Ford ha superato quota 100 richiami quest'anno: record negativo
Ford supera quota 100 richiami nel 2025, tra problemi di qualità, richiami software e sfide industriali. Ecco i dettagli sulle ultime campagne
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Nel panorama dell’industria automobilistica, dove l’innovazione corre veloce e la qualità dovrebbe essere il pilastro su cui costruire la fiducia dei clienti, il 2025 si sta rivelando un anno complesso per Ford. Nei primi otto mesi dell’anno, la casa di Dearborn ha infatti accumulato un record poco invidiabile: ben 103 richiami ufficiali, una cifra mai raggiunta da nessun altro costruttore automobilistico in un periodo così breve. Questo dato, che richiama l’attenzione sia degli addetti ai lavori sia degli automobilisti, mette in luce le sfide e le contraddizioni di un settore sempre più tecnologico e interconnesso.
L’ultimo richiamo
La frase dell’economista Philip Crosby, “La qualità costa meno della sua assenza”, sembra calzare a pennello con la situazione attuale di Ford. Da un lato, la politica dei richiami tempestivi e puntuali sottolinea l’impegno dell’azienda nella tutela della sicurezza dei propri clienti; dall’altro, la frequenza e la varietà delle campagne di richiamo sollevano dubbi profondi sulla robustezza dei processi produttivi e di controllo qualità adottati dalla storica casa americana.
Un episodio emblematico si è verificato l’8 agosto, giornata in cui sono stati annunciati ben sette richiami distinti, riguardanti sei problematiche differenti. Questo ha portato il conteggio annuale a superare la soglia simbolica dei 100, confermando un trend preoccupante. Tra i casi più rilevanti, spicca la campagna che coinvolge 103.000 esemplari del celebre F 150, il pick-up più venduto d’America, richiamato per la sostituzione di un bullone difettoso dell’assale posteriore. Un dettaglio tecnico che, se trascurato, potrebbe compromettere la sicurezza su strada di migliaia di automobilisti.
Episodi curiosi
Non mancano episodi curiosi e al tempo stesso sintomatici delle difficoltà interne: è il caso di una sola Mustang 2025, che ha richiesto un secondo intervento a causa di un errore nella riparazione precedente. Un’anomalia che, pur riguardando un singolo veicolo, riflette la complessità crescente dei processi di manutenzione e controllo, soprattutto in un’epoca in cui l’elettronica e il software giocano un ruolo sempre più centrale nella gestione delle vetture.
A complicare ulteriormente il quadro, si aggiungono i cosiddetti “audited recalls”, ovvero verifiche e controlli su interventi già effettuati, spesso collegati ad aggiornamenti software che non risultano correttamente registrati nei sistemi centrali. Questo fenomeno contribuisce ad aumentare il numero totale dei richiami, mettendo in evidenza la necessità di una gestione digitale ancora più efficiente e trasparente.
Nonostante le dichiarazioni del CEO Jim Farley, che dal 2022 ha posto la qualità come priorità assoluta, le difficoltà sembrano persistere anche sui modelli di ultima generazione. Solo pochi giorni fa, sono stati richiamati 21.765 veicoli tra Mustang Mach-E, Mustang tradizionale e il nuovo Lincoln Nautilus, a causa di potenziali guasti ai fari. Un intervento che coinvolge non solo auto iconiche, ma anche i modelli più avanzati della gamma, confermando quanto sia difficile garantire standard elevati in un contesto tecnologico in rapida evoluzione.
A rischio il record di GM
L’impegno di Ford nel rafforzare i controlli e i processi di verifica è evidente, ma i risultati concreti potrebbero richiedere ancora tempo. Va infatti considerato che il ciclo di vita di un modello può arrivare fino a dieci anni, e solo una strategia di lungo periodo potrà realmente incidere sulla percezione di affidabilità da parte del pubblico. Nel frattempo, il costruttore americano si trova a inseguire un altro primato negativo: con soli 65 richiami di distanza, si avvicina rapidamente al record storico detenuto da General Motors, che rischia di essere superato già nei prossimi mesi.
La situazione attuale riflette le sfide più urgenti dell’industria automobilistica contemporanea. L’equilibrio tra spinta all’innovazione, crescente complessità dei sistemi elettronici e necessità di mantenere elevati standard di qualità si fa sempre più precario. La reputazione di marchi storici come Ford viene così messa alla prova, mentre la fiducia dei consumatori si gioca sul filo sottile tra progresso tecnologico e affidabilità quotidiana. Solo il tempo dirà se la casa di Dearborn saprà invertire la rotta e riconquistare la leadership anche sul fronte della qualità, dimostrando che la sicurezza e la soddisfazione dei clienti restano valori imprescindibili, anche nell’era della mobilità intelligente.
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