La Lancia Delta che avrebbe dovuto combattere nel DTM: fascino incredibile

Scopri la storia della Lancia Delta Touring Car, la visione che avrebbe potuto rivoluzionare i rally e il campionato turismo tedesco.

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 21 lug 2025
La Lancia Delta che avrebbe dovuto combattere nel DTM: fascino incredibile

Sono passati ormai 34 anni da quando la Lancia Delta ha lasciato il palcoscenico dei rally, ma il suo mito continua a vivere con una forza inarrestabile, capace di attraversare generazioni e di ispirare ancora oggi appassionati e creativi. La sua epoca d’oro si è interrotta bruscamente quando il gruppo Fiat decise di voltare pagina, abbandonando le competizioni con la Lancia per concentrare le proprie energie sull’Alfa Romeo 155 nel competitivo mondo del DTM. Questa scelta ha lasciato una domanda sospesa nell’aria, un “e se?” che ha acceso la fantasia di molti: cosa sarebbe successo se la Delta avesse continuato a correre, magari reinventandosi come Touring Car?

Un’idea geniale

Proprio questa domanda ha acceso la creatività di Davide Virdis, artista digitale che ha saputo dare forma a un sogno rimasto a lungo inespresso. Il suo progetto visivo, ricco di fascino e nostalgia, immagina una Lancia Delta reinterpretata per il mondo delle competizioni turismo. L’auto, nella sua visione, conserva l’anima inconfondibile della Delta, ma si trasforma in una berlina da pista pronta a sfidare i giganti tedeschi sulle curve più insidiose dei circuiti europei. La silhouette, più filante e affusolata, richiama da vicino quella della storica Prisma, pur mantenendo la forza espressiva e la sportività tipica del modello originario.

A rendere immediatamente riconoscibile questa creazione è l’iconico schema cromatico Martini Racing, che avvolge la carrozzeria in un abbraccio di colori e ricordi. Le celebri strisce blu e rosse, simbolo della squadra corse torinese, si stagliano su una base rossa intensa, richiamando alla mente le gloriose imprese della Delta nei rally mondiali. Ma il lavoro di Davide Virdis va ben oltre la semplice estetica: il design integra elementi tecnici tipici delle auto da competizione più estreme, a partire dal roll bar completamente integrato, che garantisce rigidità e sicurezza anche nelle condizioni più estreme.

Estetica ben chiara

Tra i dettagli che catturano lo sguardo degli appassionati spiccano i cerchi in lega OZ bianchi multirazza, autentico omaggio all’estetica racing degli anni ’90, quando le vetture da corsa si distinguevano per le livree sgargianti e le soluzioni tecniche audaci. Non meno spettacolare è la scelta degli scarichi alti, che emergono dal baule in posizione elevata, conferendo all’auto un aspetto aggressivo e al tempo stesso funzionale: una soluzione tecnica pensata per ottimizzare le prestazioni e sottolineare la vocazione corsaiola del modello. L’imponente ala posteriore, arricchita da un elemento verticale centrale, è studiata per garantire la massima deportanza nei tratti più veloci dei circuiti, segno di una progettazione attenta anche ai minimi dettagli.

L’insieme di questi elementi racconta una storia alternativa, in cui la Lancia Delta non avrebbe mai lasciato il palcoscenico, ma avrebbe invece proseguito la sua evoluzione naturale dalle polverose strade dei rally all’asfalto liscio dei circuiti permanenti. Tuttavia, la realtà storica ci ricorda che la decisione di Fiat si rivelò vincente: l’Alfa Romeo 155 riuscì a imporsi nei principali campionati turismo d’Europa, conquistando titoli in Germania, Regno Unito e Italia, e spianando la strada al successo della 156, che avrebbe continuato a dominare la scena delle competizioni turismo per anni.

Un esercizio di stile ma non solo

Eppure, il render di Davide Virdis va oltre il semplice esercizio di stile: rappresenta un tributo sentito a una leggenda dell’automobilismo italiano, un modo per mantenere viva la passione e il sogno di vedere la Lancia Delta ancora una volta protagonista in pista. È il simbolo di un desiderio collettivo, di un’idea che, pur non essendo mai stata realizzata, continua ad alimentare la fantasia di chi vede nell’auto torinese qualcosa di più di un semplice mezzo: un’icona, un simbolo di sfida e innovazione, capace di far battere il cuore anche a distanza di decenni.

In definitiva, questa visione alternativa della Lancia Delta come Touring Car rappresenta molto più di un sogno ad occhi aperti: è la dimostrazione che le vere leggende non muoiono mai, ma si trasformano, continuando a ispirare generazioni di appassionati e a far sognare chiunque ami il motorsport e la storia dell’automobile italiana.

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