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Mini: debuttano l’Head Up Display e nuovi sistemi di sicurezza

Collision Warning, Pedestrian Warning e City Braking. Questi sono alcuni fra i dispositivi che introdurranno le nuove Mini, attese il 18 novembre nel corso di un evento globale.


Mini rende note le caratteristiche dei nuovi sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida, compiendo un ulteriore passo nel percorso che avrà quale termine il 18 novembre. In tale data – 107° anniversario dalla nascita di Sir Alec Issigonis – l’azienda inglese organizzerà un evento di presentazione a livello mondiale, fra Oxford, Tokyo e Los Angeles. Ai presenti verrà sicuramente spiegato che le Mini saranno ordinabili con l’utile Head Up Display. Quest’ultimo restituisce le informazioni su velocità e percorso, segnala i limiti di velocità ed informa sulla distanza dall’automobile che precede.

Di serie verranno poi offerti i sistemi Collision Warning e Pedestrian Warning, la funzionalità City Braking, la telecamera posteriore di parcheggio ed il Parking Assist. Non manca il Digital Headlight Assist, che gestisce a seconda delle condizioni del traffico il fascio di luce emanato dai proiettori. Le nuove Mini adottano sospensioni single link (il braccio è singolo, ma con due attacchi) all’anteriore e McPherson al posteriore, introducono accorgimenti per ridurre le masse non sospese e beneficia del ‘torque steer compensation’, che gestisce la distribuzione della coppia sulle ruote anteriori e diminuisce il sottosterzo.

La Mini Cooper utilizza il nuovo tre cilindri benzina da 1.5 litri, accreditato di 136 CV e 220 Nm (230 Nm quando entra in funzione l’overboost). La Mini Cooper S dispone invece di un più tradizionale quattro cilindri da 2.0 litri, che raggiunge i 6.500 giri/minuto e sviluppa la potenza di 192 CV e la coppia di 280/300 Nm. La Mini Cooper D prevede anch’essa il tre cilindri da 1.5 litri, configurato però in versione a gasolio e munito di un sistema d’iniezione a 2.000 bar. Sviluppa 116 CV e restituisce 270 Nm, per un consumo inferiore del 7% rispetto all’unità che sostituisce.

I sistemi di sicurezza delle nuove Mini

Mini Cooper S: foto spia senza camuffature

La Mini Cooper S perde le camuffature. Eccola in versione definitiva

La Mini Cooper S è stata fotografata in veste definitiva e priva di camuffature, nel corso di una sessione fotografica in California. L’inglese verrà esposta durante il salone di Los Angeles (22 novembre-1 dicembre) e debutterà nel corso di un evento simultaneo organizzato il 18 novembre ad Oxford, Tokyo e Los Angeles. La nuova Mini – il suo codice di progetto è F56 – sarà il primo modello del gruppo BMW ad utilizzare la nuova piattaforma a trazione anteriore/integrale UKL, dedicata poi a numerose altre vetture del marchio bavarese.

Il suo aspetto stilistico tradisce una certa parentela con il prototipo Rocketman, in virtù dei nuovi gruppi ottici anteriori con design ad anello. La calandra risulta ora più generosa e riprende l’impostazione del medesimo componente sulla Mini originale, mentre la feritoia inferiore è di foggia più geometrica e presenta due inedite aperture squadrate. Il posteriore si rinnova nel solco dell’evoluzione, mantenendo la stessa impostazione della vettura odierna; cambiano solo le dimensioni dei gruppi ottici e del listello cromato, entrambi più generosi.

Sarà inizialmente disponibile nelle versioni Cooper, Cooper S e Cooper D. La Mini Cooper utilizza il nuovo tre cilindri benzina da 1.5 litri, accreditato di 136 CV e 220 Nm (230 Nm quando entra in funzione l’overboost). La Mini Cooper S dispone invece di un più tradizionale quattro cilindri da 2.0 litri, che raggiunge i 6.500 giri/minuto e sviluppa la potenza di 192 CV e la coppia di 280/300 Nm. La Mini Cooper D prevede anch’essa il tre cilindri da 1.5 litri, configurato però in versione a gasolio e munito di un sistema d’iniezione a 2.000 bar. Sviluppa 116 CV e restituisce 270 Nm, per un consumo inferiore del 7% rispetto all’unità che sostituisce.

Prime caratteristiche tecniche

I motori della nuova Mini

La Mini di nuova generazione verrà esposta durante il salone di Los Angeles (22 novembre-1 dicembre) ed è oggi anticipata dalle prime informazioni riguardanti motori e piattaforma, elementi che rivelano il salto generazionale con la vettura uscente. Scopriamo pertanto che la segmento B inglese sarà inizialmente disponibile nelle versioni Cooper, Cooper S e Cooper D. La Mini Cooper utilizza il nuovo tre cilindri benzina da 1.5 litri, accreditato di 136 CV e 220 Nm a partire da 1.250 giri/minuto; è prevista la funzione overboost, che aumenta la coppia motrice a 230 Nm per brevi frangenti.

La Mini Cooper S dispone invece di un più tradizionale quattro cilindri da 2.0 litri, che raggiunge i 6.500 giri/minuto e sviluppa la potenza di 192 CV; la coppia oscilla da 280 a 300 Nm qualora non sia o sia in funzione l’overboost. I tecnici inglesi hanno modificato in primis la posizione della turbina, sistemandola nel collettore di scarico: tale soluzione è utile per contenere i suoi tempi di reazione. Entrambi utilizzano le tecnologie TwinPower Turbo e l’iniezione diretta. La Mini Cooper D prevede anch’essa il tre cilindri da 1.5 litri, configurato però in versione a gasolio e munito di un sistema d’iniezione a 2.000 bar. Sviluppa 116 CV e restituisce 270 Nm, per un consumo inferiore del 7% rispetto all’unità che sostituisce. Le trasmissioni sono anch’esse nuove di zecca.

Il manuale introduce un dispositivo che rende ancora più fluide le operazioni di cambiata, accordando motore e trasmissione; l’automatico può essere abbinato allo start&stop e lavora di concerto con il navigatore satellitare (quando presente), predisponendo le cambiate in funzione del percorso. I tecnici Mini sono poi intervenuti sulla struttura ed hanno sviluppato un telaio completamente inedito, applicandogli sospensioni single link (il braccio è singolo, ma con due attacchi) all’anteriore e McPherson al posteriore. Si è inoltre cercato di ridurre i pesi e le masse non sospese, ragion per cui la nuova Mini viene definita ancor più agile ed appagante. Le carreggiate sono più larghe.

Le vibrazioni del blocco motore sono attenuate per mezzo di un sistema idraulico, mentre il nuovo EPS (Electronic Power Steering) mescola agilità, confort e sicurezza in quantità identiche. È inoltre previsto un sistema di ‘torque steer compensation’. Quest’ultimo minimizza la tendenza – tipica delle potenti auto a trazione anteriore – dell’automobile a risultare poco governabile, in ragione della differenza di coppia scaricata a terra dalle ruote anteriori. L’impianto frenante è potenziato. Debuttano gli ammortizzatori regolabili e l’alluminio viene utilizzato per la struttura delle sospensioni anteriori.

La nuova piattaforma è stata realizzata con ampio uso di acciai alto-resistenziali ed eccelle – secondo quando dichiarato – nella protezione degli occupanti, senza tuttavia rivelarsi troppo pesante. Basti sapere che giunti e laminati in metallo elettro-saldato trovano qui la loro prima applicazione su una vettura di segmento B. Il cofano motore si solleva infine di qualche centimetro per rendere meno traumatico l’impatto con un eventuale pedone.

Prima anticipazione ufficiale

Le foto spia della nuova MINI hanno suscitato una moltitudine di critiche e commenti negativi. Per questo motivo l’azienda inglese prende le difese della sua automobile e contesta la qualità delle immagini, incapaci di esprimere la reale bontà di una vettura decisamente più riuscita e piacevole. MINI ha quindi pubblicato un’immagine ‘riparatoria’ ed un ironico comunicato, in cui di fatto critica l’intero meccanismo delle foto spia e delle immagini rubate anzitempo. La vettura inglese è ormai pronta e sarà quasi sicuramente lanciata con un evento speciale dopo il Salone di Francoforte.

Sarà il primo modello del gruppo BMW ad utilizzare la nuova piattaforma a trazione anteriore/integrale UKL, dedicata poi anche a numerose vetture del marchio bavarese. Le nuove MINI Cooper e Cooper S sanciranno poi il debutto del nuovo motore tre cilindri, da 1.5 litri, con sistema di sovralimentazione twin scroll ed iniezione diretta: svilupperà dai 120 agli oltre 200 CV. A livello stilistico manterrà alcuni elementi del prototipo MINI Rocketman, fra cui – soprattutto – la griglia anteriore e l’andamento dei gruppi ottici. Il posteriore dovrebbe invece porsi come ‘semplice’ aggiornamento.


MINI Cooper e Cooper S: le foto spia

Foto spia Mini Cooper e Mini Cooper S 2014

Oggi abbiamo la possibilità di mostrarvi una serie di belle foto spia scattate ad alcune Mini Cooper e Mini Cooper S durante un servizio fotografico ufficiale. Nonostante il debutto del modello 2014 dell’auto sia previsto nell’ultimo trimestre dell’anno, questi scatti ci mostrano le vetture totalmente prive di camuffature.

Nelle foto spia che pubblichiamo possiamo vedere due modelli di Mini Cooper S, riconoscibili dalle carrozzerie gialla e grigia, ed una Mini Cooper con carrozzeria rossa. Tutte e tre le Mini immortalate hanno un power dome sul cofano. Solo le versioni S sfoggiano cerchi con razze doppie, uno spoiler posteriore, doppi scarichi in posizione centrale ed una presa d’aria sul cofano. Il dettaglio più interessante tra tutti quelli visibili è senza dubbio la presenza delle luci diurne a LED tonde intorno ai gruppi ottici.

Nel complesso sembra che la versione 2014 della Mini sia leggermente più grande rispetto all’edizione precedente con lo sbalzo frontale decisamente più lungo. La prossima generazione dell’auto, nome in codice F56, è basata sulla nuova piattaforma a trazione anteriore UKL di BMW, che condivide con la BMW Serie 1 GT e MPV.

Tra le altre novità che vedremo sulla Mini Cooper 2014 c’è la gamma di motorizzazioni a tre cilindri, a partire dall’1.5 in linea twin scroll turbo con iniezione diretta e VVT. A seconda dei settaggi questo motore sarà in grado di produrre da 120 a più di 200 cv di potenza. I modelli ad alte prestazioni potrebbero poi arrivare a superare i 300 cv.

Secondo indiscrezioni sembra che i propulsori a quattro cilindri alimenteranno il primo model year della nuova Mini, per poi lasciare il campo ai tre cilindri. La produzione della Mini Cooper 2014 dovrebbe essere avviata alla fine del 2013.


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