforma STLA Large; possibile crossover sportivo a Pomigliano
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La recente svolta strategica di Alfa Romeo segna un momento cruciale nella storia della casa automobilistica italiana, che decide di abbandonare definitivamente il progetto del SUV di lusso di grandi dimensioni per riallinearsi a un’identità più autentica e fedele alle proprie radici. Questa scelta rappresenta una netta inversione di tendenza rispetto alle ambizioni degli ultimi anni, e apre nuovi scenari sia per il mercato europeo che per quello globale.
Stelvio sarà top di gamma
Santo Ficili, nuovo amministratore delegato di Alfa Romeo, ha dichiarato senza mezzi termini che «le auto di grandi dimensioni non sono il territorio del nostro marchio». Con queste parole, viene messo un punto fermo sul futuro del tanto discusso E Jet, il SUV ammiraglia da circa cinque metri che avrebbe dovuto collocarsi al vertice della gamma del Biscione. Il progetto, nato con l’obiettivo di conquistare i mercati internazionali e di rafforzare la presenza oltreoceano, viene dunque accantonato in favore di una strategia più coerente con la tradizione e la visione del brand.
L’attenzione della casa di Arese si sposta ora su segmenti che riflettono meglio la sua vocazione sportiva e il suo heritage. In quest’ottica, sarà la prossima generazione della Stelvio a diventare il modello di punta, con dimensioni leggermente maggiorate rispetto agli attuali 4,68 metri. La decisione di puntare su una versione evoluta della Stelvio piuttosto che su un nuovo SUV di lusso rappresenta una scelta di pragmatismo, in linea con la volontà di ottimizzare le risorse e di investire in modelli capaci di garantire volumi di vendita sostenibili, soprattutto nel competitivo mercato europeo.
Un po’ di discontinuità
Questa svolta segna una chiara discontinuità rispetto alla visione dell’ex CEO Jean Philippe Imparato, che aveva sostenuto con entusiasmo il progetto E Jet, immaginando anche una possibile produzione negli Stati Uniti. L’obiettivo era quello di intercettare la domanda di SUV di grandi dimensioni, particolarmente forte sul mercato nordamericano, e di ampliare così la platea dei clienti del marchio. Tuttavia, la nuova dirigenza ritiene che tale strategia non sia in linea con l’essenza di Alfa Romeo, e preferisce concentrare gli sforzi su modelli più vicini al DNA sportivo del brand.
La piattaforma STLA Large di Stellantis, progettata per ospitare veicoli fino a 5,12 metri, continuerà a essere la base tecnologica dei futuri modelli. Tuttavia, Alfa Romeo ne sfrutterà solo parzialmente le potenzialità, focalizzandosi sui segmenti B, C e D: la Junior nel segmento B, la Tonale nel segmento C, e la Giulia insieme alla Stelvio nel segmento D. Questa scelta strategica riflette la volontà di presidiare i segmenti più redditizi e in crescita nel Vecchio Continente, privilegiando un approccio di sostenibilità industriale e finanziaria.
Non mancano le critiche
Non mancano però le voci critiche: alcuni osservatori temono che la mancanza di un SUV di grandi dimensioni possa ridurre l’appeal globale del marchio, soprattutto negli Stati Uniti, dove questa tipologia di veicoli riscuote un grande successo. Dall’altro lato, i sostenitori della nuova linea strategica sottolineano come la concentrazione su modelli di volume possa garantire maggiore solidità e continuità, riducendo i rischi di investimenti troppo ambiziosi in un contesto di mercato sempre più complesso.
A riaccendere l’attenzione sul futuro produttivo italiano del gruppo Stellantis è l’indiscrezione relativa a una possibile produzione nello stabilimento di Pomigliano di un nuovo crossover sportivo di circa 4,3 metri. Questo modello, pensato per celebrare la tradizione sportiva del marchio ma interpretato in chiave moderna, rappresenterebbe un ulteriore tassello nella strategia di rilancio, valorizzando il know-how e la capacità produttiva nazionale.
Il prossimo piano industriale, che sarà presentato sotto la guida del futuro CEO Antonio Filosa a partire da maggio 2025, sarà determinante per chiarire ulteriormente le priorità di Alfa Romeo. In attesa di conoscere i dettagli ufficiali sul nuovo crossover sportivo di Pomigliano e sulle strategie di bilanciamento tra heritage e innovazione, il marchio si prepara ad affrontare le sfide della mobilità moderna con una visione rinnovata, ma sempre fedele ai propri valori fondanti.
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