Rinvio blocco auto diesel Euro 5 al 2026: le novità

Rinvio blocco diesel Euro 5 al 2026 proposto dalla Lega: flessibilità per le Regioni, incentivi e misure ambientali compensative

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 13 giu 2025
Rinvio blocco auto diesel Euro 5 al 2026: le novità

La Lega si mobilita per modificare il calendario delle restrizioni alla circolazione dei veicoli diesel Euro 5, proponendo un rinvio del blocco diesel Euro 5 dal 2025 al 2026. Riccardo Molinari, capogruppo del partito alla Camera, ha dichiarato: “Faremo di tutto per stoppare il blocco dei diesel Euro 5. L’ambientalismo ideologico di Bruxelles è nei fatti una guerra contro lavoratori e ceti popolari che invece la Lega continuerà a difendere”.

Non è un semplice rinvio

L’iniziativa è stata formalizzata attraverso un emendamento al Decreto infrastrutture, con l’obiettivo di spostare la scadenza delle limitazioni al 31 ottobre 2026. Questo emendamento, firmato da Molinari, intende garantire maggiore flessibilità alle amministrazioni regionali, consentendo loro di decidere se anticipare o posticipare ulteriormente l’entrata in vigore delle restrizioni.

Non si tratta solo di un rinvio: la proposta include anche misure compensative per mitigare l’impatto ambientale del prolungamento. Tra queste, interventi di efficientamento energetico sugli edifici e l’espansione delle aree verdi nei contesti urbani. Tali misure puntano a bilanciare l’estensione dell’uso dei veicoli diesel con un rafforzamento delle politiche ambientali.

La regolamentazione degli autovelox

Un altro punto centrale dell’iniziativa riguarda la regolamentazione degli autovelox. La Lega propone un emendamento che obbligherebbe i Comuni a mappare formalmente tutti i dispositivi presenti sul territorio. In assenza di questa mappatura, gli apparecchi non potrebbero essere attivati, garantendo così maggiore trasparenza e correttezza nell’utilizzo di tali strumenti.

La questione del blocco diesel Euro 5 si inserisce in un contesto più ampio di politiche ambientali e di transizione ecologica. Alcune regioni, come la Lombardia, hanno già avviato programmi di incentivi auto per favorire l’acquisto di veicoli meno inquinanti. Tali incentivi includono contributi fino a 4.000 euro per l’acquisto di auto elettriche o a idrogeno, offrendo un supporto concreto alle famiglie italiane.

La proposta della Lega cerca di trovare un equilibrio tra le esigenze ambientali e quelle economiche delle famiglie, molte delle quali potrebbero trovarsi in difficoltà nel sostituire il proprio veicolo in un periodo di crisi economica. Questo approccio più flessibile alle politiche di mobilità sostenibile sarà ora sottoposto al vaglio del Parlamento, che dovrà decidere se approvare o meno l’emendamento.

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