Aston Martin DB9 Plug-in Hybrid Bosch in video

Bosch ed Aston Martin hanno realizzato un prototipo ibrido della Aston Martin DB9. La sportiva inglese ha mantenuto il suo poderoso dodici cilindri da 6.0 litri ma, nell’angusto vano motore anteriore, i tecnici di Bosch hanno sistemato numerose centraline e cavi che trasmettono l’energia alle batterie ed ai due motori elettrici che muovono le ruote anteriori. L’Aston Martin DB9 Plug-in Hybrid di Bosch diventa così una trazione integrale ibrida, con tutte le quattro ruote che possono essere mosse, a seconda dell’esigenza, o dal motore termico, o dai due propulsori elettrici.

La potenza supera ora i 740 cavalli e le performance risultano migliorate rispetto al modello di serie provvisto unicamente del dodici cilindri a benzina. Lo scatto da zero a cento chilometri orari è coperto in circa 3.7 secondi contro i 4.6 della normale Aston Martin DB9 che paga ben 230 cavalli in meno rispetto alla realizzazione firmata Bosch. Oltre al notevole incremento di potenza e prestazioni, il nuovo sistema ibrido permette di guidare la vettura per più di 25 chilometri in modalità puramente elettrica, senza bisogno di accendere il V12 termico. La ricarica si effettua tramite una qualsiasi presa della corrente come ogni vettura ibrida Plug-in, ma i vantaggi non sono unicamente in termini di efficienza e di prestazioni.

L’introduzione della trazione elettrica sull’asse anteriore ha portato anche ad un miglioramento dell’handling della vettura che, grazie al sistema di torque vectoring elettrico, percorre in maniera più veloce e sicura le curve, anche su fondi scivolosi. Oltre alle ovvie modifiche meccaniche per l’installazione del sistema di propulsione ibrida, Bosch ha regalato a questa Aston Martin DB9 anche un inedito quadro strumenti digitale che, oltre a fornire i vari dati sul funzionamento della vettura, permette di controllare il sistema ibrido e di conoscere svariate informazioni sulla guida.