Opel Speedster, i 25 anni della sportiva nata insieme a Lotus
La Opel Speedster, spider sportiva prodotta dal 2000 al 2006, ha segnato un'epoca con design unico, motori performanti e la collaborazione con Lotus
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Un capolavoro di ingegneria leggera e prestazioni mozzafiato: la Opel Speedster è una delle icone più amate nel panorama delle auto sportive degli anni 2000. Frutto di una straordinaria collaborazione tra Opel e Lotus, questa spider compatta ha saputo combinare design innovativo, agilità eccezionale e un’esperienza di guida pura, guadagnandosi un posto d’onore nella storia dell’automobilismo europeo.
Uno stile che lascia di stucco
Presentata per la prima volta come concept car al Salone di Ginevra nel 1999, la Opel Speedster ha immediatamente catturato l’attenzione degli appassionati. La sua versione definitiva, tuttavia, è stata svelata solo nel novembre del 2000, con le prime consegne ai clienti nel 2001. Condividendo la piattaforma con la celebre Lotus Elise S2, la Speedster si distingueva per un design unico, caratterizzato da linee più squadrate e una personalità spiccatamente “teutonica”.
Il progetto è stato sviluppato presso il Centro Ricerche Opel di Rüsselsheim, dove l’attenzione era rivolta a ottenere il massimo in termini di leggerezza e prestazioni. Il telaio in alluminio e la carrozzeria in materiali compositi consentivano di contenere il peso della vettura a soli 870 kg. Sotto il cofano, la prima versione montava un motore ECOTEC a quattro cilindri da 2.2 litri, capace di erogare 147 CV. Questo propulsore permetteva alla Speedster di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 5,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 220 km/h, regalando prestazioni che non avevano nulla da invidiare a quelle delle supercar dell’epoca.
Motore derivato dalla Astra
Nel 2004, Opel ha introdotto una versione potenziata, equipaggiata con un motore 2.0 turbo bialbero derivato dall’Astra. Questo aggiornamento ha portato la potenza a 200 CV, incrementando ulteriormente le performance della vettura. Sebbene il peso fosse leggermente aumentato a 930 kg, la Speedster Turbo poteva scattare da 0 a 100 km/h in soli 4,9 secondi e raggiungere una velocità massima superiore ai 240 km/h. Numeri che la posizionavano saldamente nel regno delle supercar.
Con dimensioni compatte (3786 mm di lunghezza, 1708 mm di larghezza e appena 1117 mm di altezza), la Speedster eccelleva nei percorsi tortuosi, dove la sua trazione posteriore e il bilanciamento perfetto garantivano un’agilità senza pari. La produzione avveniva negli stabilimenti Lotus di Hethel, nel Regno Unito, sotto la supervisione di tecnici Opel. Ogni esemplare veniva sottoposto a rigorosi test su circuito prima della consegna, assicurando standard qualitativi elevati. La garanzia decennale contro la corrosione era una testimonianza della qualità costruttiva.
La produzione della Opel Speedster si è conclusa nella primavera del 2006, dopo circa 8.000 esemplari realizzati. Oggi, questa roadster compatta è considerata una vera e propria auto storica, un esempio virtuoso di collaborazione tra case automobilistiche e un simbolo del piacere di guida puro. La sua combinazione di prestazioni esaltanti, design iconico e ingegneria avanzata continua ad affascinare gli appassionati di tutto il mondo.
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