U9X, l'auto da 500 km/h: l'esperienza di chi l'ha guidata
La U9X ha raggiunto quasi 500 km/h, fissando un nuovo record per le hypercar e mostrando i progressi dell’ingegneria automobilistica moderna
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/2025/09/u9x-scaled.jpg)
Un nuovo limite è stato appena riscritto nel mondo delle auto ad alte prestazioni: la U9X ha sfiorato la soglia dei 500 km/h, portando l’asticella della velocità a livelli che, fino a pochi anni fa, sarebbero sembrati pura fantascienza. Un risultato che non rappresenta solo una vittoria tecnica, ma un vero e proprio salto evolutivo nella storia dell’automobile, capace di ridefinire i confini stessi dell’ingegneria e della psicologia legata alle vetture estreme.
Il palcoscenico di questa impresa è stato dominato dalla hypercar protagonista, che ha raggiunto la velocità record di quasi 500 km/h, segnando un nuovo primato per le vetture di produzione. Dietro al volante, il pilota Basseng ha raccontato l’esperienza con parole che trasmettono tutta la tensione e la precisione richieste in un simile tentativo: “Andare oltre i 480 km/h è un’esperienza completamente differente, poiché la resistenza aerodinamica aumenta esponenzialmente.” A queste velocità, ogni dettaglio conta e ogni minima variazione si trasforma in una sfida tecnica senza precedenti.
Stabilità straordinaria
Basseng ha voluto sottolineare la straordinaria stabilità della vettura, elemento fondamentale per raggiungere questi risultati. “La vettura si è dimostrata talmente stabile che sono riuscito a rilasciare il volante a 340 km/h”, ha dichiarato, specificando però che a simili velocità anche movimenti impercettibili possono generare deviazioni di diversi metri. La concentrazione richiesta è assoluta, poiché “parliamo di correzioni inferiori a un grado sul volante”, ha spiegato il pilota, sottolineando quanto sia sottile il margine di errore quando si viaggia a queste andature.
Un aspetto che rende questa impresa ancora più straordinaria è la sostanziale identità tra la supercar utilizzata per il record e i 30 esemplari destinati ai clienti. La versione impiegata nella prova, infatti, si differenzia solo per alcune modifiche mirate: l’adozione di pneumatici semi slick sviluppati appositamente da Giti, in grado di garantire il massimo grip e la necessaria sicurezza, e una calibrazione dedicata delle sospensioni attive, fondamentali per mantenere il controllo e la precisione a velocità estreme.
Piena soddisfazione
Nonostante il mancato superamento della soglia simbolica dei 500 km/h, Basseng si è detto pienamente soddisfatto del risultato ottenuto: “Abbiamo superato il precedente record di oltre sei chilometri orari, un risultato eccellente.” Queste parole riflettono la consapevolezza che, in questo segmento di vetture, anche un piccolo incremento di velocità rappresenta una conquista tecnologica di enorme portata. Il pilota ha inoltre lasciato intendere che il powertrain della U9X ha ancora margini di miglioramento, lasciando aperta la porta a futuri tentativi che potrebbero spingere ancora più in là il limite.
A queste velocità, infatti, ogni chilometro orario in più comporta un salto nelle condizioni operative: “A quelle velocità, anche pochi km/h in più cambiano radicalmente le condizioni,” ha precisato Basseng, evidenziando come il progresso sia sempre più difficile man mano che ci si avvicina a questi limiti estremi. La resistenza aerodinamica, le sollecitazioni meccaniche e la gestione termica diventano sfide da affrontare con soluzioni ingegneristiche all’avanguardia.
Un traguardo straordinario
Questo straordinario traguardo non si limita a essere una semplice dimostrazione di forza tecnica: segna un vero e proprio punto di svolta nell’evoluzione dell’auto sportiva. Dimostra come i costruttori siano oggi in grado di realizzare vetture che, solo pochi anni fa, sarebbero state considerate irrealizzabili. Le difficoltà legate all’aerodinamica, ai materiali, alle tecnologie di controllo e alla sicurezza sono state superate grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto ingegneri, piloti e partner tecnici, come nel caso degli speciali pneumatici semi slick e delle sospensioni attive.
In conclusione, il nuovo record della U9X non rappresenta solo una pietra miliare per la categoria delle hypercar, ma anche un potente messaggio di innovazione e di determinazione. La corsa verso i 500 km/h non è ancora finita, ma ogni passo avanti testimonia la capacità dell’ingegno umano di superare i limiti, affrontando la resistenza aerodinamica e le sfide della fisica con soluzioni sempre più raffinate. La storia delle supercar entra così in una nuova era, dove la tecnologia e la passione per la velocità continuano a spingere il progresso verso traguardi impensabili.
Se vuoi aggiornamenti su Curiosità inserisci la tua email nel box qui sotto: