Home Approfondimenti Esame di guida patente B: come si svolge, le cose da sapere

Esame di guida patente B: come si svolge, le cose da sapere

Come si articola la prova pratica per ottenere la patente che permette la guida delle auto, in cosa consiste, le fasi di esame.

Come si svolge l’esame di guida per conseguire la patente B? Su quali vetture può essere effettuato? Quanto tempo dura? Quali sono gli elementi di valutazione? In questa guida facciamo chiarezza su tutto quello che c’è da sapere in materia di esame per la patente che abilita alla guida delle autovetture.

Esame di guida: quando può essere svolto

Per iscriversi alla prova pratica di guida patente B, il candidato deve avere superato con esito positivo l’esame di teoria (quiz): è soltanto al termine di esso che si può ricevere il foglio rosa, documento essenziale per esercitarsi alla guida. Chi è già in possesso di patente A, A1, A2 o B1 può presentarsi direttamente alla prova pratica, senza cioè l’esame di teoria.

L’esame di guida per la patente B deve svolgersi entro un anno a partire dalla data di superamento dell’esame di teoria, e per presentarsi bisogna dimostrare di avere sostenuto almeno 6 ore di guida obbligatorie di esercitazione in autoscuola.

Il candidato ha a propria disposizione tre tentativi: se tutti terminano con esito negativo (cioè se si viene bocciati in tutte e tre le sessioni di prove pratiche), si può richiedere il riporto dell’esame di teoria, che permette – sempre rimanendo nei 12 mesi di validità del foglio rosa – di sostenere altri tre tentativi di prova pratica di guida.

Quale vettura viene usata nell’esame di guida per la patente B

Il veicolo utilizzato nelle prove pratiche per conseguire la patente B deve possedere determinate caratteristiche:

  • Veicolo con quattro ruote, guidabile con patente B;
  • Velocità minima omologata: almeno 100 km/h;
  • Presenza di doppi comandi: si tratta, quindi, di una delle vetture dell’autoscuola.

La trasmissione può essere manuale oppure automatica: se l’auto usata nell’esame ha il cambio automatico, la patente rilasciata presenterà l’annotazione del Codice UE armonizzato 78, che obbliga il possessore della patente a guidare soltanto autovetture con cambio automatico.

A fianco del candidato prende posto l’istruttore di guida. L’esaminatore si accomoda sul sedile posteriore.

Quanto dura l’esame di guida per la patente B

La durata della prova pratica dev’essere di almeno 40 minuti, di cui almeno 25 minuti relativi alla effettiva circolazione su strade pubbliche. Il suo svolgimento deve riguardare le più varie situazioni di guida che possono normalmente incontrarsi nella normale circolazione quotidiana, e che – ovviamente – chi consegue la patente dovrà poi fronteggiare:

  • Strade urbane, con limiti di velocità a 30 km/h e 50 km/h;
  • Strade urbane a grande scorrimento;
  • Strade extraurbane principali e/o autostrade o simili.

Modalità di svolgimento dell’esame di guida patente B

La prova pratica di guida per conseguire la patente B può svolgersi:

  • Presso la sede della Motorizzazione civile competente per territorio;
  • In aree precedentemente indicate dall’autoscuola.

L’esame si articola in tre fasi:

  • Verifica della capacità del candidato di prepararsi alla guida, con regolazione dei comandi;
  • Verifica dell’effettuazione di manovre;
  • Verifica del comportamento nel traffico su strade aperte.

Valutazioni della capacità di regolazione dei comandi

Il primo step riguarda la capacità del candidato di prepararsi ai comandi del veicolo in vista della guida in sicurezza. Questo significa, in altri termini, che bisogna dimostrare di sapere regolare in maniera corretta:

  • Il sedile di guida, nell’inclinazione dello schienale e nella distanza della “seduta” dai pedali, dal volante e dalla leva del cambio;
  • Gli specchi retrovisori interni e lo specchio retrovisore interno;
  • La cintura di sicurezza;
  • Il poggiatesta (se regolabile);
  • La chiusura delle porte;
  • La capacità di utilizzo di almeno due sistemi o elementi del veicolo, scelti fra luci, indicatori di direzione, luci, clacson, sterzo, pneumatici, freni, controllo del livello del lubrificante.

Valutazioni della capacità di compiere manovre

La seconda fase della prova pratica di guida per conseguire la patente B riguarda l’esecuzione di una serie di manovre. Più in dettaglio, bisogna dimostrare di saper compierne almeno due (delle quali almeno una deve essere a marcia indietro), scelte fra le seguenti:

  • Avanzamento del veicolo in linea retta oppure con svolta laterale, tenendosi nella giusta corsia di marcia;
  • Inversione del senso di marcia in avanti e con retromarcia;
  • Parcheggio in piano o in pendenza, nelle sue varie tipologie (in colonna, a spina di pesce, a pettine);
  • Capacità di frenata in rapporto a un punto di arresto predefinito.

Valutazioni del comportamento di guida nel traffico

La terza fase dell’esame per conseguire la patente B riguarda la valutazione delle capacità di guida da parte del candidato nel districarsi nel traffico. Si tratta, in altri termini, del controllo sul veicolo in tutta sicurezza e senza esitazioni, anche in situazioni più difficili:

  • Partenza da fermo, relativamente all’uscita da un parcheggio, in situazioni di fermata nel traffico, e di inserimento nel flusso dei veicoli provenendo da una strada secondaria;
  • Guida in rettilineo e in curva: riguarda la capacità di comando del veicolo nel traffico in relazione al comportamento degli altri conducenti, anche su strade strette e a doppio senso di circolazione;
  • Inserimento negli incroci: consiste nella capacità di ingresso e di uscita nelle intersezioni e nei raccordi, con attenzione alle precedenze e ai segnali stradali;
  • Cambiamento di direzione e di corsia: riguarda l’attenzione da parte del candidato a svoltare correttamente, o a spostarsi di corsia, facendo uso degli indicatori di direzione e stando attento agli altri veicoli e ai segnali stradali;
  • Comportamento alla guida in presenza di particolari elementi viari: il candidato deve dimostrare di saper affrontare senza difficoltà le rotatorie, gli attraversamenti pedonali, le gallerie, le salite e le discese, gli spazi di fermata dei mezzi pubblici (autobus e tram), i passaggi a livello (se ce ne sono);
  • Sorpasso: durante la prova pratica, può avvenire di dover superare altri veicoli oppure ostacoli presenti sulla strada (come ad esempio le auto parcheggiate), oppure di sapere come comportarsi nel caso in cui si viene sorpassati;
  • Guida in autostrada o strade similari: L’esame di guida comprende anche la valutazione della capacità di guida del candidato nell’ingresso, nella condotta del veicolo e nell’uscita da autostrade, o strade urbane a grande scorrimento, oppure ancora strade extraurbane principali;
  • Uscita dal veicolo: l’ultimo step riguarda il rispetto delle precauzioni da usare per scendere dalla vettura.

Esame patente B: esito positivo e negativo

Se il candidato supera la prova pratica, la consegna della nuova patente di guida appena conseguita è immediato: l’esaminatore, cioè, rilascia subito la patente, al termine dell’esame.

In caso di esito negativo, invece, l’esaminatore invita il candidato a presentarsi nuovamente – se i tentativi di esame non sono andati esauriti -, oppure ritira il foglio rosa. In quest’ultimo caso, occorre rifare la procedura per l’ammissione alla prova pratica.

Ultime notizie su Approfondimenti

Tutto su Approfondimenti →