Incentivi auto elettriche 2025-2026: tutto quello che c’è da sapere
Scopri i nuovi incentivi auto elettriche 2025-2026: chi può accedere, come richiederli, importi e dettagli per privati e microimprese. Tutte le novità.
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Una vera e propria rivoluzione verde è alle porte per il mercato automobilistico italiano, grazie all’approvazione definitiva del nuovo piano di incentivi auto elettriche valido per il biennio 2025-2026. Il provvedimento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 settembre dopo il via libera della Corte dei Conti, prevede uno stanziamento di ben 597 milioni di euro, destinati a spingere la mobilità elettrica e a favorire il rinnovo del parco auto nazionale. Un’opportunità senza precedenti, con contributi che possono raggiungere la soglia record di 11.000 euro per i privati e coprire fino al 30% del prezzo per le microimprese.
Il piano di bonus auto elettriche nasce dalla necessità di accelerare la transizione verso una mobilità più sostenibile, sfruttando i fondi PNRR non ancora impiegati per lo sviluppo della rete di ricarica nazionale. L’obiettivo è duplice: stimolare la domanda di veicoli a zero emissioni e contribuire concretamente alla riduzione delle emissioni inquinanti che gravano sulle nostre città.
Il sistema di incentivi si rivolge principalmente a due categorie di beneficiari. Da una parte, i cittadini privati con un ISEE fino a 40.000 euro, ma con una condizione fondamentale: la residenza deve essere situata all’interno di una delle 83 area urbana funzionale (FUA) individuate sul territorio nazionale. Queste aree rappresentano circa il 56% della popolazione italiana e sono state selezionate in base a criteri di densità abitativa e impatto ambientale, per massimizzare l’efficacia delle misure adottate. Dall’altra parte, il provvedimento coinvolge anche le microimprese con sede legale nelle stesse aree, riconoscendo il ruolo chiave che queste realtà possono avere nella diffusione della mobilità sostenibile, soprattutto per quanto riguarda i veicoli commerciali.
Un aspetto centrale del nuovo schema di incentivi è l’obbligo di rottamazione veicoli più inquinanti. Sia per i privati che per le microimprese, l’accesso al contributo è vincolato alla demolizione di un veicolo fino a Euro 5, già intestato al richiedente da almeno sei mesi. La demolizione dovrà essere effettuata entro 30 giorni dalla consegna della nuova auto elettrica, assicurando così un impatto immediato e concreto sulla qualità dell’aria.
Per quanto riguarda i privati, il contributo varia in funzione dell’ISEE. Chi presenta un indicatore fino a 30.000 euro potrà beneficiare del massimo incentivo di 11.000 euro, mentre per chi si colloca nella fascia 30.000-40.000 euro il contributo scende a 9.000 euro. È importante sottolineare che l’acquisto deve riguardare esclusivamente veicoli elettrici con un prezzo di listino non superiore a 35.000 euro (IVA esclusa), una scelta che mira a rendere l’auto elettrica accessibile a un pubblico sempre più ampio. Le microimprese, invece, potranno acquistare fino a due veicoli commerciali elettrici, beneficiando di un contributo pari al 30% del prezzo d’acquisto, fino a un massimo di 20.000 euro.
Un’altra novità significativa riguarda la procedura di richiesta degli incentivi, che diventa completamente digitale. I richiedenti dovranno registrarsi su una piattaforma informatica sviluppata da Sogei, la cui attivazione è prevista per il mese di ottobre. Sarà necessario inserire i dati personali e quelli del veicolo da rottamare, generando così un voucher che la concessionaria potrà validare entro 30 giorni dalla firma del contratto. Inoltre, il nuovo veicolo dovrà restare intestato al beneficiario per almeno 24 mesi, a garanzia di un reale impegno verso la mobilità elettrica.
Un elemento innovativo e di grande interesse è l’introduzione dell’eco score, un parametro destinato a valutare l’impronta di carbonio dell’auto lungo tutto il suo ciclo di vita. Sebbene i criteri specifici per il calcolo dell’eco score non siano ancora stati definiti, questa novità rappresenta un importante passo avanti verso una mobilità non solo a basse emissioni, ma anche attenta all’intero impatto ambientale del veicolo, dalla produzione allo smaltimento.
Con questo ambizioso piano di incentivi auto elettriche, il governo intende dare una svolta decisiva alla diffusione dei veicoli a zero emissioni, sostenendo sia i cittadini sia le microimprese nelle scelte di acquisto più responsabili. L’utilizzo dei fondi PNRR e la centralità delle area urbana funzionale confermano una strategia orientata al futuro, capace di coniugare sviluppo economico, innovazione e tutela dell’ambiente. La sfida ora è cogliere al meglio queste opportunità, contribuendo attivamente al cambiamento del panorama automobilistico italiano e alla costruzione di città più vivibili e sostenibili.
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