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Seat Leon SC: la nostra prova

Siamo volati in Spagna per effettuare una prima prova su strada della nuova Seat Leon SC, in vendita in Italia a partire dal prossimo mese di giugno. Durante il nostro test abbiamo guidato prima la versione 2.0 TDI con DSG e poi la sportiva 1.8 TSI FR.


Sulle affascianti strade nei dintorni di Barcellona abbiamo avuto un primo contatto con la nuova Seat Leon SC. L’interessante automobile dall’animo spagnolo e dal passaporto tedesco, presentata per la prima volta al pubblico durante lo scorso Salone di Ginevra, rappresenta la nuova concezione di design dinamico della Casa. I particolari estetici di maggior rilevanza, che contraddistinguono il modello, sono dati dalle pronunciate linee sulle fiancate, dai fari con tecnologia full led e dalle nervature sul cofano che riconducono alla calandra dove svetta il nuovo logo Seat. Salendo a bordo s’incontra un abitacolo funzionale e di buona fattura, dotato di tutti i moderni sistemi di infotainment.

Al servizio del conducente non mancano poi le tecnologie di assistenza alla guida come il dispositivo del riconoscimento della stanchezza, il sistema di telecamere integrato che comanda la regolazione degli abbaglianti e il dispositivo di assistenza al mantenimento di corsia. In merito a questa vettura il Presidente della Seat, James Muir, ha recentemente affermato: “La nuova Leon SC è la continuazione logica dell’evoluzione di questa gamma, che passo dopo passo costituirà una nuova famiglia. L’SC è il membro più̀ sportivo ed emozionante della famiglia Leon. Ha l’aspetto di una coupé sportiva, ma vanta una sorprendente funzionalità̀ e fruibilità. Siamo convinti che questo affascinante mix di design, tecnologia, prestazioni dinamiche e qualità di alto livello sarà in grado di conquistare una nuova generazione di potenziali Clienti”.

Grazie all’ampia gamma di motori, che vi illustreremo in modo dettagliato nelle prossime righe, la Seat Leon SC riuscirà sicuramente ad accontentare le più disparate esigenze dei clienti. Il nostro test è stato effettuato su due differenti modelli. Abbiamo potuto guidare prima il 2.0 TDI munito di DSG e poi la variante a benzina più sportiva ovvero il 1.8 TSI con allestimento FR. Come di consueto nel finale della parte introduttiva diamo i numeri… Dal primo modello, introdotto nel 1999, a oggi sono state vendute in totale circa 1,2 milioni di Leon; la Leon SC, come la sorella a cinque porte, verrà prodotta nello stabilimento di Martorell, nei pressi di Barcellona. In Italia i prezzi variano dai 17.620 Euro del 1.2 TSI 86 CV Reference ai 25.740 Euro del 2.0 TDI CR 184 CV start/stop FR.

Nuova Seat Leon SC
Nuova Seat Leon SC
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Seat Leon SC: design e interni

Nuova Seat Leon SC

Il design della Seat Leon SC rappresenta la dinamicità in chiave moderna della Casa e s’ispira al linguaggio stilistico inaugurato dalle concept IBE, IBL e IBX. Il frontale della vettura sfoggia un cofano motore sul quale sono presenti tre nervature, due ai lati e una al centro, che seguite con lo sguardo conducono alla calandra nera messa in risalto dalla bordatura cromata. Da questa prospettiva un ulteriore elemento distintivo del modello è dato dalla graziosa forma dei gruppi ottici con tecnologia full led. La fiancata presenta un rapporto equilibrato tra superfici in metallo e in vetro. Essa è percorsa da un’importante nervatura, appena sopra le minigonne, e dalle due marcate linee caratteristiche in rilievo volte ad accentuare il lato sportivo. Il lato B, pulito e razionale, si contraddistingue per un lunotto dalle dimensioni generose e fari a sviluppo orizzontale. Centimetro alla mano la Seat Leon SC misura 4228 mm in lunghezza (4236 sulla versione FR), 1810 mm in larghezza, 1446 mm in altezza (1431 mm) e ha un passo di 2601 mm (2599 mm).

Una volta saliti a bordo s’incontra un abitacolo che fa della sobrietà e della funzionalità i suoi punti di forza. I sedili anteriori offrono un buon livello di comodità e contenitività oltre a un discreto numero di regolazioni che consentono di individuare la propria seduta ottimale in poco tempo. La soluzione delle tre porte senza ombra di dubbio dona un aspetto maggiormente accattivante e sportivo rispetto a una cinque porte anche se, inevitabilmente, rende meno agevole l’accesso ai passeggeri posteriori: in tre lo spazio a disposizione risulta limitato. Quando si è in due lo spazio a disposizione risulta sufficiente per spostarsi in tranquillità e affrontare percorrenze medio-lunghe. Bisogna inoltre sottolineare che in fase di progettazione gli ingegneri hanno voluto puntare su una riduzione mirata del peso.

Per questo motivo gli airbag laterali per conducente e passeggero anteriore risultano ora ripiegati e integrati negli schienali dei sedili. Eliminare gli alloggiamenti in plastica ha consentito così di raggiungere un grado di protezione superiore e al tempo stesso una riduzione del peso. Il bagagliaio ha invece una capacità di 380 litri, esattamente la stessa della cinque porte. Con lo schienale abbattuto, il piano di carico è quasi completamente piatto e raggiunge i 1.530 millimetri di lunghezza. Detto ciò dobbiamo sottolineare l’impressione positiva che ci hanno trasmesso le plastiche utilizzate, solide e di buona fattura, i vari accostamenti fra le parti e l’assemblaggio generale.

Il guidatore davanti a sé ha una strumentazione con quadranti di dimensioni grandi in grado di fornire una lettura ottimale dei valori. Il display del computer di bordo, collocato tra i due quadranti degli strumenti analogici fornisce informazioni su consumo medio, autonomia e velocità. A seconda della versione, il display mostra anche le informazioni del sistema di navigazione e dei sistemi di assistenza alla guida nonché i dati di un eventuale telefono cellulare collegato mediante Bluetooth. Il tema della sobrietà e della funzionalità è poi ripreso sulla consolle centrale, caratterizzata da un’impostazione a sviluppo orizzontale. Qui troviamo il fulcro del sistema d’infotainment rappresentato dal sistema operativo SEAT Easy Connect, che consente di gestire le funzioni d’intrattenimento, comunicazione e le varie informazioni sulla vettura attraverso un monitor touchscreen integrato nella plancia. Quando si avvicina la mano allo schermo il sistema passa automaticamente dalla modalità di visualizzazione a quella operativa. In modalità operativa gli elementi attivabili mediante touchscreen risultano evidenziati, rendendo così l’utilizzo facile e intuitivo.

Durante la nostra breve prova abbiamo avuto inoltre modo di testare il comportamento del sistema di navigazione che nel complesso si è comportato egregiamente, senza evidenziare problemi di nessun tipo. L’impianto audio ha sfoderato una qualità del suono in media con la concorrenza, senza particolari meriti o pecche. Vi ricordiamo inoltre che le varie prese multimediali (aux, usb, scheda SD e cavo per iPod) non sono si trovano sulla consolle centrale bensì nel vano portaoggetti a lato guida. Dulcis in fundo l’impianto di climatizzazione, potente e reattivo, è stato in grado di soddisfare al meglio le nostre esigenze.

Nuova Seat Leon SC
Nuova Seat Leon SC
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Seat Leon SC: motorizzazioni e allestimenti

Nuova Seat Leon SC

La gamma delle motorizzazioni disponibili per la Seat Leon SC è ampia e variegata. Il propulsore a benzina entry level è rappresentato dal 1.2 TSI da 86 CV (63 kW) e 160 Nm. Per questo modello la Casa dichiara un consumo medio di 5.2 litri/100 km, emissioni di Co2 pari a 119 g/km, un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,9 secondi e una velocità massima di 178 km/h. La variante da 105 cavalli (77 kW) e 175 Nm mantiene invariati i valori di consumo ed emissioni e al tempo stesso migliora lievemente lo sprint da 0 a 100 km/h (10,1 secondi) e la velocità di punta (191 km/h). A essi si affiancano poi il milledue start & stop e il 1.2 TSI start & stop DSG, sempre da 105 CV. Aumentando la cubatura s’incontra il 1.4 TSI disponibile in due versioni. La prima eroga 122 CV (90 kW), 200 Nm, effettua lo 0-100 km/h in 9,3 secondi, raggiunge i 202 km/h, consuma 5,2 litri/100 km ed emette 120 g/km di Co2. I valori della seconda, invece, sono rispettivamente di 140 CV (103 kW), 250 Nm, 8,2 secondi, 211 km/h, 5,2 litri/100 km e 119 g/km. Al top di gamma svetta il 1.8 TSI start & stop, attualmente non presente nella gamma italiana, proposto sia con cambio manuale sia con il DSG.

Sul fronte diesel troviamo due motorizzazioni proposte in otto differenti modalità a partire dal 1.6 TDI da 90 CV (66 kW) e 230 Nm. I valori dichiarati dalla Casa per questo modello sono di 12,6 secondi nello 0-100 km/h, 178 km/h come velocità di punta, 4,1 litri/ 100 km e 108 g/km di Co2. A esso si affiancano il 1.6 TDI da 105 cavalli (77 kW), il 1.6 TDI 105 CV start & stop e il 1.6 TDI 105 CV DSG. Incrementando la cubatura s’incontra il 2.0 TDI da 150 CV (110 kW) e 320 Nm: 0-100 km/h in 8,4 secondi, 215 km/h, 4,4 litri/ 100 km e 115 g/km di Co2. Il duemila diesel e poi declinato nella variante 150 CV start & stop e 150 CV start & stop DSG.

Dulcis in fundo, l’apice delle motorizzazioni è dato dal 2.0 TDI 184 CV (380 Nm) start & stop. Questo motore è in grado di archiviare l’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi, raggiugere una velocità massima di 228 km/h, consumare 4,3 litri/ 100 km ed emettere 112 g/km di Co2. Gli allestimenti disponibili per la Seat Leon SC sono tre: Reference, Style e FR. L’equipaggiamento Reference comprende cerchi in lega da 16pollici, fari fendinebbia con funzione cornering, specchietti e maniglie in tinta con la carrozzeria, vetri posteriori oscurati, alzacristalli anteriori, chiusura centralizzata, climatizzatore manuale, computer di bordo, radio Touch con schermo da cinque pollici, USB/SD card e quattro altoparlanti, sedili anteriori sportivi, volante multifunzione con comandi radio, ESC, ABS, ASR e controllo pressione degli pneumatici, airbag frontali, laterali, tendina e ginocchia conducente.

L’equipaggiamento Style aggiunge: cerchi in lega da 17 pollici, specchietti esterni riscaldabili elettricamente, bracciolo e consolle centrale, climatronic bi-zona, quadro strumenti con display da 3,5 pollici, regolatore di velocità, ,USB/Aux-in/SD card/CD connessioni IPOD/Mitsumi, otto altoparlanti, vivavoce Bluetooth, volante e pomello del cambio rivestiti in pelle, Hill Hold Control e XDS. Al vertice dell’offerta l’allestimento FR, il più sportivo, aggiunge cerchi lega da 18 pollici e ruotino di scorta, luci posteriori LED, paraurti FR, sospensioni sportive, battitacco in alluminio FR, radio Touch a colori con schermo da 5,8 pollici, ingressi USB/Aux-in/SD card/CD e connessioni IPOD/Mitsumi, SEAT Sound system da 10 altoparlanti, sedili sportivi, SEAT Drive Profile, sensore luci e pioggia e specchietto interno antiabbagliamento, volante multifunzione con design FR

Nuova Seat Leon SC
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Seat Leon SC: su strada

Nuova Seat Leon SC

Durante la prima fase del nostro test abbiamo percorso una sessantina di chilometri a bordo della Seat Leon SC 2.0 TDI, in grado di erogare una potenza di 150 cavalli, abbinato al cambio DSG. Una volta trovata la corretta seduta e aver regolato il volante basta percorrere poca strada insieme alla SC per trovare un buon feeling uomo-macchina. La visuale è buona sia frontalmente sia lateralmente e al posteriore non presenta mai grosse criticità. All’interno dell’abitacolo si avverte solamente, in modo lieve, la piacevole voce del motore; l’isolamento acustico filtrando al meglio rumori maligni risulta ottimale. Le sospensioni offrono un giusto compromesso fra comodità e sportività: nello specifico la sospensione anteriore è di tipo McPherson con telaio ausiliario mentre il posteriore, fino a motorizzazioni con una potenza di 150 CV, a barra di torsione. Le versioni maggiormente performanti utilizzano invece sospensioni multilink che gestiscono i carichi longitudinali e i carichi trasversali in modo indipendente. Gli ammortizzatori e le molle elicoidali sono inoltre montati separatamente per garantire la massima precisione di risposta.

Il duemila a gasolio, fluido e progressivo, grazie alla giusta quantità di coppia motrice si fa apprezzare fin dai bassi regimi. Se si affonda sul pedale del gas risponde ai comandi impartiti dal conducente mettendosi in modo repentino sull’attenti anche se da tale versione ci si aspetterebbe un po’ di brio in più. A esso si affianca il noto cambio DSG: sempre puntuale e preciso. Praticamente impeccabile. Anche lo sterzo, diretto e comunicativo, ci ha trasmesso una sensazione positiva. Nelle tortuose strade dell’entroterra spagnolo, effettuando cambi di direzione in modo continuato e rapido è emerso un rollio limitato mentre l’impianto frenante, con dischi ventilati all’anteriore e solidi al posteriore, è risultato efficace e ben mobulabile. Spingendo sul pedale del gas la tendenza sottosterzante si fa sentire, anche se nella maggior parte dei casi risulta facile da correggere. In ogni caso l’elettronica risulta molto discreta e per nulla invasiva, sempre vigile e pronta a intervenire per mettere una pezza all’errore commesso.

Nella seconda parte della prova abbiamo lasciato il 2.0 litri diesel per assaporare le doti del modello a benzina più sportivo (attualmente non presente nelle motorizzazioni disponibile per la commercializzazione nel nostro Paese) ovvero il 1.8 TSI nella versione FR, in grado di sviluppare una potenza di 180 cavalli e una coppia massima di 250 Nm, associato a un cambio manuale a sei rapporti. In questo caso l’assetto risulta più rigido e lo sterzo maggiormente comunicativo. La leva della frizione presenta una corsa adeguata alla tipologia di auto e comunica in modo ottimale il suo punto di stacco mentre il cambio offre una giusta spaziatura fra i vari innesti. A bordo del milleotto la guida risulta decisamente più coinvolgente e grazie al mix di soluzioni adottate dai tecnici Seat questa variante dell’SC infonde grande sicurezza e invoglia alla velocità anche i conducenti più prudenti.

L’animo sportivo è ulteriormente accentuato dal sound emesso dall’impianto di scarico fin dalle basse velocità. Una volta superati i 4.000 giri la “voce” aumenta il proprio tono, diventando un vero piacere da ascoltare. I comportamenti dinamici sono positivi e anche con i controlli disinseriti l’auto rimane sempre sincera, a patto che non si esageri. Bisogna evidenziare inoltre che tutti i propulsori vengono montati con un’angolazione di 12 gradi verso la parte posteriore. Questa caratteristica, al pari della compattezza del motore, ha permesso agli ingegneri di spostare l’asse anteriore in avanti di 40 millimetri, ottenendo così un passo più lungo e una distribuzione più equilibrata del carico sugli assi.

Sulla Seat Leon SC fra i vari sistemi di assistenza sono presenti il dispositivo di riconoscimento della stanchezza, il sistema di telecamere integrato che comanda la regolazione degli abbaglianti (Full Beam Assist), il dispositivo di assistenza al mantenimento della corsia (Heading Control) e il sistema di frenata multipla (Multi Collision Brake). Il dispositivo per il riconoscimento della stanchezza coglie il momento in cui il conducente inizia a perdere la concentrazione ed emette un segnale ottico e acustico, suggerendo di effettuare una pausa. Nel caso in cui il conducente scelga di non fermarsi entro i successivi 15 minuti, la segnalazione viene ripetuta. Il sistema consiglia inoltre al conducente di effettuare una pausa dopo quattro ore di guida ininterrotta, indipendentemente dai valori registrati.

Il Full Beam Assist si basa su un sistema di telecamere integrato nella struttura dello specchietto retrovisore interno e a una velocità superiore ai 60 km/h attiva automaticamente i fari abbaglianti e all’occorrenza, nel caso in cui sul proprio percorso s’incrocino altre vetture, li disattiva per tornare ad utilizzare gli anabbaglianti. Infine l’Heading Control imprime leggere correzioni al servosterzo elettromeccanico, aiutando a evitare che il conducente oltrepassi involontariamente le linee di segnalazione della corsia. Per un approfondimento delle doti dinamiche-comportamentali e un’analisi scrupolosa dei consumi aspettiamo di provare la nuova Seat Leon SC durante un test drive con una durata più lunga.

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Seat Leon SC: listino prezzi

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