Nuove regole per gli Autovelox: cosa cambia per i Comuni italiani
Termine ultimo per adeguarsi alle regole sugli autovelox. Cambiano distanze, autorizzazioni e limiti per migliorare la sicurezza stradale.
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La scadenza per i Comuni italiani di adeguarsi alle nuove regole autovelox imposte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è arrivata. Oggi rappresenta l’ultimo giorno utile per conformarsi a una normativa che mira a ridisegnare il panorama del controllo della velocità su tutto il territorio nazionale. Con un’entrata in vigore prevista per il 12 giugno 2024, queste disposizioni segnano un cambiamento radicale, con l’obiettivo primario di migliorare la sicurezza stradale e limitare l’uso improprio degli autovelox come strumenti di mera raccolta fondi.
Cosa cambia con le nuove disposizioni
Il decreto ministeriale introduce una serie di novità stringenti per l’installazione e l’utilizzo degli autovelox. Tra le principali modifiche:
- Vengono stabilite distanze autovelox minime tra i dispositivi: 4 chilometri sulle autostrade, 3 chilometri sulle strade extraurbane principali, 1 chilometro sulle strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento, e fino a 500 metri nelle aree urbane di quartiere e locali.
- Tra il segnale di limite di velocità e il dispositivo devono esserci almeno 1 chilometro sulle strade extraurbane, 200 metri sulle urbane di scorrimento e 75 metri sulle altre strade.
- L’installazione sarà consentita solo su tratti con limiti di velocità coerenti con la tipologia di strada, salvo eccezioni specifiche.
- Ogni postazione dovrà ottenere le prefetti autorizzazioni, concesse esclusivamente in presenza di dati che documentino alta incidentalità negli ultimi cinque anni o difficoltà nella contestazione immediata delle infrazioni.
Impatto per le amministrazioni locali
Le nuove regole rappresentano una sfida significativa per i Comuni, che saranno costretti a riorganizzare la gestione del controllo della velocità. La necessità di rispettare parametri tecnici più severi e ottenere autorizzazioni potrebbe portare a una drastica riduzione del numero di dispositivi operativi, con conseguenze dirette sulle entrate derivanti dalle multe. Se da un lato il Codacons ha accolto positivamente la normativa, ritenendola un passo avanti per limitare l’abuso degli autovelox a fini di lucro, dall’altro molte amministrazioni comunali esprimono preoccupazione per i costi di adeguamento e le difficoltà operative.
Conseguenze della mancata conformità
Alla fine del periodo transitorio, i Comuni che non avranno adeguato i loro dispositivi rischiano sanzioni e potrebbero essere obbligati a rimuovere gli autovelox non conformi. Questo potrebbe generare tensioni tra enti locali e autorità centrali, mettendo ulteriormente sotto pressione le amministrazioni comunali già in difficoltà finanziarie.
Obiettivi e prospettive future
L’intento del governo è chiaro: garantire che gli autovelox siano utilizzati esclusivamente per migliorare la sicurezza stradale, riducendo al minimo l’uso indiscriminato di questi strumenti. Tuttavia, resta da vedere se queste misure riusciranno effettivamente a migliorare la sicurezza sulle strade italiane e quale sarà l’impatto economico per i Comuni nel medio e lungo termine. Il dibattito su come bilanciare sicurezza ed entrate locali rimane aperto, ma le nuove regole autovelox rappresentano senza dubbio un passo importante verso una maggiore trasparenza e un utilizzo più responsabile dei dispositivi di controllo della velocità.
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