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Come guidare d’inverno: tecniche di guida e frenata

Guidare l’auto in inverno esige prudenza: ecco quali accorgimenti usare per gestire situazioni di emergenza, e come prevenire i rischi.

Come si guida d’inverno, e quali tecniche di guida e di frenata sono da adottare? Quali accorgimenti sono da mettere in pratica e come prepararsi (se non è stato possibile evitarle) a situazioni di emergenza? Si tratta di una serie di questioni che ogni anno, all’approssimarsi dei mesi più freddi, tornano a proporsi a milioni di automobilisti. Se è vero che con l’evoluzione delle tecnologie di bordo (cioè con una sempre più diffusa presenza di ADAS) i dispositivi di controllo attivo aiutano i conducenti nella guida di tutti i giorni, va tenuto presente che il controllo umano sul veicolo è imprescindibile. E c’è da giurarci che sarà così ancora per un bel po’.

In questa guida analizziamo cosa vuol dire guidare in inverno: quali situazioni è sempre possibile dover affrontare, come prevenire condizioni-limite, come minimizzare o annullare il rischio di una slittata o di un aquaplaning (quindi come adottare le corrette tecniche di guida e frenata), quali fattori sono da tenere in maggiore considerazione, come evitare lo stress e la stanchezza sistemandosi alla guida dell’auto nella posizione più giusta, e quali elementi dell’auto (gomme, freni, sospensioni) bisogna avere cura di mantenere in perfetto ordine.

Come guidare nei mesi invernali

La guida in inverno presuppone prudenza, calma e attenzione. Un imprevisto può sempre avvenire: cause naturali (nevicate improvvise, nebbia, ghiaccio sulla strada, asfalto viscido) o… artificiali (ad esempio: un’altra vettura che ha sbandato ed è ferma in mezzo alla strada). Per questo, nei mesi più freddi – ancor più che in tutti gli altri periodi dell’anno – è fondamentale mettersi alla guida di un’auto mentalmente preparati a fronteggiare situazioni di marcia più impegnative.

Frenare in sicurezza nella guida invernale

Può accadere che durante la guida in inverno anche la presenza dell’ABS non sia sufficiente a fermare la vettura in modo sicuro. Per questo, alla base di tutto c’è la prudenza, che non deve mai mancare. Se si guida con attenzione e cautela, si ha naturalmente la calma per poter valutare caso per caso come intervenire sui comandi dell’auto.

Nel caso dei freni, ad esempio, è possibile che il guidatore debba decidere, in una frazione di secondo, come comportarsi: se cioè sia meglio mantenere la frenata (rischiando così che il retrotreno possa oscillare di più) oppure, al contrario, puntare a raddrizzare le ruote posteriori alleggerendo per un attimo la pressione sul freno. È fondamentale tenere presente che bisogna rientrare sulla traiettoria giusta nel più breve tempo (e spazio) possibile, altrimenti si rischia che il veicolo parta per la tangente o che si inneschi un testacoda: in queste situazioni, governare l’auto è molto difficile.

Guidare sulla neve

La guida di un’auto sulla neve esige estrema dolcezza e gradualità nei comandi e nelle manovre. Per essere ragionevolmente sicuri di procedere senza rischi, è bene attenersi ad una serie di accorgimenti, che indichiamo di seguito.

  • Dolcezza nella guida: non frenare né accelerare bruscamente;
  • Saper anticipare i movimenti della vettura, agendo con delicatezza sullo sterzo un po’ prima di quando si imposterebbe una curva o si compirebbe una manovra con l’asfalto asciutto;
  • Aumentare la distanza di sicurezza dal veicolo che precede (questo vale anche nella guida con la pioggia);
  • Utilizzare il più possibile il freno motore, scalando al rapporto inferiore e non frenando;
  • Montare le gomme invernali o le catene da neve, che è un obbligo sancito dal Codice della Strada (ne parliamo diffusamente più sotto);
  • In discesa e se si guida una vettura con cambio automatico, selezionare la modalità di marcia contraddistinta dal pulsante con il fiocco di neve (dove presente), e in ogni caso tenersi molto leggeri con l’acceleratore, non frenare e anticipare le sterzate.

Come gestire lo slittamento

Se, nonostante tutti i tentativi per mantenere la giusta traiettoria, l’auto sbanda, non c’è altro da fare se non correggere la slittata. Bisogna agire in tempo, in modo da anticipare lo slittamento, con una manovra contraria all’azione della vettura. Questo vale in curva come in rettilineo.

  • Slittamento di un’auto a trazione anteriore. Le vetture “tuttoavanti” sono per motivi progettuali più portate al sottosterzo. Per questo, è importante non insistere con la sterzata verso l’interno della curva, e contemporaneamente evitare di frenare e non “mollare” del tutto l’acceleratore;
  • Slittamento di un’auto a trazione posteriore. Se il retrotreno “parte”, è bene controsterzare leggermente (senza esagerare!), non frenare e decelerare con delicatezza;
  • Slittamento di una vettura a trazione integrale. Le auto 4×4 riescono, di norma, ad “uscire” meglio da fenomeni di slittamento rispetto alle vetture a due ruote motrici. In genere, è sufficiente accentuare la sterzata – se si è in curva -, e alleggerire il piede dall’acceleratore oppure agire con delicatezza sul pedale del gas (a seconda della situazione, e della distribuzione della coppia motrice fra avantreno e retrotreno). Bisogna tuttavia tenere presente che se non c’è controllo trazione, è possibile che tutte e quattro le ruote perdano aderenza: prima di trovarsi costretti ad improvvisare una manovra d’emergenza che potrebbe sortire l’effetto opposto a una corretta gestione del veicolo, è bene esercitarsi preventivamente in uno spazio libero e ampio.

Prevenire la slittata dell’auto sul ghiaccio

Se l’auto inizia a perdere aderenza a causa di una lastra di ghiaccio presente sulla strada, non c’è molto da fare: uno slittamento sul ghiaccio è molto difficile da controllare (se non impossibile). In effetti, se non si utilizzano gli pneumatici chiodati (nei Paesi che ne consentono il montaggio), si è pressoché indifesi se ci si trova alle prese con del ghiaccio sulla strada. Neanche i migliori pneumatici invernali sono di grande aiuto.

Per evitare di slittare sul ghiaccio, è molto importante pensarci prima e prevenire l’eventualità di trovarsi in questa situazione. Accertarsi cioè, prima di partire (o, mentre si è in viaggio, grazie alle numerose App di navigazione che forniscono situazioni in tempo reale da parte degli utenti registrati) se lungo il tragitto che ci si appresta a compiere ci sia il rischio di trovare del ghiaccio; evitare di mettersi in marcia nelle prime ore del mattino o di notte; prestare grande attenzione ai tratti di strada in ombra; guidare con molta prudenza.

Guida in inverno: attenzione all’aquaplaning

Sapere che alcune situazioni di guida possono accadere vuol dire conoscere il principio-base della buona guida: la prudenza. In caso di pioggia, la vettura va mantenuta a un’andatura tranquilla e “calibrata”, tanto in rettilineo quanto (e soprattutto) in curva. È importante evitare le pozzanghere: il rischio è che possa innescarsi un aquaplaning. Ovvero: quando il battistrada non riesce a smaltire del tutto l’acqua, con la conseguenza che la ruota “galleggia”. Se è soltanto una ruota, e si guida in maniera prudente, il più delle volte si tratta di un attimo e la situazione torna a normalizzarsi. Se invece l’aquaplaning interessa due o più ruote, il rischio di una perdita di controllo è progressivamente maggiore.

Guidare con sicurezza: come posizionarsi al volante in maniera corretta

Per una guida prudente, tanto in inverno quanto nelle altre stagioni dell’anno è fondamentale governare il veicolo con la dovuta maestria. Questo vuol dire che, innanzitutto, bisogna sistemarsi alla guida nella migliore posizione. Si tratta di un accorgimento della massima importanza, perché sistemarsi in maniera ottimale al volante significa guidare più comodamente, con meno stress (quindi meno stanchezza), in tutta tranquillità e con la consapevolezza di poter intervenire al meglio sui comandi.

La posizione del conducente in auto va regolata in base alle caratteristiche morfologiche personali. Quindi: inclinazione e altezza del sedile e regolazione del volante vanno impostate in modo da garantire il pieno controllo del mezzo, a prescindere dall’altezza fisica del guidatore e dalla lunghezza degli arti superiori e inferiori.

  • Sedile. Va regolato in modo da favorire la funzione ammortizzante della colonna vertebrale, senza sollecitarla inutilmente: l’inclinazione dello schienale è, mediamente, di circa 70 gradi rispetto al piano orizzontale. La distanza del sedile deve permettere di poter premere sul pedale della frizione senza distendere la gamba sinistra, che anzi deve restare leggermente piegata;
  • Volante. Tenere le braccia distese mentre si guida, o affrontare le curve più strette i “cross arms” (cioè con le braccia che non lasciano la presa e si sovrappongono) è una tecnica sportiva che l’automobilista di tutti i giorni deve lasciare ai piloti. Il modo migliore per guidare in relax e sicurezza consiste nell’avvicinarsi al volante quel tanto che basta da mantenere entrambe le braccia leggermente piegate (e mantenendo la presa alle “tre meno un quarto”), anche quando si deve posizionare la mano più in alto sulla corona senza dovere muovere la schiena. Lo stesso vale per la leva del cambio: se la trasmissione è di tipo manuale e “tradizionale” (vale a dire con la leva sul “pavimento”), bisogna regolare la propria posizione in modo da poter ingranare la “quinta” senza spostare la schiena;
  • Pedali. Il corretto posizionamento dei piedi sui pedali richiede che ci si debba sistemare in modo da non essere costretti a spostare i piedi ogni volta che si deve agire sui comandi corrispondenti. Il tallone sinistro va lasciato sotto il pedale della frizione, e il tallone destro sotto il pedale del freno. L’utilizzo dei pedali va effettuato mantenendo i talloni sul pavimento: non si deve, cioè, sollevare del tutto il piede, ma inclinandolo. Nella guida in autostrada e nelle strade extraurbane dove si usa poco il cambio (anzi, per molti km non lo si utilizza affatto), è bene lasciare il piede sinistro “a riposo” sul supporto poggiapiede (in alternativa, lasciandolo sotto il pedale della frizione). È importante non guidare con il piede sinistro appoggiato sulla frizione: basta poco (una leggera asperità) per premere senza volerlo sul pedale della frizione, così facendo si accelera il consumo del disco frizione (ed è anche pericoloso, perché si potrebbe anche involontariamente innestare del tutto la frizione, facendo sì che il motore “giri libero” e il veicolo proceda senza più alcun freno motore: è come andare “in folle”, e se non si interviene prontamente è facile provocare un incidente).

Guida in inverno: cura degli pneumatici, delle sospensioni e dei freni

Per guidare in sicurezza nei mesi più freddi, bisogna essere certi che le condizioni e l’equipaggiamento della vettura siano in ordine, e adeguati alle situazioni che possono venire a trovarsi. Di seguito una serie di “voci” da tenere ben presenti.

Gomme invernali

Gli pneumatici M+S sono in Italia obbligatori dal 15 novembre al 15 aprile di ogni anno: motivo per cui, non se ne può fare a meno. In alternativa, si devono avere a bordo le catene da neve (omologate, e pronte ad essere montate in caso di nevicata improvvisa) ed è possibile adottare le gomme 4 Stagioni, a patto che possiedano la medesima dicitura “M+S” (oppure “M-S”, “MS”, “M&S”) delle gomme invernali. Attenzione all’usura delle gomme: il battistrada non può, per legge, essere inferiore a 1,6 mm, tuttavia è consigliabile provvedere a sostituire entrambi gli pneumatici dello stesso assale se il livello del battistrada ha raggiunto 3 mm (per controllarne lo spessore ci sono gli indicatori di usura presenti sulla spalla e fra le scanalature del battistrada, oppure si può utilizzare uno spessimetro, o ancora una moneta da 2 euro: se la corona esterna – zincata – penetra del tutto nel battistrada, lo spessore è ancora adeguato, altrimenti sostituire le gomme).

La pressione degli pneumatici va sempre tenuta nel giusto livello di gonfiaggio (fare riferimento alle indicazioni presenti nel libretto di uso e manutenzione e sulla targhetta collocata in corrispondenza della porta lato guida o dietro lo sportellino del bocchettone di rifornimento carburante, che si riferiscono alla corretta pressione in funzione del carico).

Sospensioni: meglio tenersi “morbidi”

Nella guida in inverno, è consigliabile un assetto un po’ più morbido, perché contrasta la naturale forza centrifuga e l’inerzia alle quali la vettura è sottoposta durante la marcia. Su strada bagnata, innevata o in generale “sporca”, un set di sospensioni più morbido ha la funzione di ammortizzare meglio la tendenza del veicolo a slittare di lato.

Impianto frenante: attenzione alla corretta ripartizione

Con l’avvicinarsi dell’inverno, una diagnosi ai freni è importante: bisogna essere certi che l’impianto frenante sia in perfetto ordine. La ripartizione della frenata fra avantreno e retrotreno dev’essere corretta, le pastiglie e le ganasce dei tamburi non devono essere usurate, l’ABS deve funzionare al meglio. Una diagnosi preventiva in officina è la migliore soluzione.

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