Il ritorno della Honda Prelude dopo 25 anni di assenza: com'è

La nuova Honda Prelude eHEV torna in Europa con 184 PS, sistema ibrido eHEV, tecnologia S Shift, Active Sound Control e sospensioni ispirate alla Civic Type R

Il ritorno della Honda Prelude dopo 25 anni di assenza: com'è
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Giorgio Colari
Pubblicato il 27 ott 2025

Dopo un quarto di secolo di attesa, una delle leggende dell’automobilismo torna finalmente sulle strade europee: la Prelude si riaffaccia sul mercato, completamente rinnovata e pronta a scrivere un nuovo capitolo nella storia delle sportive. Lanciata nell’autunno 2025, questa nuova generazione porta con sé non solo un nome carico di fascino, ma anche una dotazione tecnica e tecnologica che guarda dritto al futuro.

Ibrida e coinvolgente

Honda sceglie di reinterpretare la sua iconica coupé con una formula inedita: il cuore pulsante della vettura è un sofisticato sistema ibrida full hybrid, capace di offrire prestazioni coinvolgenti e consumi contenuti. Al centro del progetto troviamo un motore benzina 2.0 abbinato a due propulsori elettrici, per una potenza complessiva di 184 PS. Una soluzione che coniuga la tradizione sportiva del marchio con le esigenze di efficienza e sostenibilità imposte dai tempi moderni.

La nuova eHEV rappresenta l’evoluzione della filosofia Honda in materia di propulsione: l’elettrificazione non è solo un obbligo normativo, ma diventa un’opportunità per esaltare il piacere di guida. Quattro le modalità selezionabili dal conducente – Comfort, GT, Sport e Individual – che permettono di personalizzare il carattere dell’auto in base alle proprie preferenze e alle condizioni di marcia.

Tecnica raffinata

Un elemento distintivo di questa generazione è senza dubbio il sistema S Shift, una raffinata evoluzione del Linear Shift Control. Questa tecnologia simula il funzionamento di un cambio automatico a otto rapporti, regalando al guidatore sensazioni analoghe a quelle delle trasmissioni tradizionali. Grazie alle palette al volante, è possibile intervenire manualmente sui rapporti virtuali, ottenendo effetti come il rev-matching in scalata. L’esperienza di guida è ulteriormente amplificata dall’Active Sound Control, che riproduce in abitacolo le sonorità tipiche delle sportive, coinvolgendo i sensi e aumentando il coinvolgimento.

Dal punto di vista stilistico, la nuova Prelude mantiene fede al suo DNA. Le linee tese e il profilo basso richiamano le forme aerodinamiche dei deltaplani, mentre la silhouette filante trasmette immediatamente un senso di dinamismo e aggressività. L’abitacolo, invece, è un mix perfetto di sportività e tecnologia: il quadro strumenti digitale da 10,2 pollici si adatta graficamente alla modalità di guida selezionata, mentre il sistema infotainment da 9 pollici offre piena compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto, garantendo connettività e intrattenimento a bordo.

Sportiva ma anche pratica

Nonostante la vocazione sportiva, la coupé giapponese non dimentica la praticità: quattro posti comodi e un bagagliaio da ben 663 litri, accessibile tramite un ampio portellone, rendono questa vettura perfetta anche per l’uso quotidiano. Il telaio, sviluppato sulla base dell’esperienza maturata con la Civic Type R, integra sospensioni posteriori multi-link evolute e ammortizzatori a controllo adattivo, offrendo così un bilanciamento ottimale tra handling e comfort. A rendere la guida ancora più precisa e sicura, interviene anche il sistema Agile Handling Assist, pensato per garantire stabilità e reattività in ogni situazione.

La sicurezza è un altro punto di forza: la dotazione di serie comprende l’intero pacchetto Honda SENSING, che include tecnologie avanzate come Adaptive Cruise Control e Lane Keeping Assist, tarate appositamente per sfruttare al meglio le caratteristiche della nuova piattaforma.

Il ritorno della Prelude rappresenta una scelta strategica per Honda nel percorso di elettrificazione della gamma, ma anche un omaggio alla tradizione dei modelli emozionali che hanno fatto la storia del marchio. L’adozione di un powertrain ibrido di media potenza e di soluzioni che simulano i comportamenti meccanici tradizionali promette di dividere gli appassionati: da una parte chi apprezzerà l’equilibrio tra efficienza e piacere di guida, dall’altra i puristi che continueranno a preferire la meccanica pura.

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