Mercato auto usate ad agosto: lieve frenata, boom delle ibride a benzina

Il mercato delle auto usate ad agosto 2025 registra una lieve flessione, ma crescono le ibride a benzina e calano le radiazioni. Tutti i dati e i trend

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 5 set 2025
Mercato auto usate ad agosto: lieve frenata, boom delle ibride a benzina

Il mercato delle auto usate in Italia si conferma un pilastro della mobilità nazionale, nonostante una leggera battuta d’arresto registrata ad agosto 2025. In un contesto in cui due vendite su tre riguardano veicoli di seconda mano, emerge chiaramente l’importanza di questo settore: ogni 100 vetture nuove immatricolate, ben 261 cambiano proprietario attraverso i passaggi di proprietà nel circuito dell’usato. Numeri che testimoniano una vitalità ancora intatta, pur in presenza di alcune dinamiche in evoluzione.

Secondo i dati diffusi dall’ACI, il mese di agosto ha segnato una flessione dello 0,7% nei passaggi di proprietà delle quattro ruote rispetto allo stesso periodo del 2024. Un calo contenuto, in parte attribuibile anche a un giorno lavorativo in meno, che tuttavia non scalfisce il trend positivo che caratterizza i primi otto mesi dell’anno. Il mercato dell’usato, infatti, continua a mostrare una resilienza significativa, confermando il proprio ruolo centrale nel panorama automobilistico italiano.

Situazione alimentazioni

La situazione appare invece più delicata per i motocicli, dove la flessione mensile raggiunge il 2,3%. Nonostante ciò, l’analisi del periodo gennaio-agosto 2025 restituisce un quadro complessivamente favorevole: le autovetture registrano un incremento dell’1,9%, i motocicli segnano un +2,7% e l’intero comparto veicoli cresce del 2%. Questi dati evidenziano come la domanda di mobilità, anche nel mercato dell’usato, resti sostenuta e in costante evoluzione.

Uno degli aspetti più interessanti riguarda la distribuzione delle alimentazioni. Se da un lato benzina e diesel continuano a detenere la leadership, dall’altro sono le ibride a benzina a catalizzare l’attenzione degli operatori e degli acquirenti. Nel mese di agosto, infatti, le ibride a benzina hanno fatto registrare un balzo del 28,1%, raggiungendo una quota di mercato del 9,2%. Questo dato rappresenta un chiaro segnale dell’avanzamento della transizione ecologica anche nel segmento delle auto usate, con una crescente attenzione verso soluzioni più sostenibili e innovative.

Crescita delle elettriche contenuta

Più contenuta, ma comunque significativa, la crescita delle vetture elettriche di seconda mano. Anche in questo caso si osserva un incremento del 28,1% rispetto all’anno precedente, ma la quota di mercato resta ancora marginale, fermandosi all’1,1%. Questo fenomeno evidenzia come il percorso verso l’elettrificazione del parco circolante sia ancora in una fase iniziale, sebbene la tendenza sia chiaramente positiva e destinata a consolidarsi nei prossimi anni.

Nel segmento delle minivolture – ovvero i passaggi di proprietà intermedi tra operatori del settore – il diesel continua a dominare con una quota del 49%. Tuttavia, si registra una crescita significativa delle ibride a benzina, che raggiungono l’8,7% e superano i modelli alimentati a GPL (7,2%). Questo cambiamento nei flussi di minivolture suggerisce una progressiva trasformazione delle preferenze sia degli operatori sia dei consumatori finali, sempre più orientati verso tecnologie ibride.

Calo delle radiazioni

Non mancano, però, elementi di preoccupazione. Il calo delle radiazioni rappresenta un campanello d’allarme: ad agosto, le radiazioni delle auto sono diminuite del 18,9% rispetto allo stesso mese del 2024, con un tasso di sostituzione di 0,92. In pratica, per ogni 100 nuove immatricolazioni, solo 92 vetture vengono rottamate. Anche i motocicli hanno subito una contrazione nelle radiazioni mensili, pari al 4,9%. Questo trend rischia di incidere negativamente sull’età media del parco circolante italiano, che continua ad aumentare.

Analizzando il periodo gennaio-agosto 2025, il quadro delle radiazioni si conferma negativo: -8,1% per le autovetture, -3,5% per i motocicli e -7,5% per l’intero comparto veicoli. La conseguenza più diretta è l’invecchiamento progressivo del parco auto nazionale, con implicazioni importanti sia in termini di sicurezza stradale sia di sostenibilità ambientale.

In conclusione, il mercato delle auto usate mantiene la propria centralità nel sistema della mobilità italiana, dimostrando una capacità di adattamento alle nuove esigenze degli automobilisti. La crescita delle ibride a benzina e, seppur in misura minore, delle elettriche, segnala una crescente propensione verso scelte più ecologiche. Tuttavia, la riduzione delle radiazioni solleva interrogativi sull’effettiva sostenibilità del parco circolante e sulla necessità di politiche più incisive per favorire il ricambio del parco veicoli e la diffusione di tecnologie a basso impatto ambientale.

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