Lotus punta sugli Hyper Hybrid: Eletre PHEV da 912 CV

Lotus cambia strategia: dalla full electric ai PHEV Hyper Hybrid con architettura 900V e ricarica rapida. Eletre PHEV da 912 CV, riorganizzazione e sfide finanziarie nel piano di rilancio

Lotus punta sugli Hyper Hybrid: Eletre PHEV da 912 CV
F C
Fabrizio Caratani
Pubblicato il 27 nov 2025

La transizione verso il segmento premium rappresenta una sfida complessa per molti costruttori automobilistici, e Lotus ne è un perfetto esempio. Con perdite considerevoli di 357 milioni di dollari e un drastico calo delle vendite del 40%, la casa automobilistica britannica ha dovuto riconsiderare completamente la propria strategia di sviluppo. Ciò che era iniziato come un ambizioso piano di elettrificazione totale si è trasformato in una mossa pragmatica verso i propulsori plug-in ad alte prestazioni, una famiglia di motori battezzata Hyper Hybrid. Questa decisione, ufficializzata dal CEO Feng Qingfeng, rappresenta una risposta diretta al rallentamento del mercato premium elettrico e alle specificità geografiche di regioni come l’Italia, la Spagna e l’Arabia Saudita, dove l’adozione della mobilità a batteria procede con ritmi più misurati rispetto alle aspettative iniziali.

Una nuova strategia

La materializzazione di questa nuova strategia avrà luogo nel 2026 con il lancio dell’Eletre PHEV, un SUV di lusso concepito per garantire prestazioni eccezionali. Questo veicolo sarà in grado di erogare una potenza impressionante di 912 cavalli vapore, grazie a un’architettura innovativa basata su tensione di 900V che promette tempi di ricarica rapida estremamente competitivi nel segmento. Il motore endotermico, attualmente in fase di sviluppo avanzata, sarà configurato come un turbo quattro cilindri capace di fornire energia alla batteria durante la marcia, combinando così versatilità, autonomia estesa e una soluzione complessiva pensata per una clientela esigente che nutre ancora una certa riluttanza verso l’elettrico puro. Questa combinazione rappresenta un equilibrio strategico tra le tecnologie disponibili e le preferenze reali dei consumatori premium.

La scelta di Lotus non è isolata nel panorama automobilistico di lusso. Bentley e Lamborghini ricavano rispettivamente il 68% e il 90% dei loro volumi da propulsioni ibride plug-in, stabilendo un precedente solido. Lotus intende seguire questa traiettoria consolidata, sebbene il contesto rimanga complesso e ricco di incertezze. Oltre all’Eletre, la casa britannica ha pianificato tre modelli PHEV iniziali nel portafoglio, incluso il compatto Vision X programmato per il 2027, destinato a rafforzare significativamente la presenza nei segmenti europei più competitivi e fragili dal punto di vista commerciale.

La riorganizzazione aziendale

La riorganizzazione aziendale si estende anche a livello strutturale e operativo: la sede continentale verrà spostata dai Paesi Bassi al Regno Unito, mentre si valuta attentamente il trasferimento della produzione delle sportive da Hethel negli Stati Uniti. Gli investimenti di Geely, il gruppo proprietario, rimangono sostanziali e significativi, ma l’obiettivo primario è contenere i costi operativi e adeguare volumi e strategie alle reali condizioni di domanda nei mercati globali.

Analisti e concessionari riconoscono nella tecnologia PHEV un ponte pragmatico verso modelli di mobilità più diversificati e flessibili, sebbene le associazioni ambientaliste e le autorità di regolamentazione continuino a esercitare pressioni per limiti più stringenti sui consumi medi. Il vero banco di prova per Lotus si presenterà nei prossimi lanci: la capacità effettiva di trasformare investimenti consistenti e riorganizzazioni strutturali in volumi commerciali sostenibili dipenderà dalle prestazioni concrete della ricarica rapida implementata e dall’accettazione generale del mercato verso questa nuova direzione strategica.

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