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Mazda 3 1.5 SkyActiv Evolve – la prova su strada

Tanti chilometri a disposizione per metterla alla prova e verificare fino in fondo pregi e difetti della segmento C giapponese.

Quando si presentò al mondo delle quattro ruote, la nuova Mazda 3 mise subito in chiaro le proprie velleità. Il suo ingresso all’interno del Segmento C non voleva essere alla stregua di una comparsata. Rispetto alla precedente generazione erano stati tanti i segni distintivi, le evoluzioni.

Insomma, il passo in avanti era stato chiaro e definito, grazie anche allo stile ed al design figlio della filosofia Kodo. Non solo forma però, perchè anche in termini di sostanza, in Mazda avevano le idee chiare. Inutile girarci intorno, la nuova 3 fu una gradita sorpresa, fin dal nostro primo contatto in Spagna. Finalista del premio di Auto dell’anno 2014: questo fu il riconoscimento al suo esordio. A ben vederla, ad analizzarla e, sopratutto a guidarla fino in fondo, ci si rende conto di come in effetti, il progetto Mazda 3 sia di quelli ben realizzati. Con i suoi limiti e difetti certo, ma con numerosi punti di forza trovati lungo la strada. E di strada ne abbiamo percorsa parecchia.

2.2 Diesel da 150 cavalli, 2.0 Benzina da 165 o 1.5 benzina da 101 cavalli? Noi abbiamo deciso di affidarci all’ultima versione, con allestimento Evolve, ed un prezzo di 20.200 euro. Un giusto compromesso tra abitabilità, consumi, comfort, qualità e qualche velleità prestazionale. Avrà superato la nostra prova di lunga durata la nuova Mazda 3? Le aspettative erano molte…

Mazda 3 1.5 SkyActiv Evolve – Com’è

Se l’occhio vuole la sua parte, come abbiamo già potuto dire, sicuramente la Mazda 3 è riuscita nel proprio intento. Perchè le linee di questa segmento C sono sicuramente ben riuscite. Sobrie ma graffianti al contempo. Senza scadere nel pesante, nell’esagerato, questa segmento C offre il giusto compromesso tra curve filanti e sporcature effettuate ad arte. Basti guardare il gruppo ottico anteriore, che si prolunga verso i lati di un cofano piatto anche se inclinato, e si raccorda al contempo con la griglia.

Ecco il design Kodo, che raccorda anche gli evidenti – ma non eccessivi ne sporgenti – passaruota, che quasi si fondono con la linea della macchina. Una linea con la cintura a salire, segno di sportività, mentre alzando lo sguardo, la sagoma del tetto sembra plasmata più a livello aerodinamico, sporcata verso la parte finale da un flap per tagliare l’aria. Esterni filanti e decisi, interni che si rivelano piuttosto spaziosi in una visione globale. Certo, qualche piccolo difetto lo abbiamo riscontrato: l’accesso ai sedili posteriori per esempio, non è del tutto agevole. Inoltre, il tunnel centrale rende scomoda la seduta per il terzo passeggero posteriore posto al centro. Una seduta centrale dove si può trovare un doppio portabicchiere reclinando l’apposito scomparto dal ‘divano’ posteriore.

Una volta seduti sulla plancia di comando, non si può fare a meno di notare i comandi posti su un volante di buona fattura. L’impugnatura è buona ed anche i materiali sono di pregevole fattura. Chiara anche la strumentazione mista analogica-digitale che sembra riprendere le fattezze di una moto, o di una vettura ancor più sportiva. Il contachilometri infatti dispone della classica e romantica lancetta, mentre il contagiri, posto sul quadrante di sinistra più piccolo, è digitale, oltre ad esser dotato dell’indicatore di marcia, e della marcia consigliata. Sulla destra un altro monitor di medesime dimensioni, dove vengono visualizzate tutte le informazioni utili, dagli avvisi, al consumo medio e istantaneo di carburante, oltre al livello di benzina. Avvolgente ma non claustrofobica la posizione di guida con il sedile regolabile sui tre assi, con la plancia centrale in cui capeggia il paddle dei comandi per l’infotainment.

Un sistema questo dotato del monitor da 7 pollici estremamente chiaro e intuitivo, oltre ad essere decisamente veloce in termini di software. Piace anche la doppia funzione di utilizzo. In caso di vettura ferma infatti, si potrà usufruire della funzione touch-screen, mentre con vettura in movimento, si potrà intervenire solamente tramite comandi al volante e paddle sul tunnel centrale. Sempre sul tunnel ovviamente presente il pomello del cambio. Nel complesso, tutta la strumentazione risulta molto buona anche se, in alcuni punti, soggetta leggermente ad usura. Questo però dopo circa 20.000 chilometri di test. Un esempio? i comandi per l’accensione delle luci, la cui plastica si è leggermente rovinata.

Per quanto concerne invece i vani porta oggetti, non di grandissima portata, anche se quello posto sotto il bracciolo nel tunnel centrale è piuttosto profondo e dotato di doppia presa USB e presa da 12 Volt, oltre che di un lettore di scheda SD.

Da rimarcare infine il clima bi-zona. Il tutto in una vettura accogliente e ospitale, anche per i passeggeri posti sui sedili posteriori. Inoltre, è decisamente molto buono anche lo spazio del bagagliaio, anche se la soglia di carico è distante da terra. Con i suoi 364 litri si pone ad ottimi livelli ma non è il migliore nella sua categoria. Reclinando lo schienale inoltre, si può arrivare a 1263 litri. Comodo, considerando come non vi siano dislivelli di sorta.

Mazda 3 1.5 SkyActiv Evolve – Come va

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Si è vero, a disposizione abbiamo la motorizzazione più piccola della gamma, ma questo 1.5 ad iniezione diretta benzina risulta essere veramente un propulsore ben strutturato, sofisticato, definito. Insomma, un gran bel motore. Che magari non avrà potenza e coppia degna di una supersportiva, ma il suo compito lo svolge in maniera più che egregia. Dotato di doppia fasatura variabile e i-stop, questo motore è figlio della filosofia progettuale Mazda Skyactive Technology. Un credo che ha portato la volontà di ottenere il miglior rapporto tra prestazioni e consumi. Un motore urbano lo definirei, che non disdegna assolutamente qualche sgroppata una volta lasciata la città, anzi.

Pesa il 10% in meno rispetto al 1.6 e la volontà è stata quella di curare l’efficienza e ridurre le resistenze meccaniche. Molto buono il tiro ma effettivamente bisogna spingere un pò sull’acceleratore se si vuole avere un bel brio corposo. Ecco, forse la pecca risiede nella ripresa, dove la Mazda 3 1.5 con i suoi 101 cavalli, necessita di un richiamo della marcia, aumentando tendenzialmente i consumi.

Consumi che, bisogna esser chiari, rimangono nella norma: 7.1 l/km rilevati dopo oltre 20.000 chilometri di percorrenza, quindi ci troviamo di fronte ad un valore effettivo rilevato di 14,08 km/litro. La lunghezza di questa prova ci ha permesso quindi di metterla alla frusta in ogni condizioni: strade di montagna, gite fuori porta, autostrada e ambiente urbano. E di questa Mazda 3, sinceramente, ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi dal punto di vista dinamico a 360 gradi. Perciò, partiamo dall’inizio, da ciò che abbiamo tra le mani: il volante.

Lo sterzo con servoassistenza ad azione variabile risulta essere veramente pregevole nella risposta. Diretto ma al contempo fluido, non ha momenti morti. Inoltre, risulta essere veramente leggero per gli spostamenti in città. Ciò che più si è apprezzato, è sicuramente il suo comportamento quando si inizia a forzare la guida, anche a velocità sostenute. E qui, oltre che allo sterzo, il merito va ricondotto anche nella taratura delle sospensioni. Un buon compromesso tra comfort e degno appoggio con qualche velleità sportiva. Già, perchè l’appoggio si sente bene e permette di tenere in maniera pulita la linea. Anche chiudendo il gas e rimanendo con volante costante, la vettura mantiene la propria traiettoria. Inoltre, al posteriore, la sospensione è un multilink a tre leve e mezzo. Si tratta dell’unica vettura a montare questo sistema tra le concorrenti.

Questo comporta delle vibrazioni verticali più basse, non rimanendo ‘ancorate’ ad un qualsisi ostacolo o sconnessione del manto stradale, pur mantenendo aderenza e grip. Il merito? Anche del centro di oscillazione laterale della ruota che si trova in alto, grazie alla posizione della boccola di ancoraggio del braccio longitudinale.

Dal punto di vista della sicurezza, ecco quindi l’ESP che corregge in manovre limite, in maniera pulita e lasciando sempre un concetto di intuitività alla guida. Non interviene in maniera netta lasciando disorientato il guidatore. Un plus per la possibilità di disattivare il sistema, per poter avere quindi una guida più sportiva. E veniamo al cambio con una rapportatura che comprende la prima e la sesta marcia più lunghe per poter favorire i consumi di carburante. Gli innesti sono molto buoni e diretti, anche se dopo alcune migliaia di chilometri l’inserimento della prima è stato talvolta leggermente duro, specie in mezzo al traffico.

Parliamo della qualità percepita alla guida, a partire dalla rumorosità. O meglio, del silenzio a bordo che permette un’esperienza gratificante. Rumori e vibrazioni sono assenti, anche in autostrada a 130 km/h, dove si può andare anche con un filo di gas in sesta marcia a 3000 giri/min. Lo stacco della frizione è abbastanza diretto ma comunque mai pesante. Un neo? la visibilità nelle manovre in retromarcia. Fortunatamente viene in soccorso la segnalazione acustica. Manca però la telecamera posteriore. Segno positivo anche per il sistema start and stop che qui viene chiamato i-stop, in grado di ripartire in 0,35 secondi una volta ritrovati in folle a veicolo fermo.
Presente anche il sistema di antiarretramento per poter effettuare manovre in salita con più facilità. Presenti di serie anche sei airbag, cruise control, limitatore della velocità, i sensori della pressione delle gomme (utilissimi, considerando come questi ci avevano avvertito praticamente di una foratura durante la nostra prova), ed i fendinebbia.

Insomma, a conti fatti, un test esaustivo che ci ha permesso di apprezzare fino in fondo una vettura come la Mazda 3. La motorizzazione da 1.5 con 101 cavalli risulta essere un ottimo compromesso a 360 gradi. Una vettura che fa della comodità e del piacere di guida non estremo i suoi punti di forza. Rifinita e intrigante nelle linee, Mazda con la 3 ha aperto ad uno stile totale che si sta riversando anche nella piccola 2 oltre che nella CX-5.

Mazda 3 1.5 : scheda tecnica e consumi rilevati

Durante la nostra prova abbiamo rilevato i seguenti consumi:
– IN CITTA’ 12,6 km/l
– STRADE EXTRAURBANE 17 km/l
– AUTOSTRADE 13,2 km/l
– MEDIO 14,08 km/l

SCHEDA TECNICA
Carrozzeria Due volumi
Numero porte 5
Numero posti 5
Bagagliaio (min-max) 364 – 1263 dm3
Capacità serbatoio 51 litri
Massa in ordine di marcia 1.190 kg
Lunghezza 446 cm
Larghezza 179 cm
Altezza 145 cm
Passo 270 cm
Motore
Motore 4 cilindri in linea
Cilindrata 1496
Alimentazione Benzina
Potenza max/regime 74kW (100 CV) a 6000 giri/min
Coppia max 150 Nm
Trazione Anteriore
Cambio Manuale
Marce 6

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