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FCA: arrestato manager accusato per le emissioni diesel

Secondo l’accusa il manager di FCA avrebbe mentito sui sistemi di emissione utilizzati sui veicoli diesel del Gruppo negli Stati Uniti.

Un manager di FCA, Emanuele Palma, è stato arrestato a Detroit con l’accusa di aver falsificato i test sulle emissioni dei motori diesel. Palma, indagato dall’FBI da inizio settembre, è il responsabile dello sviluppo dei motori diesel da tre litri e lavora in Michigan. Secondo l’accusa avrebbe cospirato l’inganno dei regolatori e dei clienti sui sistemi di emissioni utilizzati sui veicoli diesel di Fca negli Usa, come riportato da Reuters, che cita un documento del tribunale del 18 settembre.

L’inchiesta che vede coinvolta Fca nelle indagini collegate al dieselgate, è partita in Usa nel 2017. Fca ha sempre negato l’accusa di aver scientemente violato il Clean Air Act, giustificando la mancata comunicazione della presenza di un dispositivo elettronico nel motore era conseguenza per via di una normativa non omogenea tra Europa e Stati Uniti. Per questo motivo, FCA nei mesi scorsi ha patteggiato un pagamento di 500 milioni di dollari alle autorità statunitensi.

In merito all’arresto di Palma, un portavoce di FCA ha fatto sapere “di essere in attesa di ulteriori dettagli e la volontà di continuare ad offrire la massima collaborazione alle autorità.”

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