Compra Tesla Model S Plaid per 140.000 dollari: due anni dopo vale il 90% in meno

Tesla Model S Plaid perde oltre 90.000 dollari in due anni. Il caso accende il dibattito sul deprezzamento delle auto elettriche e i rischi per i proprietari

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 1 set 2025
Compra Tesla Model S Plaid per 140.000 dollari: due anni dopo vale il 90% in meno

Il crollo dei valori nel mercato delle auto elettriche di lusso sta generando scalpore e preoccupazione, soprattutto tra gli appassionati e i potenziali acquirenti di veicoli premium. Un caso emblematico arriva dagli Stati Uniti, dove una Tesla Model S Plaid ha visto il proprio prezzo precipitare da 140.940 dollari a soli 46.400 dollari in appena due anni, dopo aver percorso circa 37.000 miglia. Questo episodio, documentato dal proprietario Kyle Conner sui social, sta facendo discutere l’intero settore, portando alla luce il tema scottante del deprezzamento delle vetture elettriche di fascia alta.

L’esperienza sui social

L’esperienza di Conner, che ha condiviso su X (ex Twitter) le prove dell’acquisto e della successiva valutazione, mostra come anche una berlina elettrica d’eccellenza possa perdere quasi due terzi del proprio valore in un periodo sorprendentemente breve. Non si tratta di una vettura qualunque: la Tesla Model S Plaid rappresenta la punta di diamante della gamma Tesla, una vettura pluripremiata e celebrata come simbolo di innovazione e prestazioni, tanto da essere stata eletta “Car of the Year” da Motor Trend. Eppure, nonostante i riconoscimenti e l’aura di esclusività, il suo valore residuo si è eroso con una rapidità inaspettata.

Questo fenomeno, però, non è un caso isolato. Un’analisi condotta da Boohoff Law, focalizzata sulle principali auto elettriche commercializzate nell’ultimo decennio, ha messo in luce un trend allarmante: la Tesla Model S Plaid guida la classifica delle vetture più soggette a deprezzamento. Dal 2015 al 2025, il valore medio di rivendita del modello è passato da 95.600 a soli 9.800 dollari, con una perdita percentuale che sfiora il 90%. Una svalutazione di questa portata, in un segmento di mercato tradizionalmente associato a un certo grado di stabilità del valore residuo, non può che destare interrogativi.

Le ragioni della perdita di valore

Ma quali sono le cause di questa rapida perdita di valore? Innanzitutto, la velocità con cui la tecnologia delle auto elettriche evolve: ogni anno vengono introdotte innovazioni che rendono rapidamente superati i modelli precedenti, incidendo direttamente sul loro appeal e sul prezzo dell’usato. A questo si aggiunge la politica dei prezzi adottata dai costruttori: la Tesla Model S Plaid 2025 parte oggi da 89.990 dollari, una cifra significativamente inferiore rispetto a quella pagata da molti clienti solo pochi anni fa. Questo continuo ribasso dei listini alimenta la svalutazione dei veicoli già immatricolati.

Un ulteriore elemento di incertezza riguarda la durata delle batterie, cuore tecnologico delle auto elettriche. Sebbene i progressi siano costanti, la percezione di una possibile obsolescenza o di costi di manutenzione elevati a lungo termine pesa sulle decisioni di acquisto e sul valore dell’usato. Non a caso, episodi simili sono stati segnalati anche da proprietari di altri veicoli premium a zero emissioni, come la Porsche Taycan o la Tesla Model Y, che hanno denunciato forti perdite di valore e difficoltà nella rivendita.

Auto elettriche penalizzate

Il mercato dell’usato, dunque, sembra penalizzare in modo particolare le auto elettriche rispetto alle vetture tradizionali con motore a combustione interna. Questo scenario apre una serie di interrogativi sul futuro della mobilità sostenibile: come reagiranno i consumatori di fronte a svalutazioni così marcate? I produttori saranno in grado di garantire un valore residuo più stabile e rassicurante? E quali strategie adotteranno per tutelare chi investe in tecnologia elettrica?

Queste domande restano ancora senza risposta, mentre il settore automotive si trova a un bivio tra l’entusiasmo per l’innovazione e le crescenti preoccupazioni economiche legate al deprezzamento accelerato delle vetture di ultima generazione. È evidente che la rapidità con cui evolve il mercato, unita alle incertezze tecnologiche e alle politiche di prezzo aggressive, sta cambiando profondamente le regole del gioco. La sfida per i costruttori sarà trovare un equilibrio tra progresso, affidabilità e tutela del valore per i propri clienti, affinché la transizione verso una mobilità a zero emissioni possa essere davvero sostenibile anche dal punto di vista economico.

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