Pagani Zonda F Roadster di Horacio Pagani danneggiata al Raduno
La Pagani Zonda F Roadster personale di Horacio Pagani, ex di Benny Caiola, ha subito danni al posteriore durante il Raduno. Si prevede un restauro conservativo alla configurazione originale, data la storicità dell'esemplare.
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Un episodio che scuote profondamente il mondo delle supercar: un incidente ha gravemente danneggiato una rarissima Pagani Zonda F Roadster, proprio durante il tradizionale Raduno organizzato in Italia per celebrare l’esclusività e la passione attorno al celebre marchio modenese. L’auto coinvolta non è una vettura qualunque, ma quella personale di Horacio Pagani, fondatore e anima creativa dell’azienda, la cui storia si intreccia indissolubilmente con quella del brand stesso.
Bilancio dei danni
Il bilancio dei danni, a una prima analisi, appare drammatico: il telaio risulta pesantemente compromesso, i cerchi sono visibilmente disallineati e molteplici componenti in fibra di carbonio hanno subito danni rilevanti. Il tutto a seguito di un impatto violento contro una parete rocciosa avvenuto su una strada di campagna italiana, scelta per la sua suggestività ma rivelatasi insidiosa a causa della carreggiata particolarmente stretta. Il convoglio di supercar, composto da esemplari unici e preziosissimi, stava percorrendo uno dei tratti più scenografici del percorso quando la vettura di Pagani ha perso aderenza, finendo per urtare la roccia in modo rovinoso.
Le immagini che circolano sui social media e tra gli appassionati documentano in modo inequivocabile la gravità dell’accaduto: la parte posteriore della Pagani Zonda F Roadster appare fortemente deformata, le sospensioni sono compromesse e persino la sezione anteriore della carrozzeria mostra evidenti segni di torsione. La scena ha lasciato sgomenti sia i presenti sia la comunità internazionale di collezionisti e appassionati, che seguono con attenzione ogni dettaglio relativo a questa vettura leggendaria.
Il valore storico
Ciò che rende questo incidente particolarmente significativo è il valore storico dell’esemplare coinvolto. Questa Pagani Zonda F Roadster non solo appartiene a Horacio Pagani, ma ha anche un passato prestigioso: in origine fu posseduta da Benny Caiola, primo cliente in assoluto del marchio Pagani e figura di spicco nel mondo delle supercar. Dopo la scomparsa di Caiola nel 2010, l’auto fu acquisita dallo stesso Pagani, diventando un vero e proprio simbolo della storia e dell’evoluzione del brand.
Secondo molti esperti del settore automobilistico, il destino di questa vettura sembra già scritto: sarà sottoposta a un meticoloso restauro conservativo, piuttosto che essere aggiornata alle specifiche più recenti, come avvenuto per altri esemplari trasformati in versione 760. Il suo valore risiede proprio nella configurazione originale, mantenuta intatta nel tempo, e ogni intervento dovrà rispettare la sua unicità storica e tecnica. Il processo di ripristino si annuncia complesso: serviranno competenze di altissimo livello sia per la riparazione delle parti meccaniche, sia per il delicato restauro degli elementi strutturali in fibra di carbonio, materiale iconico che caratterizza le creazioni Pagani per leggerezza e resistenza.
Rammarico fra gli appassionati
La notizia dell’incidente ha suscitato profondo rammarico nella comunità dei collezionisti, che teme la perdita di un autentico pezzo di storia dell’automobilismo. Allo stesso tempo, cresce la curiosità attorno alle tecniche che verranno impiegate per riportare la vettura alle condizioni originali, dato che la Pagani Zonda F Roadster rappresenta un unicum per provenienza e per la sua inestimabile valenza collezionistica.
Al momento, né l’azienda né Horacio Pagani hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali circa i tempi e le modalità del restauro. L’attesa è palpabile tra gli addetti ai lavori e tra gli appassionati, consapevoli che ogni dettaglio della lavorazione sarà oggetto di grande attenzione mediatica. L’episodio, inoltre, riaccende il dibattito sulla gestione della sicurezza durante i Raduno di auto ad altissime prestazioni su strade pubbliche, soprattutto quando si tratta di percorsi tortuosi e di dimensioni ridotte, dove il rischio di incidenti aumenta esponenzialmente.
Nonostante l’amarezza per quanto accaduto, l’interesse attorno a questa Pagani Zonda F Roadster resta altissimo. La sua doppia appartenenza – prima nella collezione di Benny Caiola e ora nelle mani del fondatore stesso – ne fa un oggetto di culto, destinato a essere seguito con passione durante tutte le fasi del restauro. Il mondo dell’automobilismo attende con trepidazione di scoprire come verrà restituita alla sua gloria originale, consapevole che ogni passo sarà parte integrante della leggenda Pagani.
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