Maserati a 200 km/h in superstrada, la colpa ricade su un 90enne

Maserati a 200 km/h sulla Sora-Ferentino: un cinquantenne tenta di evitare la multa incolpando il suocero. Rinviato a giudizio per sostituzione di persona

Maserati a 200 km/h in superstrada, la colpa ricade su un 90enne
G C
Giorgio Colari
Pubblicato il 22 set 2025

Una vicenda che sembra uscita da un film, ma che invece è accaduta davvero sulle strade del Frusinate: un episodio che unisce velocità, inganno e una buona dose di sfrontatezza. Tutto si svolge sulla superstrada Sora Ferentino, un tratto già noto per i suoi rischi e le numerose infrazioni, dove la protagonista a quattro ruote è una fiammante Maserati lanciata a una velocità che sfiora i limiti dell’immaginabile. Ma il vero colpo di scena arriva dopo, quando la tecnologia dell’autovelox incontra la creatività – o meglio, la scorrettezza – di chi cerca di eludere la legge.

L’illecito

La storia risale al 2021 e ha come attore principale un uomo di circa cinquant’anni, che, alla guida della sua potente Maserati, viene immortalato dall’autovelox di Veroli mentre sfreccia a quasi 200 km/h su una delle arterie più pericolose della provincia. Una velocità che non lascia spazio a dubbi: si tratta di una grave violazione delle norme sulla sicurezza stradale, con il rischio concreto di conseguenze sia per il conducente sia per gli altri utenti della strada.

Di fronte all’inevitabile decurtazione dei punti dalla patente e alle sanzioni amministrative previste, il protagonista decide di mettere in atto uno stratagemma tanto ingegnoso quanto illecito. Presenta infatti un’autocertificazione in cui dichiara che al volante della Maserati non c’era lui, bensì il suocero, un uomo di novant’anni completamente ignaro della situazione. Un tentativo di depistaggio che, se riuscito, avrebbe scaricato ogni responsabilità su una persona anziana e del tutto estranea ai fatti.

Gli accertamenti

Tuttavia, gli investigatori, insospettiti dalla dinamica e dalla dichiarazione, avviano subito degli accertamenti approfonditi. Le indagini portano alla luce la verità: l’autocertificazione è falsa e il novantenne, oltre a non essere mai stato al volante della Maserati, non era neppure a conoscenza dell’accaduto. L’uomo viene così accusato di sostituzione di persona e di falsità ideologica in atto pubblico, due reati che aggravano notevolmente la sua posizione rispetto a una semplice infrazione amministrativa.

La magistratura, dopo aver raccolto tutti gli elementi necessari, decide per il rinvio a giudizio dell’imputato, che dovrà ora rispondere delle sue azioni davanti al tribunale di Frosinone. Il processo, fissato per dicembre, vedrà l’uomo difeso dall’avvocato Antonio Ceccani, in un’aula che si preannuncia carica di tensione e attenzione mediatica. La scelta di tentare di eludere la legge si è dunque trasformata in un vero e proprio boomerang giudiziario, con conseguenze ben più gravi rispetto alla sanzione originaria.

Un contesto critico

L’episodio si inserisce in un contesto già critico per la sicurezza stradale della zona: la superstrada Sora Ferentino è spesso teatro di incidenti e infrazioni, tanto da essere considerata uno dei tratti più pericolosi della provincia di Frosinone. La presenza degli autovelox rappresenta un deterrente fondamentale per il controllo della velocità e la prevenzione di comportamenti pericolosi, ma non manca chi tenta di aggirare il sistema con espedienti ai limiti della legalità.

Questa vicenda offre diversi spunti di riflessione, soprattutto sul senso di responsabilità che dovrebbe guidare ogni automobilista, in particolare quando si è alla guida di vetture ad alte prestazioni come una Maserati. Il tentativo di attribuire la colpa a un familiare anziano, attraverso una falsa autocertificazione, dimostra quanto sia diffusa la tentazione di evitare le conseguenze delle proprie azioni, anche a costo di coinvolgere persone innocenti e di incorrere in reati penali.

 

Il caso in tribunale

Il caso, che ora attende il suo epilogo in tribunale, rimane emblematico di una problematica più ampia: il rispetto delle regole della strada non si esaurisce con il semplice rispetto dei limiti di velocità, ma implica anche onestà, trasparenza e assunzione di responsabilità. L’uso fraudolento di strumenti come l’autocertificazione, oltre a non pagare sul lungo periodo, espone chi li utilizza a rischi legali ben più pesanti di una semplice multa.

In definitiva, la storia della Maserati lanciata a folle velocità sulla Sora Ferentino e del tentativo maldestro di eludere le sanzioni rappresenta un monito per tutti: la sicurezza stradale è un valore da difendere con comportamenti corretti e responsabili, perché solo così si può davvero contribuire a rendere le nostre strade più sicure per tutti.

Se vuoi aggiornamenti su Notizie inserisci la tua email nel box qui sotto:

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell'informativa sulla privacy.

Ti potrebbe interessare: