Restrizioni auto diesel Euro 5, Salvini contro il Green Deal europeo
Matteo Salvini critica le restrizioni alle auto diesel Euro 5, definendole una follia europea. La battaglia politica è aperta
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La questione delle restrizioni auto diesel Euro 5 sta infiammando il dibattito politico italiano, con il ministro Matteo Salvini in prima linea per contrastare quella che definisce una “follia europea”. Questo tema si colloca al centro di un acceso confronto tra sostenibilità ambientale e sociale, toccando milioni di automobilisti.
I veicoli Euro 5, introdotti tra il 2009 e il 2011, sono ora considerati obsoleti dalle normative europee. Tuttavia, essi rappresentano una parte significativa del parco auto italiano e sono spesso mezzi ancora efficienti, con un’età compresa tra i 10 e i 14 anni. Le nuove normative potrebbero presto vietarne la circolazione in numerose città italiane, generando notevoli difficoltà per le famiglie che non possono permettersi un immediato aggiornamento del veicolo.
La posizione di Salvini
Durante un evento organizzato dal quotidiano “La Verità”, Matteo Salvini ha annunciato un emendamento al decreto Infrastrutture volto a sospendere temporaneamente i divieti per i diesel Euro 5. Il ministro ha definito il Green Deal europeo una “fesseria economico-industriale”, sostenendo che favorirebbe le lobby dell’elettrico e i concorrenti extra-europei a discapito dell’industria automobilistica continentale. Salvini ha sottolineato come tali politiche rischino di obbligare milioni di italiani a lasciare le proprie auto in garage, aggravando le disuguaglianze economiche e sociali.
Impatto sugli automobilisti
Le conseguenze delle restrizioni auto diesel potrebbero essere devastanti per molti cittadini, in particolare per chi vive in aree con scarse alternative di trasporto pubblico. La sostituzione di un veicolo Euro 5 con un’auto elettrica o ibrida è economicamente proibitiva per molte famiglie, soprattutto considerando i costi elevati e la carenza di infrastrutture di ricarica adeguate. Inoltre, molte amministrazioni locali stanno già introducendo limitazioni, alimentando il malcontento tra i proprietari di auto diesel.
Una questione aperta
Il dibattito riflette una tensione tra la necessità di ridurre le emissioni inquinanti e quella di garantire una transizione sostenibile per la popolazione. Mentre l’urgenza ambientale spinge verso politiche più restrittive, le difficoltà economiche richiedono un approccio più graduale. Con milioni di veicoli Euro 5 ancora in circolazione, il tema coinvolge una vasta fetta della popolazione e rimane una sfida aperta per le istituzioni italiane ed europee.
Il futuro delle auto diesel è incerto, ma il confronto tra esigenze ambientali e sociali continuerà a essere al centro dell’agenda politica nei prossimi mesi.
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