Stellantis dice addio all’idrogeno: stop allo sviluppo dei veicoli Fuel Cell

Stellantis ferma il programma Fuel Cell a idrogeno per i veicoli commerciali: mercato troppo piccolo, pochi incentivi e infrastrutture limitate. Tutti i dettagli

Di Giorgio Colari
Pubblicato il 16 lug 2025
Stellantis dice addio all’idrogeno: stop allo sviluppo dei veicoli Fuel Cell

Il settore automobilistico è stato recentemente scosso da una decisione di portata storica: Stellantis ha annunciato l’abbandono definitivo dei progetti legati alle celle a combustibile alimentate a idrogeno. Una svolta che non solo segna una nuova direzione per il gruppo automobilistico, ma rappresenta anche un chiaro segnale per tutto il comparto della mobilità sostenibile, ponendo l’accento sulle strategie future e sulle reali possibilità di sviluppo delle tecnologie alternative.

Ostacoli insormontabili

La scelta di Stellantis non è stata presa a cuor leggero, ma si fonda su una serie di ostacoli strutturali ormai ritenuti insormontabili. In primis, la carenza di infrastrutture di rifornimento adeguate rappresenta un limite cruciale. Nonostante gli sforzi iniziali e le promesse della tecnologia, la rete per il rifornimento di idrogeno resta drammaticamente sottodimensionata, specialmente in Italia dove si contano appena tre stazioni operative. Persino nei paesi considerati pionieri in questo ambito, si assiste a una progressiva riduzione delle infrastrutture, rendendo di fatto impraticabile un’espansione significativa nel breve termine.

A questi limiti infrastrutturali si aggiungono i costi elevatissimi necessari per avviare e mantenere una filiera industriale competitiva. Gli investimenti richiesti per lo sviluppo delle fuel cell e per la realizzazione di una rete capillare di rifornimento sono oggi giudicati proibitivi, soprattutto in assenza di incentivi statali consistenti all’acquisto e all’utilizzo di questi veicoli. In tale contesto, la possibilità di vedere sul mercato veicoli commerciali leggeri a idrogeno prima del 2030 appare ormai remota, portando inevitabilmente alla cancellazione della produzione della gamma Pro One negli stabilimenti di Hordain e Gliwice.

Una nicchia al momento non funzionale

Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata di Stellantis, ha commentato con parole chiare: “Il segmento dell’idrogeno rappresenta un mercato di nicchia senza prospettive di sostenibilità economica nel medio periodo”. Questa dichiarazione sottolinea come la decisione non sia solo il frutto di difficoltà contingenti, ma rispecchi una valutazione approfondita e pragmatica delle reali condizioni di mercato. In altre parole, il gruppo ha scelto di orientare i propri investimenti e le proprie risorse verso tecnologie più consolidate e, soprattutto, in grado di garantire risultati concreti sia in termini di competitività che di sostenibilità.

Un aspetto particolarmente rilevante di questa svolta riguarda la gestione delle risorse umane coinvolte nei progetti di fuel cell. Stellantis ha infatti assicurato che i lavoratori degli impianti interessati non subiranno ripercussioni occupazionali. Le attività di ricerca e sviluppo saranno riconvertite su progetti alternativi, con un’attenzione particolare alle tecnologie legate ai veicoli elettrici e all’ibrido, oggi considerate le soluzioni più mature e in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione.

Resta in ballo il dialogo con gli azionisti

Resta tuttavia aperto il dialogo con gli azionisti di Symbio, la joint venture dedicata proprio allo sviluppo della tecnologia a idrogeno. Sarà fondamentale, nei prossimi mesi, trovare un equilibrio tra la necessità di salvaguardare gli interessi aziendali e la gestione delle inevitabili ricadute di mercato derivanti da questa scelta. Il confronto si preannuncia complesso, ma appare ormai inevitabile in un contesto che vede la tecnologia delle fuel cell relegata sempre più ai margini dell’industria automobilistica.

Infatti, mentre pochi costruttori come Toyota e BMW proseguono nello sviluppo di veicoli a idrogeno, la maggior parte del settore ha già spostato l’attenzione su tecnologie più accessibili e scalabili. La crescente diffusione dei veicoli elettrici e la costante evoluzione delle soluzioni ibride testimoniano come il mercato sia ormai orientato verso opzioni in grado di garantire una reale sostenibilità economica e una rapida adozione da parte del grande pubblico.

La decisione di Stellantis riflette dunque una valutazione attenta delle condizioni attuali e delle prospettive future del settore. La scelta di abbandonare la via dell’idrogeno e delle fuel cell a favore di tecnologie già affermate come i veicoli elettrici e l’ibrido appare oggi l’unica strategia realmente sostenibile per garantire competitività e crescita in un mercato sempre più orientato alla mobilità a zero emissioni. Una decisione che, senza dubbio, farà scuola e influenzerà le strategie dei principali attori dell’automotive mondiale nei prossimi anni.

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