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Honda Micro Commuter

L’Honda Micro Commuter debutta in Giappone. La Renault Twizy ha quindi un’avversaria



L’Honda Micro Commuter traduce in serie i temi già espressi dall’omonimo prototipo e si configura quale avversaria della Renault Twizy, in virtù di una formula che privilegia la mobilità nel traffico e nei centri urbani. Il marchio giapponese descrive la sua nuova utilitaria elettrica come “micro size, short distance, EV commuter”, mettendo dunque in risalto le principali caratteristiche di una vettura lunga appena 2.50 metri, larga 1.25 metri ed alta 1.45 metri: la Micro Commuter veste infatti la taglia XS, non è strutturata per garantire lunghe percorrenze e soddisfa la natura di ‘pendolare’ che le viene attribuita, in virtù dell’estrema maneggevolezza e funzionalità. Quest’ultima si rivela anche a livello tecnico, se è vero che la piattaforma modulare darà origine ad una famiglia con varie declinazioni di carrozzeria.

L’utilitaria giapponese è spinta da un motore elettrico alimentato da batterie agli ioni di litio (con capacità di 15 kW), che garantisce una velocità massima di 80 km/h ed un’autonomia di 37 chilometri. Il motore è installato al posteriore ed ha consentito ai tecnici Honda di ricavare un abitacolo piuttosto spazioso, con tre strapuntini disposti nella configurazione 1+2. La strumentazione è invece rimpiazzata da un ‘semplice’ tablet estraibile. L’Honda Micro Commuter verrà per il momento proposta solo in Giappone.

Honda Micro Commuter
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