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Crisi economica: il punto su Ford-GM- Toyota

Confidiamo tutti nel 2009. Certo è che il 2008 sarà ricordato da molte delle maggiori case automobilistiche come un anno da dimenticare: la situazione finanziaria mondiale sta infatti colpendo duro molti fra i principali colossi automobilistici. E così, tra ipotesi di fusione, acquisto, cessione, cassa integrazione e sporadiche isole felici, ecco una panoramica della situazione

Confidiamo tutti nel 2009. Certo è che il 2008 sarà ricordato da molte delle maggiori case automobilistiche come un anno da dimenticare: la situazione finanziaria mondiale sta infatti colpendo duro molti fra i principali colossi automobilistici. E così, tra ipotesi di fusione, acquisto, cessione, cassa integrazione e sporadiche isole felici, ecco una panoramica della situazione di 3 dei maggiori costruttori mondiali attualmente nell’occhio del ciclone.

General Motors, presente anche nel vecchio continente con il marchio tedesco Opel, potrebbe estendere uno stop produttivo a tutti i suoi stabilimenti europei per alcune settimane. Per Rainer Einenkel, rappresentante sindacale dell’impianto Opel di Bochum, il gigante americano starebbe infatti programmando una pausa produttiva per le ultime due settimane di novembre e dal 15 al 31 dicembre: nei prossimi giorni dovrebbe arrivare l’annuncio. All’inizio del mese, GM aveva ufficializzato che, a causa delle congiuntura economica globale, sarebbe stata costretta a cessare la produzione dei due impianti con più di 6500 dipendenti situati in Germania. La produzione verrà inoltre soppressa di 40000 unità entro l’anno: la vendita dei modelli targati GM è infatti diminuita del 30% secondo il n.1 di GM Europa, Carl-Peter Forster.

Difficile momento anche per Ford Europa: taglierà del 3% la produzione fino al nuovo anno. La casa ha comunque già frenato i processi produttivi e licenziato lavoratori a tempo determinato. “Oltre a cancellare dei turni nei week-end e in giorni feriali – ha spiegato Adrian Schmitz di Ford Europa – abbiamo stabilito delle giornate a zero produzione”. Nel periodo gennaio-settembre 2008 le vendite della casa americana in Europa sono calate dell’1,3% a 1.414.500 unità (rispetto ad un crollo generale del 8,2% per l’Europa, secondo i dati Acea). Nell’impianto spagnolo di Valencia i contratti di 990 dipendenti sono stati così temporaneamente sospesi da ottobre a dicembre; saranno ripristinati in gennaio per l’avvio della produzione della nuova Fiesta.

In flessione anche Toyota. Il più grande costruttore del mondo si avvia infatti a ridurre ulteriormente le previsioni di vendita per il 2008 (scontando così il primo calo da 10 anni a questa parte). Toyota dovrebbe vendere nell’anno in corso circa 8,3 milioni di vetture, contro gli 8,5 milioni stimati precedentemente. Già lo scorso luglio la casa nipponica era stata costretta a moderare i target di vendita per il 2008 da 8,84 milioni a 8,5 milioni di unità. Considerando in queste stime anche gli altri marchi Toyota, le vendite 2008 dovrebbero fermarsi a 9,3 milioni di unità ( erano state 9,37 milioni nel 2007). Un calo effettivo ma anche inaspettatamente brusco che non fa ben presagire per il prossimo anno: già ad agosto Toyota aveva ridimensionato anche gli obbiettivi di vendita per il 2009, passato a 9,7 milioni di veicoli da quota 10,4 milioni principalmente pronosticati.

Via | Repubblica (Grazie ad “ale95” per la segnalazione)

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