Skoda Fabia 130, sportivetta cattiva con 177 CV sotto al cofano
Skoda lancia la Fabia 130, edizione limitata Monte Carlo da 177 CV e 228 kmh. Modifiche a motore e DSG, assetto ribassato, interni sportivi e consegne a dicembre 2025
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Diciamocelo senza troppi giri di parole: Skoda, finora, non è mai stata sinonimo di adrenalina pura. Alzi la mano chi, sentendo “Fabia”, ha pensato a una hot hatch da weekend in pista. Nessuno? Appunto. Eppure, in occasione dei suoi 130 anni di storia, la casa boema ha deciso di prendersi una rivincita rumorosa e meritata, alzando il sipario su una Fabia che si scrolla di dosso ogni residuo di timidezza. Il nome è semplice: Fabia 130. Ma dietro quel numero si nasconde molto più di una cifra commemorativa.
Non solo Monte Carlo: qui si fa sul serio
La Fabia 130 nasce sull’allestimento Monte Carlo, già di per sé il più grintoso della gamma, ma il reparto Sviluppo Tecnico di Skoda ha voluto fare le cose per bene: non un’auto “in maschera”, ma una trasformazione vera, a partire dal cuore pulsante. Il 1.5 TSI evo2, lo stesso che troviamo in alcuni modelli del Gruppo Volkswagen, è stato portato da 110 a 130 kW, ovvero 177 cavalli ben distribuiti tra i 5750 e i 6000 giri/min. La coppia massima è di 250 Nm, disponibili da appena 1500 giri.
Risultato? 0-100 km/h in 7,4 secondi, velocità massima di 228 km/h, ripresa 80-120 km/h in 4,8 secondi. Numeri da compatta vera, non da parente povera di una Polo GTI.
Assetto, cambio, elettronica: tutto parla sportivo
Skoda non si è limitata a spremere il motore: ha messo mano anche a smorzatori di vibrazioni, plenum di aspirazione, bilancieri e — soprattutto — al cambio DSG a 7 rapporti, completamente ripensato per l’uso sportivo. Le logiche di cambiata sono più aggressive, con scalate doppie in modalità Sport, punti di cambio alzati e una risposta più pronta del convertitore in uscita di curva.
L’assetto è stato ribassato di 15 mm, abbinato a cerchi da 18 pollici, mentre lo sterzo è stato ritarato per offrire maggiore feedback sia in modalità Normal che Sport. Non manca poi un tocco da vera “pepata”: un sistema a due stadi per la gestione della trazione, con possibilità di disattivare l’ASR o selezionare la modalità ASR Sport + ESC Sport, per lasciare un po’ più di libertà alle ruote prima che intervenga l’elettronica. Sì, potete anche farla scodare, se volete.
A livello estetico, la Fabia 130 resta fedele alla linea Monte Carlo, ma con qualche tocco in più: dettagli sportivi, badge dedicati, sedili contenitivi e quell’aria da “chi l’avrebbe mai detto?” che la rende unica nella gamma Skoda. Il tutto con un pacchetto tecnologico completo, in linea con le ultime uscite del gruppo: infotainment aggiornato, strumentazione digitale, assistenti alla guida.
Una hot hatch travestita da studentessa modello
In un segmento dove l’unicità si paga cara, la Fabia 130 arriva come la sorpresa che non ti aspettavi, quella che non urla ma corre, che non ostenta ma morde l’asfalto. È il classico esempio di auto “low profile” capace però di regalare emozioni vere a chi sa guidare e non ha bisogno di badge da copertina per divertirsi.
È anche un bel modo per celebrare 130 anni di storia: niente torte, niente amarcord, solo il motore giusto, con la mappa giusta, e una Fabia finalmente col piede pesante. Brava Skoda. Finalmente.
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