Furti d’auto in Italia, 94.626 solo nel 2024: crescita dell'11,7%

I furti d’auto in Italia nel 2024 segnano un aumento dell’11,7%, toccando il valore più alto degli ultimi dieci anni. Analisi dettagliata per area

Di Renato Terlisi
Pubblicato il 12 ago 2025
Furti d’auto in Italia, 94.626 solo nel 2024: crescita dell'11,7%

Nel 2024, il fenomeno dei furti d’auto in Italia raggiunge livelli senza precedenti, registrando numeri che fanno riflettere sull’efficacia delle strategie di prevenzione e sulle nuove sfide che attendono il settore automobilistico. Secondo i dati diffusi dal Ministero dell’Interno, il trend è in netta crescita, confermando la necessità di adottare contromisure sempre più avanzate e una maggiore attenzione da parte di istituzioni e cittadini.

Numeri allarmanti nel 2024: una crescita senza freni

Il bilancio dell’anno in corso parla chiaro: sono stati messi a segno oltre 94.000 veicoli rubati in tutto il territorio nazionale, per la precisione 94.626. Questo dato rappresenta un aumento dell’11,7% rispetto all’anno precedente, segnando il picco più elevato dell’ultimo decennio. La portata del fenomeno è ancora più evidente se si considera che il tasso di recupero si ferma al 44,8%, con sole 42.425 auto restituite ai legittimi proprietari dalle forze dell’ordine. Più della metà delle vetture sottratte, dunque, scompare nel nulla, alimentando un mercato nero che resta difficile da arginare.

Analizzando l’incidenza dei furti rispetto al parco circolante, si osserva che il dato è salito a 2,29 veicoli ogni 1.000 in circolazione, rispetto ai 2,07 del 2023 e ai 2,03 del 2022. Questa escalation non si distribuisce però in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, delineando una geografia del rischio che premia alcune aree e ne penalizza altre.

Sud in prima linea, ma l’allarme cresce ovunque

Il Meridione si conferma l’epicentro del problema, con una media di 4,68 furti ogni 1.000 vetture e un tasso di recupero che si attesta al 42%. In questo scenario, Campania e Puglia emergono come le regioni più colpite, contribuendo da sole a circa il 40% dei furti nazionali. La situazione in Campania è particolarmente critica, con 6,62 sottrazioni ogni 1.000 auto, un dato che evidenzia la gravità della situazione locale e la necessità di strategie mirate.

Nel Centro Italia, il trend non è meno preoccupante. L’incremento dei furti è stato del 15,6% rispetto al 2023, con 19.175 veicoli sottratti. In questa macroarea, il Lazio si distingue per il maggior numero di furti e, purtroppo, anche per il basso tasso di restituzione: solo il 32,8% delle auto rubate viene recuperato, rendendo la regione una delle più vulnerabili del Paese.

Il Nord non resta immune dall’ondata di furti, anzi. L’aumento registrato è del 16,0%, con l’Emilia Romagna che segna la crescita più marcata (+27,8%), seguita da Veneto (+19,7%) e Lombardia (+15,6%). Qui, circa la metà delle auto sottratte viene recuperata, ma la tendenza al rialzo impone una riflessione sulle strategie di prevenzione e controllo.

Le Isole seguono il trend nazionale, con un incremento dei furti del 16,0%. Tuttavia, presentano il tasso di recupero più alto d’Italia, pari al 57,5%. In Sicilia i furti crescono del 14,9%, mentre in Sardegna si registra un vero e proprio balzo in avanti: +33,3%. Nonostante ciò, la Sardegna rimane tra le regioni meno colpite, con soli 0,93 furti ogni 1.000 veicoli.

Le risposte: prevenzione e innovazione

Alla luce di questi dati, la raccomandazione degli esperti è unanime: i proprietari di auto devono adottare sistemi di protezione sempre più sofisticati. Dai classici dispositivi antifurto ai moderni localizzatori GPS, fino alle coperture assicurative dedicate, ogni strumento può fare la differenza nel contrastare i furti d’auto. Parallelamente, le associazioni di categoria chiedono alle istituzioni interventi più decisi e coordinati, per arginare un fenomeno che non minaccia solo i singoli automobilisti, ma l’intero settore automotive.

La sfida che attende l’Italia nel 2024 è quella di invertire una tendenza preoccupante, puntando su innovazione, prevenzione e collaborazione tra cittadini, forze dell’ordine e operatori del settore. Solo così sarà possibile restituire sicurezza agli automobilisti e salvaguardare un comparto strategico per l’economia nazionale.

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