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Da Renault Sport ad Alpine Cars: evoluzione della specie

Il quartier generale di Les Ulis (Île-de-France) cambia insegna: da maggio 2021 inalbera la denominazione della storica e arrembante “Usine” di Dieppe, a testimonianza della fase di sostanziale cambiamento strategico per Renault Groupe.

Ci vuole passione: ed è con questo approccio – più che salutare, occorre aggiungere, in una delicatissima fase come quella attuale in cui è essenziale agire anche con il cuore e non soltanto con la testa e con le cifre – che i vertici Renault annunciano un importante cambio di denominazione: la Divisione Renault Sport (con sede a Les Ulis, località dell’Essonne, nella regione dell’Île-de-France) diventa ufficialmente Alpine Cars. In questo modo, viene a rafforzarsi ulteriormente un già stretto legame fra la “Marque à Losanges”, il settore delle competizioni (Alpine Racing) e lo sviluppo della futura lineup Alpine ad alimentazione 100% elettrica.

L’impulso del top management

Passione, si accennava in apertura: e per questo, bisogna osservare ed apprezzare il notevolissimo impegno di Luca de Meo, che – lo indichiamo come ipotesi – non sembrerebbe essere estraneo all’operazione. Il manager italiano, tornato in Renault nel 2020 (dove vi aveva iniziato la propria carriera professionale) in qualità di nuovo amministratore delegato, possiede nel proprio curriculum due punti fermi che denotano un grande interesse nei confronti dell’immagine sportiva di una Casa costruttrice: il rilancio di Abarth, prima (fino a diventare CEO dello “Scorpione”), e in tempi più recenti – era l’inizio del 2018 –, quando era “numero uno” di Seat, l’interessante progetto Cupra, ovvero uno “spin-off” in chiave sportiva-premium (e interamente catalana per  progetti, sviluppo e produzione) che portasse in dote il notevolissimo bagaglio “racing” del marchio di Martorell. “Last but not least”, in capo a pochi mesi Luca de Meo è riuscito a far approdare nuovamente il gloriosissimo marchio Alpine – rinato ufficialmente nel 2016 con la “nuova Berlinette” A110 – nel proprio habitat naturale: le competizioni, inizialmente con l’annuncio dell’esordio della “Usine” nella categoria Hypercar del WEC (dove ha in effetti debuttato, il 1 maggio, alla 6 Ore di Spa-Francorchamps andando a conquistare un meritatissimo secondo posto assoluto dopo avere sfiorato la vittoria finale), e poi con la comunicazione dell’impegno in Formula 1, dove con Fernando Alonso ed Esteban Ocon ha, nel primo scorcio di stagione 2021, già portato i primi punti iridati all’”Armata Bleu France”.

“Un marchio all’avanguardia per sportività e tecnologia”

Tutto questo appartiene anche ad un indirizzo di immagine: in chiave strategica, specifica una nota stampa diffusa da Renault, il cambio di denominazione Renault Sport-Alpine Cars quale realtà dedicata alla progettazione dei modelli sportivi di Renault Groupe rientra nell’ambito di creazione della business unit Alpine, che rafforza il mega programma di completa rivoluzione per Renault (“Renaulution”) annunciato a metà gennaio 2021 dallo stesso de Meo. “È fondamentale – commenta Laurent Rossi, direttore generale di Alpine – che le varie entità che compongono la Business Unit rechino il nome Alpine e incarnino i valori e gli obiettivi ambiziosi della Marca. La vocazione di Alpine è quella di essere un marchio sportivo premium all’avanguardia dell’innovazione e della tecnologia. Con le sue competenze ed esperienza nelle auto sportive, Alpine Cars è una carta vincente per il raggiungimento dei nostri obiettivi”. “Diventando Alpine Cars, i team intraprendono una nuova dinamica, ricca di progetti portati avanti con la partecipazione delle squadre di Alpine Racing e di tutti i comparti del Gruppo Renault. È un periodo estremamente stimolante per i nostri ingegneri”, aggiunge Robert Bonetto, direttore della Divisione Performance Prodotto e Ingegneria di Alpine.

E si attendono le tre Alpine elettriche

È altresì da ricordare, riferendosi a quanto annunciato contestualmente alla presentazione di “Renaulution”, che fra gli obiettivi futuri per Alpine c’è una conferma della propria immagine sportiva con attenzione alla sostenibilità: i modelli Alpine “new gen” porteranno in dote sistemi di alimentazione 100% elettrici (ad integrare la notevole esperienza maturata nel motorsport). Si tratterà, nella fattispecie, di una vettura di fascia “compact” (segmento B) da allestire sulla piattaforma Cmf-B della “Alliance” con Nissan e Mitsubishi; un medium-crossover (di segmento C), e di una coupé (anch’essa “zero emission”) da sviluppare in partnership con Lotus e che rappresenterà l’erede dell’attuale modello-portabandiera A110.

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