Green NCAP 2025: la classifica delle auto che inquinano meno nel ciclo di vita
Green NCAP introduce la Valutazione del Ciclo di Vita (LCA) per giudicare la reale sostenibilità delle automobili attualmente in vendita.
Il panorama dell’auto sostenibile sta vivendo una trasformazione radicale, e la Green NCAP si conferma protagonista di questa rivoluzione, ridefinendo i parametri con cui valutiamo la sostenibilità dei veicoli. L’organizzazione ha infatti introdotto un nuovo sistema basato sulla LCA (Life Cycle Assessment), una metodologia che va ben oltre il semplice calcolo delle emissioni allo scarico, abbracciando l’intero ciclo di vita del veicolo: dall’estrazione delle materie prime fino al loro smaltimento. In questo nuovo scenario, le auto elettriche conquistano il podio, con modelli come Mini Cooper E, Fiat 600e e Citroën e-C3 che si distinguono per prestazioni e sostenibilità.
L’adozione della LCA da parte di Green NCAP segna un vero cambio di paradigma. Non ci si limita più a valutare le emissioni prodotte durante la guida, ma si analizza ogni fase del ciclo vitale dell’auto, dalla produzione delle batterie fino al riciclo dei materiali. Questo approccio olistico valorizza le scelte industriali più responsabili e mette in luce quanto sia fondamentale ripensare l’intera filiera automobilistica per ottenere un reale beneficio ambientale.
Il nuovo sistema di valutazione di Green NCAP si fonda su tre pilastri, considerati di pari importanza: la qualità dell’aria, che prende in esame le emissioni inquinanti; la efficienza energetica, ossia il rapporto tra consumi e prestazioni; e la valutazione dei gas serra, che include le emissioni di CO₂ e altri gas climalteranti. La combinazione di questi parametri genera una valutazione complessiva espressa sia in stelle sia in percentuale, offrendo una panoramica chiara e trasparente della sostenibilità di ciascun modello.
Nella terza serie di test previsti, la Mini Cooper E ha raggiunto la vetta della classifica, ottenendo il massimo punteggio di 5 stelle e un impressionante 97%. Equipaggiata con una batteria da 40,7 kWh, questa compatta elettrica ha registrato consumi di soli 15,0 kWh/100 km in condizioni climatiche temperate, garantendo un’autonomia di 268 km. Tuttavia, in presenza di temperature rigide, l’autonomia scende a 184 km, sottolineando una delle principali criticità delle auto elettriche in condizioni invernali.
Segue a stretto giro la Fiat 600e, che si aggiudica anch’essa 5 stelle e un punteggio del 96%. Grazie a una batteria più capiente da 54 kWh, questo modello offre un’autonomia stimata di 340 km in condizioni ideali, confermandosi una scelta competitiva per chi cerca praticità e sostenibilità. Completa il podio la Citroën e-C3, che ottiene 5 stelle e un punteggio del 91%. La compatta francese si distingue per l’equilibrio tra peso contenuto, efficienza energetica e processi produttivi sostenibili, risultando una delle opzioni più interessanti per chi desidera un’auto green senza compromessi.
Scorrendo la classifica, troviamo altri modelli degni di nota come la Volvo EX30 (4,5 stelle e 89%) e la Mercedes EQE 350+ (4 stelle e 70%). Al contrario, i veicoli a combustione interna e ibridi faticano a tenere il passo, come evidenziato dai punteggi inferiori ottenuti da Hyundai i20, BMW Serie 1 e diversi modelli Mazda, soprattutto quando vengono valutati nell’intero ciclo di vita.
Nonostante i numerosi vantaggi, il nuovo sistema di valutazione di Green NCAP non è privo di criticità. Gli esperti sottolineano che i risultati della LCA sono fortemente influenzati da alcune variabili di base, come il mix energetico utilizzato per la ricarica delle batterie, la provenienza delle materie prime e l’efficienza dei processi di riciclo. Questi fattori possono incidere in modo significativo sulla reale sostenibilità dei veicoli, rendendo fondamentale la trasparenza nella comunicazione dei dati.
Per i consumatori, scegliere uno dei modelli al vertice della classifica significa poter contare su consumi ridotti e buone autonomie, soprattutto nella stagione calda. Tuttavia, il calo di autonomia registrato in inverno, come dimostrato dai test su Mini Cooper E e Fiat 600e, resta un aspetto pratico da non sottovalutare in fase di acquisto.
Le case automobilistiche sono ora chiamate a una doppia sfida: da un lato, ottimizzare la produzione e il ciclo vitale delle batterie; dall’altro, garantire la massima trasparenza nella comunicazione dei dati LCA ai consumatori. Per le autorità di regolamentazione, questi risultati rappresentano un prezioso strumento per orientare incentivi e normative verso pratiche sempre più circolari e a basse emissioni.
I test 2025 di Green NCAP dimostrano che la sostenibilità nel settore automobilistico non può più limitarsi alla riduzione delle emissioni durante la marcia. È necessario adottare un approccio integrato, ripensando l’intera catena del valore: dai materiali utilizzati alle fonti energetiche impiegate, fino ai processi di riciclo. Solo così sarà possibile ottenere un impatto ambientale realmente positivo e contribuire in modo concreto alla rivoluzione verde in atto.
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