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Auto danneggiata: la scarsa manutenzione stradale

Cosa fare quando una buca danneggia la vostra auto.

Spetta sicuramente all’Italia il record relativo alla cattiva gestione delle strade, come testimoniato dal SITEB, l’associazione che raggruppa i principali operatori del settore stradale e del bitume che ha rilevato come nel 2016 il consumo di asfalto nel nostro paese è sceso di nuovo ai minimi storici. Lo scorso anno sono state utilizzate solo poco più di 22 milioni di tonnellate di bitume per costruire e curare le nostre strade.

Sempre secondo l’associazione in Italia solo la metà delle necessarie attività di manutenzione viene svolta regolarmente e, per sistemare tutte le strade del nostro paese, occorrerebbe un piano di investimento straordinario del valore di almeno 40 miliardi di euro. Buche, di tutti i tipi, dimensioni e profondità che possono danneggiare le nostre auto, ma è possibile ottenere un risarcimento? A chi bisogna rivolgersi?

Se ci si accorge che la nostra auto è rimasta danneggiata da una buca bisogna provare che il danno sia stato causato proprio dalla grandezza e dalla profondità della buca stessa. Basta chiamare le Forze dell’ordine per verbalizzare l’accaduto, se il fatto accade in città bisogna contattare direttamente i Vigili Urbani. E’ importante realizzare delle foto della buca e delle parti dell’auto rimaste danneggiate come pneumatici, cerchioni, parafango, ammortizzatori, soprattutto la coppia dell’olio. In caso di lesioni fisiche sarà meglio recarsi al più presto al Pronto Soccorso, il certificato medico sarà un’ulteriore prova dell’accaduto.

Il risarcimento può essere chiesto al gestore della strada, di solito il Comune, tramite un avvocato. Nel caso il Comune risponda in maniera negativa, si può citare l’amministrazione, la quale, davanti ad un Giudice, si giocherà sicuramente la carta del caso fortuito. In poche parole avreste dovuto procedere lentamente per evitare la buca, inoltre l’amministrazione ribadirà il fatto che è il Comune ad occuparsi della manutenzione stradale, ma la stessa non può essere fatta in maniera repentina. Sarà l’automobilista a dover dimostrare che nel momento in cui la buca ha procurato dei danni la velocità del mezzo era proporzionata al tipo di strada e al traffico che vi transitava, tanto più se in zone dove circolano spesso mezzi pesanti che possono incidere negativamente e in misura maggiore sul manto stradale.

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