Ha il nome di un vulcano e tecnologia da F1: pezzo unico all'asta
La Lotus Etna, prototipo unico del 1984 con V8 e tecnologie da F1, sarà all’asta Broad Arrow di Monterey: storia, caratteristiche e valutazione record
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Un’icona dimenticata della storia automobilistica si prepara a tornare protagonista: la Lotus Etna, un prototipo unico realizzato nel 1984, sarà il fulcro di una delle aste più attese dell’anno. Dopo decenni trascorsi nell’ombra, questa vettura straordinaria sarà battuta il 13 agosto 2025 durante la prestigiosa asta Monterey organizzata da Broad Arrow Auctions, con una stima che potrebbe toccare la cifra record di 400.000 dollari.
Linee firmate Giugiaro
Dietro le linee scolpite e avveniristiche della Lotus Etna si cela la firma di Giorgetto Giugiaro, uno dei più grandi maestri del design automobilistico. Il prototipo fu presentato per la prima volta al British International Motor Show, rappresentando il culmine di una visione tecnica e stilistica che avrebbe potuto rivoluzionare il segmento delle sportive di lusso. A rendere ancora più affascinante la storia di questa vettura è il legame con Colin Chapman, fondatore e anima della casa britannica, scomparso solo due anni prima del debutto della Etna. Sebbene Chapman non abbia potuto vedere completato il progetto, il suo spirito pionieristico permea ogni dettaglio della vettura, dal telaio all’innovazione meccanica.
Il cuore pulsante di questo prototipo unico è il motore V8 Lotus denominato Type 909, frutto della celebre serie 900. Si tratta del primo otto cilindri sviluppato interamente in casa dalla Lotus: un propulsore di 4.0 litri capace di erogare ben 335 cavalli e 400 Nm di coppia. Questi numeri, impressionanti per l’epoca, si traducono in prestazioni di assoluto rilievo: accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,3 secondi e una velocità massima di 290 km/h. Dati che avrebbero permesso alla Etna di competere con le migliori supercar del suo tempo, posizionandola ai vertici della categoria.
Tecnologia da F1
Ma la vera essenza della Lotus Etna non risiede solo nella potenza, bensì nella capacità di anticipare il futuro attraverso soluzioni tecniche derivate direttamente dalla tecnologia Formula 1. Tra le innovazioni più significative spicca la sospensione attiva, ispirata alla monoposto Lotus 92: un sistema elettronico avanzato che consentiva regolazioni istantanee dell’assetto, garantendo una tenuta di strada senza precedenti. Questa dotazione era affiancata da altri dispositivi all’avanguardia come il controllo di trazione, l’ABS e persino un sistema di cancellazione attiva del rumore, tecnologie che sarebbero diventate standard solo molti anni dopo.
Nonostante le straordinarie potenzialità, la storia della Lotus Etna fu segnata da ostacoli insormontabili. Le difficoltà finanziarie che colpirono la Lotus negli anni ’80 e la successiva acquisizione da parte della General Motors nel 1986 decretarono la fine prematura del progetto. Il prototipo venne abbandonato nello stabilimento di Hethel, dove rimase dimenticato fino al 1998. Solo allora ebbe inizio un meticoloso percorso di recupero, culminato nel 2004 con l’acquisto da parte dell’appassionato Olav Glasius. Con il supporto dell’ex ingegnere Lotus Ken Myers, la vettura fu riportata in condizioni operative, anche se la sofisticata sospensione attiva venne sostituita con componenti più tradizionali provenienti dalla Esprit.
Tanti passaggi di proprietà
Nel corso degli anni, la Lotus Etna ha vissuto diversi passaggi di proprietà e partecipato a eventi esclusivi, accrescendo il proprio fascino tra collezionisti e intenditori. Ora, la sua presenza all’asta Monterey rappresenta un’opportunità irripetibile: se dovesse raggiungere la valutazione massima prevista, entrerebbe di diritto nella top five delle Lotus più costose mai vendute, rafforzando il suo status di oggetto del desiderio per gli appassionati del marchio britannico.
Ciò che rende davvero unica la Lotus Etna non è soltanto la sua rarità o la raffinata ingegneria, ma il mistero legato a ciò che avrebbe potuto essere. Questo prototipo unico incarna la visione di una sportiva rivoluzionaria, capace di riscrivere le regole del lusso e delle prestazioni. La sua storia è un tributo all’audacia e all’innovazione di Colin Chapman e un monito su quanto il destino di un capolavoro possa dipendere da scelte e contingenze economiche. Oggi, grazie a Broad Arrow Auctions, la leggenda della Lotus Etna si prepara a vivere una nuova era, pronta a conquistare il cuore di chi saprà coglierne il valore storico e tecnologico.
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