Abarth: parte l’assalto al mercato Giapponese
Ormai è risaputo che il Giappone ha una passione per i marchi Italiani e la Fiat ha finalmente annunciato lo sbarco del neonato brand sportivo del gruppo, ovvero l’Abarth. Già da un pò di tempo si registrano dei discreti risultati commerciali (circa 150 vetture mensili) soprattutto grazie all’intera gamma di prodotti Alfa Romeo e alle
Ormai è risaputo che il Giappone ha una passione per i marchi Italiani e la Fiat ha finalmente annunciato lo sbarco del neonato brand sportivo del gruppo, ovvero l’Abarth. Già da un pò di tempo si registrano dei discreti risultati commerciali (circa 150 vetture mensili) soprattutto grazie all’intera gamma di prodotti Alfa Romeo e alle Fiat 500, Panda e Grande Punto importate nel “sol levante” e, dalla primavera ventura, negli show-room si aggiungeranno anche i due modelli pepati dello scorpione Grande Punto e 500 in entrambe le motorizzazioni: le 1.4 T-Jet base e le potenti Esseesse.
L’unico “punto debole” della gamma sarà sicuramente la trasmissione manuale, poichè i giapponesi sono abituati ad una guida totalmente automatica e di conseguenza i modelli dotati di cambio a mano sono poco richiesti. Le stesse Fiat ed Alfa propone sul mercato giapponese i propri modelli solo abbinati al cambio automatico. Inizialmente i concessionari Abarth saranno solo quattro (rispettivamente nelle città di Tokio, Nagoya, Osaka e Fukuoka), in seguito la rete commerciale si espanderà anche nelle altre città. Le Abarth 500 e Abarth Grande punto Punto sono già state le protagoniste di numerosi eventi e manifestazioni di tuning in Giappone svolte lo scorso anno, richiamando moltissimi spettatori.
Un altro importante sbarco in Giappone per il gruppo Fiat è previsto per la primavera del 2010, con la nuova Alfa Romeo Mi.to dotata di motorizzazioni turbo a benzina abbinate esclusivamente ad una trasmissione automatica, e il ritorno del glorioso marchio Lancia, molto atteso dagli appassionati, con la nuova Delta e la prossima Ypsilon, di cui quest’ultima debutterà in contemporanea anche in Europa.