Nuove sanzioni per chi getta rifiuti dall’auto: ci sono multe salate
Scattano nuove sanzioni per chi getta rifiuti dall’auto: multe salate, sospensione della patente e videosorveglianza. Tutte le novità del decreto 2025
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Una svolta epocale attende gli automobilisti italiani: dal 10 agosto 2025 entra in vigore una normativa che inasprisce drasticamente le sanzioni per chi abbandona rifiuti dalle auto. Un provvedimento che non lascia più spazio all’inciviltà, colpendo duramente chi, anche solo per distrazione, getta oggetti dal finestrino. La nuova legge, che modifica l’articolo 15 del codice della strada, introduce un sistema di controlli capillare e pene fino a oggi impensabili, segnando una vera rivoluzione nella tutela dell’ambiente e della sicurezza stradale.
Un fazzoletto può costare caro
Non si tratta più di semplici raccomandazioni o di multe di modesta entità: chi viene sorpreso a gettare anche un innocuo fazzoletto rischia ora una multa da 1.188 euro. Se invece si abbandonano sacchetti di rifiuti o materiali più ingombranti, la sanzione può arrivare fino a 18.000 euro, con l’aggravante della segnalazione diretta alla Procura della Repubblica. Nei casi più gravi, come lo smaltimento illecito in prossimità di corsi d’acqua o in aree protette, la legge prevede l’arresto entro 48 ore e la possibilità di una reclusione che può toccare i cinque anni e mezzo.
Il cuore pulsante della nuova disciplina è rappresentato dall’impiego delle telecamere sorveglianza. La vera novità, infatti, risiede nel fatto che non sarà più indispensabile l’intervento diretto delle forze dell’ordine al momento dell’infrazione. Le immagini raccolte da qualsiasi sistema di videosorveglianza, sia esso pubblico o privato, diventeranno prove inconfutabili per individuare i responsabili. Basterà la lettura della targa per recapitare la multa al proprietario del veicolo, anche a distanza di settimane dal fatto. Un deterrente potente, capace di agire su un’ampia scala e di rendere molto più efficace la lotta all’abbandono dei rifiuti.
Sospensione della patente
Ma non è tutto: il nuovo decreto prevede anche la sospensione patente fino a sei mesi per chi si rende protagonista di comportamenti particolarmente gravi. E nei casi in cui vengano utilizzati veicoli aziendali per lo smaltimento illecito, la legge consente addirittura la confisca del mezzo, colpendo così anche le imprese che si rendono complici di pratiche illegali. Queste misure, come sottolineato dal comandante della polizia locale di Verona, hanno un duplice obiettivo: proteggere l’ambiente e garantire la sicurezza stradale, dal momento che oggetti lanciati dalle auto possono trasformarsi in pericolosi ostacoli per gli altri automobilisti.
La portata della normativa va ben oltre la semplice repressione: si tratta di una risposta concreta a una crescente sensibilità ambientale, e alla necessità di contrastare comportamenti che deturpano il paesaggio e mettono a rischio la collettività. L’abbandono dei rifiuti sulle strade non è più visto come una banale infrazione, ma come un gesto che danneggia tutti, dalla qualità dell’ambiente alla sicurezza degli utenti della strada. L’introduzione delle telecamere sorveglianza segna una svolta tecnologica che consente di superare le difficoltà dei controlli tradizionali, assicurando che nessun trasgressore possa più sentirsi al sicuro.
Inasprimento delle multe
L’inasprimento delle multe e delle pene accessorie rappresenta un messaggio forte e chiaro: l’inciviltà ambientale non sarà più tollerata. Le nuove regole puntano a scoraggiare qualsiasi tentativo di eludere le proprie responsabilità, facendo leva sia sull’efficacia dei controlli che sulla severità delle sanzioni. In questo modo, il legislatore intende promuovere una cultura del rispetto per l’ambiente e della convivenza civile, in cui ciascun automobilista sia consapevole delle conseguenze delle proprie azioni.
A partire dal 10 agosto 2025, quindi, gli automobilisti dovranno prestare la massima attenzione: anche il gesto più banale, come gettare un fazzoletto dal finestrino, potrà costare caro. La combinazione di telecamere sorveglianza, multe salate, sospensione patente e persino arresto o confisca del veicolo rappresenta un pacchetto di misure senza precedenti, destinato a cambiare radicalmente le abitudini degli italiani al volante. La sfida è ambiziosa, ma la posta in gioco – la tutela dell’ambiente e della sicurezza stradale – è troppo importante per essere ignorata.
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