Un mostro da 1.600 CV avvistato a Milano: vale 3 milioni di euro
Un raro esemplare di Koenigsegg Jesko Attack con targa italiana, attribuito a Leonardo Maria Del Vecchio, è stato ripreso a Milano. Specifiche tecniche, dettagli aerodinamici e reazioni degli appassionati
L’incontro ravvicinato con una Koenigsegg Jesko Attack nel cuore di Milano non è solo un evento raro, ma anche uno spettacolo capace di catalizzare l’attenzione di appassionati e curiosi. Un video virale sui social, in particolare su Instagram e TikTok, ha immortalato questa straordinaria hypercar – attribuita, secondo indiscrezioni del mondo automotive, all’imprenditore Leonardo Maria Del Vecchio – mentre solcava le strade cittadine. La presenza di una vettura di tale calibro in un contesto urbano ha immediatamente acceso un acceso dibattito: è davvero possibile conciliare la radicalità tecnica di una macchina nata per la pista con le esigenze della circolazione quotidiana?
La Koenigsegg Jesko Attack è un vero e proprio manifesto di ingegneria estrema. Con una monoscocca in fibra di carbonio che limita il peso a soli 1.320 kg, questa hypercar si distingue per un rapporto peso-potenza eccezionale. Il cuore pulsante è un V8 biturbo da 5.0 litri, capace di sviluppare la potenza di 1280 CV utilizzando carburante standard e addirittura di raggiungere i 1600 CV se alimentato con E85, un combustibile a base di etanolo che esalta ulteriormente le prestazioni. Tutto ciò si traduce in uno scatto 0-100 km/h in appena 2,5 secondi e in un prezzo che si avvicina ai 3 milioni di euro, rendendo questa vettura uno degli oggetti del desiderio più esclusivi e inaccessibili dell’universo automobilistico.
L’esemplare avvistato
L’esemplare avvistato a Milano rappresenta la quintessenza della versione Attack, pensata per massimizzare la deportanza e la precisione di guida nei circuiti più impegnativi. Elementi come lo splitter anteriore pronunciato, l’alettone posteriore di grandi dimensioni e le sofisticate appendici aerodinamiche attive testimoniano la natura spiccatamente corsaiola di questa Koenigsegg. Non mancano sospensioni specifiche, ruote posteriori sterzanti e un assetto sviluppato per offrire il massimo della tenuta, specialmente nei track day. Tutto in questa vettura comunica performance e controllo, ma la sua presenza tra i palazzi storici e le vie trafficate del capoluogo lombardo suscita inevitabilmente interrogativi.
Nonostante la sua anima da auto da corsa, la Koenigsegg Jesko Attack mantiene un’omologazione stradale completa, a differenza della sorella Absolut, progettata per raggiungere velocità superiori ai 480 km/h ma meno adatta all’uso quotidiano. Il sofisticato cambio Light Speed Transmission a nove rapporti permette passaggi di marcia quasi istantanei, portando il motore fino a 8.500 giri/min senza alcuna perdita di potenza. La leggerezza della monoscocca in fibra di carbonio si riflette non solo nelle prestazioni, ma anche nella maneggevolezza, consentendo di sfruttare appieno le potenzialità del propulsore in ogni situazione.
Il video in città
Il video della Jesko Attack in città ha scatenato reazioni contrastanti: da un lato l’entusiasmo incontenibile degli amanti delle supercar, dall’altro la preoccupazione di chi riflette sulla responsabilità civile e sull’adeguatezza di assetti e pneumatici da pista su strade pubbliche. Dal punto di vista normativo, la circolazione di una vettura così estrema non costituisce di per sé un’irregolarità, ma pone comunque sfide pratiche legate a limiti di velocità, emissioni sonore e rispetto delle normative cittadine. Temi che alimentano un dibattito sempre più acceso tra sostenitori dell’innovazione tecnica e chi auspica maggiore attenzione alla sicurezza e alla vivibilità urbana.
Per il marchio svedese Koenigsegg, che ogni anno produce solo poche decine di esemplari, vedere una Jesko Attack sulle strade rappresenta una vetrina straordinaria per l’eccellenza tecnologica scandinava. Per i cittadini di Milano e gli appassionati di motori, questa hypercar rimane un simbolo di design avveniristico e innovazione senza compromessi. L’attribuzione a Leonardo Maria Del Vecchio, collezionista noto per la sua passione per le auto esclusive, non è stata ufficialmente confermata, ma continua ad alimentare curiosità e discussioni sui confini sempre più labili tra vetture da competizione e hypercar omologate per la strada.