Lancia PuRa Montecarlo, il concept in livrea Alitalia: un sogno

Christopher Giroux reinventa la Beta Montecarlo con il concept digitale PuRa Montecarlo 2025: design futuristico, versione rally e ipotesi elettrica per il rilancio di Lancia

Lancia PuRa Montecarlo, il concept in livrea Alitalia: un sogno
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Giorgio Colari
Pubblicato il 2 ott 2025

Nel panorama automobilistico contemporaneo, pochi marchi evocano emozioni forti e ricordi gloriosi come Lancia. Un nome che ha segnato un’epoca, soprattutto per gli appassionati di motorsport, e che oggi sembra vivere un momento di sospensione tra un passato leggendario e un futuro ancora incerto. In questo scenario si inserisce con forza la proposta visionaria della Pura Montecarlo, un concept digitale che ha saputo infiammare la fantasia degli appassionati e alimentare il dibattito sul possibile rilancio del marchio.

Frutto della creatività dell’artista Christopher Giroux, la Pura Montecarlo rappresenta una reinterpretazione moderna della storica Beta Montecarlo. Non si tratta di un semplice esercizio di stile, ma di una vera e propria dichiarazione d’intenti: linee tese e taglienti, superfici triangolari e una firma luminosa a LED che attraversa il frontale, segnano una rottura con il passato senza rinnegarlo. La versione pensata per il rally si distingue per le livree iconiche che omaggiano la storia sportiva italiana, con richiami visivi immediati alle mitiche corse degli anni d’oro.

Grande creatività

La proposta di Giroux non è legata a piani ufficiali di Stellantis, ma il suo valore simbolico è indiscutibile. Da un lato, essa sottolinea il divario tra il glorioso passato del marchio, quando dominava i campionati mondiali con vetture leggendarie come la Stratos, la 037 e la Delta Integrale, e la realtà attuale, in cui la gamma si riduce quasi esclusivamente alla Ypsilon. Dall’altro, suggerisce una doppia strada per il futuro: da una parte il mantenimento di un’identità storica forte, dall’altra una rivoluzione stilistica e tecnologica che abbracci l’elettrificazione e l’innovazione.

Il concept digitale colpisce per la sua visione futuristica: la carrozzeria affilata, la firma luminosa frontale, gli interni ipertecnologici con sedili in carbonio e interfacce digitali proiettano la Pura Montecarlo nel mondo delle auto da sogno. Sul piano tecnico, si ipotizza una propulsione elettrica ad alte prestazioni, con una versione dedicata alle competizioni dotata di assetto specifico per affrontare le sfide dei moderni rally.

Stuzzica la nostalgia

Nonostante la natura non ufficiale del progetto, la Pura Montecarlo ha già acceso le discussioni tra gli appassionati. Da una parte c’è chi esalta i dettagli che richiamano le storiche livree Alitalia e Martini, o i cerchi dorati della versione rally, considerandoli elementi chiave per ricostruire l’immagine sportiva di Lancia. Dall’altra, non mancano le voci scettiche che sottolineano la difficoltà di riportare il marchio ai fasti del passato, specie in un’epoca in cui sviluppare una vettura elettrica ad alte prestazioni fedele alla tradizione richiederebbe investimenti ingenti e un ripensamento radicale delle strategie aziendali.

Per Stellantis, un progetto di questo tipo implicherebbe una valutazione strategica complessa. Il patrimonio storico ed emotivo di Lancia potrebbe giustificare la creazione di prodotti di nicchia, capaci di catalizzare l’attenzione dei media e degli appassionati. Tuttavia, il mercato attuale premia scelte più prudenti, orientate ai volumi e alla sostenibilità economica. Di conseguenza, un’auto come la pura montecarlo potrebbe trovare spazio come concept dimostrativo o in una serie limitata, piuttosto che come modello destinato alla produzione di massa.

Un fenomeno crescente

Il fenomeno mette in luce anche il ruolo crescente che gli artisti digitali e le community online stanno assumendo nella definizione delle nuove narrative automobilistiche. Progetti nati nel mondo virtuale, come quello di christopher giroux, sono in grado di influenzare l’opinione pubblica e di stimolare i costruttori a esplorare percorsi alternativi. La Pura Montecarlo, pur rimanendo per ora confinata al digitale, ha saputo riaccendere la discussione su cosa debba essere oggi Lancia: un marchio ancorato alle sue radici o un laboratorio di innovazione che osa guardare avanti.

In definitiva, la proposta di Giroux è più di un semplice esercizio stilistico: è una provocazione, un invito a risvegliare la magia della Beta Montecarlo e della Delta Integrale attraverso idee audaci e tecnologie all’avanguardia. Un segnale che, per ritrovare il suo posto nel cuore degli appassionati e sulle strade del futuro, lancia deve saper coniugare memoria e innovazione, tradizione e visione.

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