Nuova Jeep Compass, ora c'è anche a benzina: ma non per tutti
Stellantis lancia la Jeep Compass con motore 1.6 EP6 per mercati extraeuropei: 165 CV, cambio EAT6, emissioni 110-120 g/km e produzione nello stabilimento di Melfi
Lo stabilimento italiano di Melfi si prepara a diventare il nuovo cuore produttivo della Jeep Compass con motorizzazione a benzina, segnando una svolta significativa nelle strategie industriali di Stellantis. In un panorama automobilistico sempre più frammentato tra elettrificazione spinta e richiesta di soluzioni tradizionali, il gruppo italo-francese-americano scommette sulla domanda proveniente dai mercati extraeuropei, affidando proprio al sito lucano la produzione di una vettura destinata a rispondere alle esigenze di quei Paesi dove la transizione green appare ancora lontana.
Un nuovo motore benzina
Al centro di questa scelta troviamo un propulsore che promette equilibrio tra prestazioni e accessibilità: si tratta del moderno motore 1.6 litri, capace di erogare ben 165 cavalli. Una soluzione che non solo risponde alle necessità di potenza dei clienti internazionali, ma che punta anche a contenere i consumi, mantenendo le emissioni CO2 tra i 110 e i 120 g/km. Un valore certamente più elevato rispetto alle versioni plug-in hybrid già in commercio in Europa, ma che resta competitivo in mercati dove le normative ambientali sono meno stringenti e l’attenzione è ancora rivolta principalmente al costo d’acquisto e alla facilità di manutenzione.
La vera novità tecnica di questa Jeep Compass risiede però nell’adozione del propulsore EP6, frutto della sinergia tra PSA e BMW. Questo motore di nuova generazione, oltre a garantire una risposta pronta e lineare, si distingue per l’efficienza complessiva, riuscendo a mantenere consumi ridotti pur offrendo una cilindrata generosa. Un compromesso che rispecchia perfettamente la filosofia dei mercati emergenti: affidabilità, costi di gestione contenuti e prestazioni all’altezza delle aspettative di una clientela sempre più esigente.
Per ora fuori dall’Europa
Non meno rilevante è la scelta della trasmissione: il cambio automatico EAT6, già apprezzato per la sua fluidità e rapidità di risposta, viene qui proposto per esaltare il comfort di guida e ridurre ulteriormente lo stress nelle condizioni di traffico urbano tipiche delle grandi metropoli extraeuropee. L’accoppiata tra il motore EP6 e il cambio EAT6 rappresenta quindi un binomio vincente, capace di valorizzare ulteriormente il posizionamento di questa nuova Jeep Compass nei segmenti più competitivi del mercato globale.
La decisione di Stellantis di puntare su una motorizzazione tradizionale, in un momento storico in cui l’Europa spinge con forza verso l’elettrificazione, riflette una visione pragmatica e realista. Se da un lato il Vecchio Continente impone standard sempre più severi in termini di emissioni CO2 e promuove la diffusione di veicoli plug-in hybrid e full electric, dall’altro i mercati emergenti si trovano ancora alle prese con infrastrutture di ricarica insufficienti e un potere d’acquisto che rende la scelta di un’auto elettrica spesso proibitiva. Qui, la praticità e la convenienza delle motorizzazioni a benzina restano elementi imprescindibili.
Un’opportunità per Melfi
Per lo stabilimento di Melfi, questa strategia si traduce in un’opportunità concreta di rilancio e valorizzazione delle competenze manifatturiere italiane. L’assegnazione della produzione della nuova Jeep Compass termica garantisce infatti continuità occupazionale e consente di mantenere alto il know-how tecnico, rappresentando una risposta tangibile alle incertezze legate alla transizione ecologica. Tuttavia, la scelta di Stellantis non manca di suscitare dibattito: se da una parte offre nuove prospettive di sviluppo industriale, dall’altra solleva interrogativi sulla coerenza con gli obiettivi di decarbonizzazione globale e sulle responsabilità ambientali delle grandi case automobilistiche.
Il quadro che emerge è quello di un mercato globale sempre più diviso: l’Europa accelera verso l’elettrico, spinta da politiche ambientali ambiziose e da una crescente sensibilità ecologica; il resto del mondo, invece, continua a privilegiare le soluzioni tradizionali, in attesa che le condizioni tecnologiche ed economiche rendano la transizione realmente accessibile a tutti. La nuova Jeep Compass a benzina, prodotta a Melfi, diventa così il simbolo di questa frattura, rappresentando da un lato una risposta concreta alle esigenze di mobilità dei mercati emergenti, dall’altro una sfida aperta ai modelli di sviluppo sostenibile promossi a livello internazionale.