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Kia: il futuro è nell’elettrificazione e nei servizi di mobilità

I vertici del marchio coreano aggiornano il “Plan S” finalizzato ad un sostanziale “new deal”: 11 novità elettriche entro il 2026, sviluppo dei progetti di mobilità condivisa e PBV per diventare marchio leader nell’elettrificazione.

Avanti con la transizione verso la e-mobility, seppure lievemente diluita nel tempo rispetto a quanto già annunciato; conferma della diversificazione dei servizi alla mobilità; rafforzamento della fascia di mercato “Purpose-built Vehicle” con il lancio della prima novità nel 2022. Cifre alla mano, le previsioni di vendita stimano 1,6 milioni di unità elettrificate all’anno (di cui almeno 880.000 ad alimentazione elettrica) entro il 2030, che incideranno per il 40% sul totale delle consegne; a queste si aggiungerà un milione di veicoli sviluppati specificamente per i nuovi servizi di mobilità, fino ad arrivare a ben 2,6 milioni di veicoli elettrificati ogni anno.

Non più soltanto “semplice” Casa costruttrice

Ecco, in estrema sintesi, alcuni dei dati principali annunciati da Ho Sung Song, presidente e amministratore delegato di Kia. Il marchio coreano, al centro di un maxi programma di riposizionamento strategico – il “Plan S” dettagliato nelle prime settimane del 2020 – che prevede una sostanziale evoluzione dell’azienda da “semplice” Casa costruttrice di autoveicoli ad un futuro ruolo di fornitore di servizi in un contesto notevolmente più ampio, aveva lo scorso gennaio dato vita operativa al mega progetto, mettendo “nero su bianco” gli step fondamentali della nuova strategia, finalizzata all’assunzione di una nuova “vision” di ideatore e fornitore di inedite soluzioni per la mobilità sostenibile, iniziata con un importante rebranding (ora si chiama soltanto Kia: il suffisso “Motors” è stato abbandonato, proprio a sottolineare l’evoluzione di immagine dell’azienda). Che, è chiaro, saranno parallele all’identità industriale di car maker; tuttavia, ne costituiranno un’appendice complementare ed essenziale.

E rispetto a quanto annunciato nei mesi scorsi, il top management Kia conferma l’”offensiva zero emission” (appunto: l’arrivo di 11 novità ad alimentazione elettrificata, 7 delle quali a propulsione 100% elettrica), tuttavia non più al 2025, bensì al 2026. La timeline viene dunque leggermente spostata in avanti. Del resto, le iniziative strategiche in cantiere sono molteplici, come vedremo.

Il nuovo pianale E-Gmp al centro dell’evoluzione zero emission

Più nello specifico, anticipano i vertici Kia, i sette nuovi veicoli elettrici attesi entro il 2026 saranno del tutto nuovi, e verranno allestiti sulla piattaforma modulare E-Gmp (Electric Global Modular Platform), il cui layout venne illustrato a dicembre 2020 e che rappresenterà, in effetti, la “base di partenza” per una nuova lineup di modelli alimentati a batteria appartenenti alle fasce di mercato di segmento C, D, E, SUV e crossover. La prima vettura sviluppata sul nuovo pianale modulare per veicoli a zero emissioni è l’imminente Ioniq 5 attesa entro metà 2021. Altri quattro modelli (per arrivare, appunto, alle 11 novità anticipate) verranno progettati sulla base di vetture proposte anche con alimentazione termica, un po’ come già avviene con Kia e-Soul e Kia e-Niro.

Verso la guida automatizzata Livello 3

Riguardo allo sviluppo della connettività, questa procederà in parallelo al lancio dei nuovi modelli elettrici, che disporranno di nuove ed ancora più estese funzionalità intelligenti in virtù dell’applicazione di servizi Audio Video Navigation Telematics (AVNT), Over-the-Air (OTA) and Feature on Demand (FoD). Ad esempio: il primo modello “zero emission-new gen” di Kia, attualmente denominato “CV” come codice di progetto, sarà equipaggiato con nuovi dispositivi HDA2 (Highway Driving Assist di Livello 2); e, dal 2023, la gamma EV di Kia verrà provvista del sistema HDP (Highway Driving Pilot), tecnologia di guida automatizzata di Livello 3.

PBV: mobilità on demand

Oltre all’evoluzione della propria gamma rivolta al mercato dei clienti privati, Kia tiene in grande considerazione il comparto PBV, acronimo che sta per Purpose-built Vehicle: una recente stima prevede che la domanda di veicoli finalizzati a precise funzionalità di utilizzo è destinata ad aumentare fino a cinque volte entro il 2030, in ordine alla rapida e notevole crescita dei servizi di car sharing e dell’e-commerce. Per questo, Kia detiene sul proprio taccuino delle priorità lo sviluppo di una nuova “famiglia” PBV, il primo dei quali è atteso nel 2022, cui ne seguiranno altri – e tutti accomunati dalla medesima base progettuale: nella fattispecie, una nuova piattaforma “Skateboard” che si caratterizza per la presenza di strutture modulari progettate per soddisfare le richieste specifiche di mobilità di una vasta gamma di clienti aziendali e flotte – in base alle esigenze dei mercati.

L’obiettivo è di venderne un milione di esemplari all’anno entro il 2030, ed assumere un ruolo leader anche in questo settore: per raggiungere questo traguardo, i vertici del marchio che fa capo al colosso Hyundai Motors prevedono di espandere il proprio raggio d’azione nel comparto PBV attraverso progetti di partnership con altre società, per sviluppare nuove piattaforme da dedicare alla mobilità “on demand” di persone (car sharing) e consegne senza conducente ed e-commerce.

Espansione dei futuri servizi di mobilità

Iniziative di noleggio e utilizzo condiviso dei veicoli rappresenteranno un’altra consistente fetta del core business di Kia in un’ottica già a breve termine. Si prevede, a questo proposito, l’espansione dei servizi Kia Mobility, attivi in Italia ed in Russia da alcuni mesi, verso altri Paesi europei; così come il servizio di car sharing Wible, presente in Spagna, che si amplierà con i programmi Wible Más e Wible Empresas (nome provvisorio).

Per il business-to-government ed il b2b, Kia avvierà un servizio basato su veicoli elettrici che combina abbonamento e car sharing. In base a questo nuovo concetto di servizio di mobilità, i veicoli potranno essere utilizzati per lavoro nei giorni feriali e noleggiati da privati ​​nei fine settimana. In Corea, il programma di abbonamento “Kia Flex”, introdotto nel 2019, evolverà entro fine 2021 in una versione globale, ribattezzata “Kia Subscription”: questo servizio sarà gestito da Sixt Leasing, società acquisita nel 2020 da Hyundai Motor Group, con la relativa flotta di veicoli che sarà fornita da società e dealer locali che si affilieranno al progetto.

Obiettivi finanziari a breve, medio e lungo termine

Contestualmente all’”upgrade” del proprio piano strategico Plan S, Kia espone in termini economico-finanziari gli obiettivi per i prossimi nove anni. Nel dettaglio, il traguardo 2021 prevede 2,92 milioni di veicoli venduti nel mondo, con un incremento del 12,1%, un aumento del 10,8% del fatturato (che, si stima, supererà 48,5 miliardi di euro) ed un +70,1 di profitto operativo (circa 2,6 miliardi di euro). In un arco temporale più ampio, il progressivo debutto dei nuovi modelli elettrici e l’attuazione dei nuovi programmi strategici – che comportano un monte-investimenti di circa 3,7 miliardi di euro all’anno fino al 2025 – stima un aumento del margine operativo dall’attuale 5,4% al 7,9% nel 2025.

Entro il 2030, si prevede di raggiungere livelli di vendita annui per 1,6 milioni di veicoli elettrificati (ibridi, ibridi plug-in ed elettrici), cifra che corrisponderà al 40% del totale, e di cui almeno 880.000 unità saranno elettriche. Aggiungendo a questa cifra un milione di veicoli dedicati ai servizi alla mobilità, l’obiettivo finale di Kia per il 2030 indica 2,6 milioni di veicoli elettrificati all’anno.

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