Un motore da 738 CV con un peso di 13,1 kg: è già rivoluzionario

Yasa presenta un motore elettrico da 738 CV e 13,1 kg, superando i record di densità e puntando su produzione sostenibile senza terre rare.

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 21 lug 2025
Un motore da 738 CV con un peso di 13,1 kg: è già rivoluzionario

Un nuovo traguardo nel settore della mobilità elettrica sta per ridefinire le regole del gioco: il prototipo di motore elettrico sviluppato da Yasa, società britannica sotto il controllo di Mercedes Benz, segna una svolta senza precedenti in termini di performance e efficienza. Con numeri che impressionano anche gli addetti ai lavori, questa innovazione promette di accelerare il percorso verso una mobilità più sostenibile e tecnologicamente avanzata, ponendo solide basi per il futuro delle supercar ibride e dei veicoli elettrici di fascia alta.

Rivoluzione tecnologica

Il cuore di questa rivoluzione tecnologica batte grazie a un propulsore in grado di erogare ben 738 cavalli, a fronte di un peso incredibilmente contenuto di soli 13,1 chilogrammi. Il risultato è una densità di potenza pari a 56 cavalli per ogni chilogrammo, un valore che stabilisce un nuovo riferimento mondiale per i motori elettrici. Questi dati non sono solo impressionanti sulla carta: rappresentano un passo avanti concreto rispetto all’attuale leader del mercato, l’australiano Equipmake HPM-400, che si ferma a 54 CV/kg con un peso totale di 40 kg.

Ciò che rende il progetto Yasa ancora più interessante è l’approccio ingegneristico adottato nella sua realizzazione. A differenza di molti prototipi che fanno leva su laminazioni cobalto ferro, materiali rari o tecnologie di nicchia come la stampa 3D, il team britannico ha scelto di percorrere una strada diversa. Il nuovo motore elettrico è stato infatti progettato fin dall’inizio per essere prodotto in grandi volumi, adottando materiali di uso comune e processi produttivi già collaudati nell’industria. Questa filosofia produttiva consente non solo di abbattere i costi, ma anche di garantire una rapida diffusione della tecnologia su larga scala.

Per i più rinomati brand

Tim Woolmer, fondatore e direttore tecnico di Yasa, ha sottolineato come il vero segreto del successo risieda nella concretezza: “Abbiamo dimostrato che non servono materiali esotici o metodi produttivi sperimentali per raggiungere prestazioni record”. Un’affermazione che acquista ancora più valore considerando che la produzione di questo innovativo propulsore avverrà nello stabilimento di Oxfordshire, con una capacità annua prevista di ben 50.000 unità. Questo dato evidenzia la volontà dell’azienda di puntare fin da subito sulla produzione serie, abbandonando la logica dei prototipi destinati solo a test di laboratorio o a produzioni limitate.

Non è un caso che Yasa sia già un nome di riferimento nel mondo delle supercar ibride ed elettriche. Il marchio fornisce da tempo i propri sistemi di propulsione a case automobilistiche di altissimo livello come Ferrari, Lamborghini e Mercedes Benz, contribuendo allo sviluppo di modelli che rappresentano l’avanguardia della tecnologia automotive. Sebbene non siano ancora state rese note le tempistiche precise per l’avvio della produzione in serie o i modelli specifici che saranno equipaggiati con questo motore rivoluzionario, è ragionevole ipotizzare che la prima applicazione avverrà su vetture di segmento premium, dove l’innovazione rappresenta un valore aggiunto fondamentale.

Performance eccezionali

La vera forza della soluzione proposta da Yasa sta nella sua capacità di unire performance eccezionali a una efficienza produttiva senza precedenti. Invece di inseguire tecnologie futuristiche difficilmente industrializzabili, l’azienda britannica ha scelto di lavorare su un’idea concreta, immediatamente applicabile e in grado di integrarsi con i processi esistenti nell’industria automobilistica. Questo approccio pragmatico potrebbe rappresentare il vero elemento di discontinuità, accelerando in modo significativo la transizione verso una mobilità elettrica accessibile e ad alte prestazioni.

L’innovazione, dunque, non risiede soltanto nei numeri record del nuovo motore elettrico, ma soprattutto nella visione industriale che guida Yasa. Una visione che mette al centro la scalabilità, la sostenibilità e la capacità di portare la tecnologia fuori dai laboratori per renderla protagonista sulle strade di tutto il mondo. In un settore in continua evoluzione come quello della mobilità elettrica, questa strategia potrebbe segnare l’inizio di una nuova era, dove le prestazioni d’eccellenza e la produzione di massa non sono più in contrapposizione, ma diventano finalmente compatibili.

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