Come la crisi in Medio Oriente può influenzare il prezzo dei carburanti
Scopri gli ultimi aggiornamenti sui rincari di benzina e diesel, con un'analisi dei prezzi e delle cause legate alla crisi in Medio Oriente
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Gli automobilisti italiani si trovano nuovamente a fare i conti con un aumento dei costi del carburante. Nell’ultima settimana, i prezzi medi alla pompa hanno subito un incremento, spinti dalla crescita del prezzo del Brent del 10%. Questo rialzo è direttamente collegato alle tensioni geopolitiche, con la crisi Medio Oriente che continua a destabilizzare il mercato petrolifero.
Il prezzo medio in Italia
Secondo i dati dell’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese, raccolti da Staffetta Quotidiana, la benzina self-service ha raggiunto un prezzo medio di 1,720 euro al litro, segnando un aumento di 6 millesimi rispetto alla settimana precedente. Parallelamente, i prezzi diesel in modalità self sono saliti a 1,621 euro al litro (+7 millesimi). Anche nel servito si registrano aumenti: la benzina è ora a 1,858 euro al litro (+5 millesimi), mentre il diesel ha toccato 1,759 euro al litro (+6 millesimi).
Rimangono invece stabili i prezzi del GPL (0,708 euro/litro) e del metano (1,439 euro/kg), mentre il GNL registra una leggera flessione, attestandosi a 1,268 euro/kg (-2 millesimi). Tuttavia, chi viaggia in autostrada deve affrontare costi ancora più elevati: la benzina self-service ha raggiunto 1,817 euro al litro, mentre nel servito il prezzo arriva a 2,084 euro al litro. Il diesel segue una tendenza simile, con il self a 1,730 euro/litro e il servito che tocca i 2 euro netti. Anche GPL (0,843 euro/litro), metano (1,505 euro/kg) e GNL (1,342 euro/kg) risultano più costosi rispetto alla rete ordinaria.
Le cause principali
Le cause principali di questi rincari benzina sono da ricercarsi nell’instabilità internazionale, in particolare nell’escalation delle tensioni in Medio Oriente. Questo scenario ha portato a un aumento delle quotazioni del Brent, che si riflette direttamente sui prezzi alla pompa. Gli esperti prevedono che la situazione possa peggiorare nel breve termine, a meno che non intervengano sviluppi geopolitici favorevoli o misure governative volte a contenere i costi.
Le conseguenze di questi aumenti si estendono ben oltre il settore automobilistico, influenzando negativamente i costi di trasporto e, di conseguenza, numerosi altri settori economici. In un contesto di incertezza globale, il peso di queste dinamiche si fa sentire in modo significativo nelle tasche dei consumatori, già provati da un’inflazione crescente.
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