BYD lancia Flash Charging da 1000 kW, 400 km in 5 minuti

BYD annuncia il rollout europeo del Flash Charging da 1000 kW: 200-300 stazioni CCS2 entro il 2026, centro operativo nei Paesi Bassi e modelli Han L e Tang L predisposti

BYD lancia Flash Charging da 1000 kW, 400 km in 5 minuti
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Giorgio Colari
Pubblicato il 2 dic 2025

Nel panorama della mobilità elettrica europea si sta per compiere una trasformazione significativa grazie all’arrivo della Super e Platform di BYD, un’infrastruttura di ricarica che promette di ribaltare completamente le attuali limitazioni tecnologiche. Attraverso questa innovazione, i veicoli compatibili potranno ricaricarsi fino a oltre 400 chilometri di autonomia in soli cinque minuti, recuperando così quella sensazione di libertà che i conducenti provano quando riforniscono un’auto convenzionale. Un obiettivo che il colosso cinese intende raggiungere sfruttando una ricarica ultraveloce capace di erogare potenze straordinarie mediante un singolo cavo CCS2.

Una tecnologia rivoluzionaria

La tecnologia alla base di questa rivoluzione si chiama Flash Charging e rappresenta il culmine di anni di ricerca nel settore dell’accumulo energetico. Con una potenza massima di 1000 kW, il sistema è stato sviluppato sull’architettura a 1.000 Volt e su batterie Blade aggiornate, componenti hardware appositamente ingegnerizzati per gestire voltaggi estremi senza compromessi sulla sicurezza. I modelli Han L e Tang L, attualmente disponibili sul mercato cinese, rappresentano i pionieri di questa tecnologia e verranno presto portati anche in Europa.

La strategia espansiva di BYD in Europa prevede l’installazione di 200-300 stazioni entro il 2026, distribuite principalmente lungo i corridoi principali di circolazione e presso concessionarie selezionate. Il progetto è supportato dall’apertura di un centro operativo nei Paesi Bassi, una mossa che sottolinea l’impegno nel costruire un ecosistema completo e autosufficiente. L’azienda sta reclutando personale specializzato per gestire direttamente l’intera infrastruttura, riducendo i tempi di intervento e garantendo un’affidabilità superiore.

Implementazioni di potenza

Dal punto di vista tecnico, l’implementazione di simili potenze richiede adeguamenti sostanziali alle reti elettriche locali e alle cabine di distribuzione. Gli operatori del settore sottolineano come sia fondamentale sviluppare soluzioni di accumulo energetico e strategie intelligenti di gestione della domanda. Sebbene le colonnine saranno teoricamente accessibili a tutti i veicoli, solamente i modelli BYD dotati delle specifiche tecniche appropriate potranno sfruttare appieno il potenziale di questa ricarica ultraveloce.

Rimangono tuttavia alcune questioni critiche da affrontare. Gli esperti rimarcano l’importanza di comprendere come si comporteranno i cicli di batteria sottoposti a cariche così intense, quale sarà il grado di degrado cellulare e come verranno gestiti gli aspetti di sicurezza termica. La potenza, infatti, rappresenta solo uno dei parametri fondamentali: la capacità dell’accumulatore, il bilanciamento preciso cella per cella e i sistemi di raffreddamento avanzato rimangono elementi critici per preservare l’integrità dell’impianto nel lungo termine.

L’offensiva cinese

L’offensiva di BYD potrebbe accelerare notevolmente la concorrenza nel settore, spingendo i competitor a sviluppare soluzioni alternative o stringere partnership strategiche. L’adozione dello standard CCS2 su singolo cavo rappresenta un tentativo intelligente di semplificare l’accesso, anche se necessiterà di test approfonditi e certificazioni ufficiali per assicurare interoperabilità e sicurezza.

Per il consumatore europeo la promessa è concreta: tempi di sosta drasticamente ridotti e diminuzione della cosiddetta “range anxiety”. Il successo di questo progetto dipenderà dalle variabili critiche quali l’integrazione con le reti nazionali, la compatibilità effettiva dei veicoli, la sostenibilità economica dell’infrastruttura e l’accettazione del mercato. Le prossime fasi riveleranno come gestori di rete, governi e competitor europei risponderanno a questa sfida nei prossimi mesi.

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